Una piattaforma per l’Ospedale 4.0
Il momento di profonda trasformazione della Sanità si accompagna a riflessioni che contemplano l’utilizzo dei fondi del PNRR e una progettualità che sviluppi modelli innovativi che non possono prescindere dalle nuove tecnologie.
E’ questo il senso della piattaforma tecnologica Joint Research Platform Healthcare Infrastructures promossa dal Politecnico di Milano-Dipartimento ABC (Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito), con la Fondazione Politecnico di Milano.
L’iniziativa si struttura come un centro di ricerca avanzato all’insegna di elementi come la multidisciplinarietà, massa critica, ampiezza di portafoglio e capacità di affrontare in modo sistemico i temi trasversali di impatto sulla società.
Dall’ospedale al territorio
La piattaforma si rivolge a imprese e istituzioni “per sviluppare e sperimentare strategie evolutive di innovazione progettuale, tecnologica, organizzativa, costruttiva e gestionale che le portino a essere competitive rispetto alla transizione della sanità da un modello esclusivamente ospedale-centrico a un modello user-center sostenibile, inserito in una rete territoriale fisica e digitale”.
L’esperienza della pandemia ha mostrato le lacune di un modello impiantato sull’ospedale che perde di vista il territorio. Per questo la piattaforma ha l’obiettivo di agevolare il confronto sulla costruzione di scenari inerenti l’evoluzione tecnologica, condivisi tra il Politecnico di Milano e le imprese della filiera delle Healthcare Infrastructures.
L’iniziativa intende realizzare “progetti multi-attore e multidisciplinari” favorendo la collaborazione tra università, imprese e pubbliche amministrazioni.
L’iniziativa parte dall’analisi del patrimonio immobiliare sanitario italiano che presenta forti criticità in termini di obsolescenza e inefficienza. Oltre il 50% non è adeguato ai modelli organizzativi, gestionali e sanitari contemporanei. Oltre il 70% degli ospedali italiani ha più di 50 anni (che è considerato il ciclo di vita ottimale).
Non esiste un censimento aggiornato del patrimonio immobiliare regionale; spesso anche all’interno dei singoli ospedali è difficile avere contezza e controllo delle superfici disponibili.
Molte funzioni sanitarie sono ospitate in edifici che presentano vincoli storico-architettonici, non rispettano la normativa sismica e antincendio e risultano in deroga su diversi requisiti strutturali e tecnologici di accreditamento istituzionale. La normativa esistente per la progettazione ospedaliera è obsoleta e non esistono linee guida su come progettare strutture efficienti e user-centered.
Il tempo medio di realizzazione di una nuova struttura in Italia è oltre dieci anni. Un quadro non particolarmente positivo che ha spinto alla definizione del progetto che ambisce alla “definizione dei requisiti prestazionali per il nuovo Ospedale 4.0 del futuro”.
È dimostrato infatti che nuovi ospedali efficienti e user-centered possono incrementare la produttività, migliorare la soddisfazione dei pazienti e ridurre significativamente i costi di gestione. L’incremento dell’investimento iniziale risulta essere assorbito dai risparmi generati già nel primo anno di operations.
Ospedali e real estate
Il documento degli esperti dell’ateneo milanese osserva anche che il settore Healthcare è un asset di investimento alternativo in crescita e nella top ten degli Emerging Trend nel Real Estate per l’Europa. La crescita demografica e la bassa correlazione con i cicli economici rendono l’asset class particolarmente interessante (ospedali, cliniche, Rsa, senior living, etc.).
A questo si aggiunge la disponibilità dei fondi del PNRR che prevede uno stanziamento di stanziamento di nove miliardi all’interno del settore Salute per l’attivazione di Reti di prossimità, Strutture e Telemedicina per l’Assistenza Sanitaria Territoriale tra cui la realizzazione o rifunzionalizzazione di 1.288 Case della Comunità e di 381 Ospedali di Comunità.
I temi di ricerca saranno selezionati dagli associati e fra i possibili ambiti il documento del Politecnico segnala il censimento e sistematizzazione delle informazioni sul patrimonio edilizio «as is» e «to be», sviluppo, validazione e sperimentazione di modelli di valutazione e supporto alle decisioni per la localizzazione strategica delle infrastrutture sanitarie, sviluppo, validazione e sperimentazione di modelli metaprogettuali per le diverse aree funzionali dell’ospedale con particolare riferimento ad aree funzionali come l’operatoria e del paziente critico, diagnostica, emergenza, e altro o caratteristiche strategiche come flessibilità, resilienza alle maxi emergenze, sostenibilità.
È prevista la raccolta di best practices internazionali e definizione di benchmark per quanto riguarda l’assetto funzionale, spaziale, flussi e percorsi in riferimento ai volumi di attività sanitaria e le consistenze immobiliari, sviluppo, validazione e sperimentazione di modelli di valutazione per l’analisi della sostenibilità e miglioramento della qualità dal punto di vista sociale, organizzativo e ambientale e la mitigazione degli impatti della struttura sulla sicurezza e soddisfazione dei pazienti e del personale sanitario.
Studi, monitoraggi e valutazioni su materiali innovativi, qualità dell’aria e tecnologie costruttive avanzate con particolare attenzione alla salubrità degli ambienti di cura e lavoro e alla sostenibilità dei prodotti e dei processi di costruzione.
E’ previsto il monitoraggio della caratteristiche prestazionali attraverso parametri ambientali, microclimatici e secondo logiche di user-centerdness, come ad esempio la qualità dell’aria, design for all, wayfinding, studio e sviluppo di soluzioni per l’ottimizzazione e l’efficientamento dell’energia in ambito sanitario e studio di soluzioni tecnologiche per favorire il processo di digitalizzazione del sistema sanitario nazionale.