Vodafone Italia e Università degli Studi di Palermo hanno dato il via al progetto “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus”, che porterà alla realizzazione di una rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network, MPN) in un polo universitario. Il progetto è aggiudicatario del Connecting Europe Facility dell’Unione Europea, lo strumento di finanziamento per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività dei Paesi a livello europeo attraverso investimenti infrastrutturali mirati; l’importo totale del finanziamento è pari a quattro milioni di euro.

Sostenuto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana, il progetto prevede la realizzazione entro i prossimi tre anni di una copertura 5G dedicata sull’area dell’Università degli Studi di Palermo inclusa la sua sede distaccata a Trapani, e sul Policlinico Universitario Paolo Giaccone, ospedale universitario e sede della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo.

I progetti

L’obiettivo è sostenere la diffusione del 5G, permettendo al personale universitario di sfruttare appieno il potenziale della tecnologia applicata agli ambiti sanitario e della formazione, con vantaggi come una velocità di trasmissione dati fino a cento volte più veloce di quella attuale, un consumo energetico limitato e una latenza da trenta a cinquanta volte inferiore rispetto a quella disponibile oggi per i servizi.

L’iniziativa prevede lo sviluppo di progetti in cui la tecnologia 5G abiliti nuove funzionalità e approcci all’istruzione e alla formazione nelle università e negli ospedali, nonché la creazione di un sistema di assistenza continua. La realizzazione di una piattaforma di apprendimento di Extended Reality (XR) – tecnologia che include gli ambienti reali e virtuali e le interazioni uomo-macchina generate dalla tecnologia informatica e dai dispositivi indossabili – abiliterà nuove esperienze di apprendimento immersive, collaborative e fluide sia in presenza sia da remoto, grazie alla banda larga e alla bassa latenza della tecnologia 5G.

L’infrastruttura di rete sarà integrata nella rete mobile pubblica di Vodafone (per questo si tratta di una Mpn ibrida), che fornirà copertura veloce 5G sia alla popolazione locale attraverso la rete pubblica sia all’interno dell’Università degli Studi di Palermo con garanzia di sicurezza nella trasmissione e segregazione dei dati, oltre che una ridotta latenza end-to-end grazie alla connessione diretta fra la piattaforma di rete (Local core edge) e quella applicativa (Multi access edge computing – Mec) all’interno dell’Università.

“Con questa iniziativa – dichiara il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri – UniPa intende, in particolare, dare nuovo impulso alla innovazione degli strumenti e delle metodologie didattiche, con il preciso obiettivo di potere anticipare i tempi sperimentando soluzioni, approcci e strategie che possano rendere l’Ateneo ed il territorio sempre più competitivi ed attrattivi anche per investimenti pubblici e privati. Prevediamo inoltre che potranno essere molto rilevanti le ricadute dell’utilizzo delle tecnologie 5G anche in ambito sanitario, grazie a una sperimentazione di soluzioni innovative che, partendo dal contesto del Policlinico universitario, possano estendersi alla sanità territoriale”.