La recente ricerca IT Spending Pulse condotta da Boston Consulting Group in collaborazione con GLG mostra – con poca sorpresa – che la IA generativa sta facendo crescere gli investimenti ICT delle aziende, ma che – in un periodo in cui il controllo dei costi rimane importante – questo ha per contraltare un contenimento della spesa su altre aree di business e, soprattutto, sui progetti IT più tradizionali, come ERP, CRM, infrastruttura e dispositivi. Si mantengono in crescita invece i budget dedicati al cloud, agli analytics e alla imprescindibile cybersecurity.

Lo studio ha coinvolto 330 decision maker IT di prima e seconda fila, rappresentando un ampio spettro di settori industriali. Il campione è composto per il 66% da aziende nordamericane e per il 34% da aziende europee, con una distribuzione del 60% di grandi imprese (fatturato superiore a 1 miliardo di dollari) e 40% di medie imprese.

Si tratta di un segmento specifico e particolare, che non corrisponde all’intero mercato. Per dare un parametro di riferimento, il campione della ricerca prevede un aumento dei budget IT del 3,3 percento rispetto all’anno scorso, laddove Gartner stima un aumento di spesa del 7,5 (quelli di Gartner sono dati di sellout dei vendor ICT, che riforniscono anche i cloud e service provider).

Malgrado ciò, lo studio offre insights preziosi per CIO e senior IT manager, delineando le priorità di investimento, le sfide emergenti e le opportunità strategiche in un panorama IT in rapida evoluzione.

La crescita degli investimenti in GenAI e il suo impatto sul ROI

Il primo dato significativo della ricerca è la crescita sostanziale degli investimenti in Intelligenza Artificiale generativa. Per il 2024, si prevede un aumento del 30% della spesa in GenAI, un dato che sottolinea l’importanza crescente di questa tecnologia nell’ecosistema IT aziendale.

La ricerca mostra una traiettoria di crescita impressionante per i budget GenAI. Nel 2024, la GenAI rappresenta in media il 4,7% del budget IT totale, e si prevede una crescita del 60% nei prossimi tre anni. Entro il 2027, si stima che la GenAI costituirà in media il 7,6% dei budget IT. È un dato che fa impressione, se si considera che questo settore praticamente non esisteva un anno e mezzo fa (ChatGPT è stato lanciato a novembre 2022).

Ancora più rilevante è l’impatto previsto sul ritorno dell’investimento (ROI). Le aziende che stanno investendo in modo significativo in GenAI prevedono un ROI tre volte superiore nei prossimi tre anni rispetto a quelle che hanno effettuato investimenti minimi o nulli in questo settore. Questo dato suggerisce che l’adozione precoce e strategica della GenAI potrebbe tradursi in un vantaggio competitivo sostanziale. Chi la prova, non torna indietro, e anzi rilancia.

Per i CIO, questo trend implica la necessità di una valutazione attenta delle opportunità offerte dalla GenAI. È essenziale sviluppare una strategia di implementazione che bilanci l’innovazione con la gestione del rischio, considerando attentamente come integrare queste nuove capacità nell’infrastruttura IT esistente.

L’espansione dei budget IT e le priorità di spesa

Il secondo punto chiave riguarda l’espansione generale dei budget IT sebbene, come abbiamo anticipato, con una distribuzione non uniforme delle risorse. La ricerca evidenzia un modesto ma costante aumento dei budget IT.

Sebbene il periodo inviti ancora alla moderazione negli investimenti, la politica delle aziende non sembra più orientata al contenimento dei costi come obiettivo principale, ma a investimenti mirati verso aree di innovazione che abilitino la crescita, operando tagli in settori che influiscono di meno sulla trasformazione digitale del business e sulla crescita.

Circa un terzo dei rispondenti si aspetta di spendere di più per servizi cloud, AI (inclusa la Generative AI), infrastruttura di sicurezza e Analytics, mentre si evidenzia una probabile riduzione degli investimenti per quel che riguarda l’infrastruttura server, i dispositivi, lo storage e le soluzioni di comunicazione e collaboration.

Grafico con le previsioni di crescita e decrescita degli investimenti ICT per filoni di spesa

(Clic per ingrandire)

Questa redistribuzione delle risorse sottolinea l’importanza per i CIO di adottare un approccio strategico alla gestione del budget IT. È fondamentale bilanciare gli investimenti in tecnologie emergenti come GenAI e cloud con la necessità di mantenere e aggiornare l’infrastruttura esistente, garantendo al contempo un livello adeguato di sicurezza.

Si consolidano i fornitori, tranne che per la GenAI

Una tendenza molto chiara evidenziata dal report è quella che porta le aziende a ridurre il numero dei fornitori, consolidando le soluzioni esistenti. Questo è evidente soprattutto nelle aree dell’infrastruttura, ma si estende anche ai servizi cloud e all’infrastruttura di sicurezza. Questa situazione offre opportunità significative per i vendor capaci di offrire soluzioni integrate e complete.

L’eccezione a questa tendenza è rappresentata dall’AI/ML, e in particolare dalla IA Generativa. In questo settore, una percentuale significativa dei rispondenti pianifica di espandere il numero di vendor, mentre solo una minoranza prevede un consolidamento. Questa divergenza riflette la natura emergente e in rapida evoluzione della tecnologia GenAI, dove le aziende stanno ancora esplorando e testando diverse soluzioni per trovare quelle più adatte alle loro esigenze.

Grafico con le intenzioni di consolidamento dei fornitori della funzione ICT

(Clic per ingrandire)

Per i CIO, questa situazione presenta sia opportunità che sfide. Da un lato, il consolidamento dei vendor in aree mature può portare a economie di scala e semplificazione della gestione. Dall’altro, l’approccio più diversificato nel campo della GenAI richiede una gestione attenta dei fornitori e una strategia chiara per valutare e integrare diverse soluzioni.

Crescita dei budget GenAI e le barriere all’adozione

La crescita sostanziale degli investimenti in IA generativa sottolinea l’importanza strategica che le aziende le attribuiscono, ma l’adozione di questa tecnologia non è priva di ostacoli. Le principali barriere identificate includono l’immaturità della tecnologia GenAI, i rischi sulla compliance dei dati, altri rischi legali e la formazione inadeguata.

È interessante notare che le aziende con un’elevata maturità nell’adozione della GenAI percepiscono meno rischi di business, suggerendo che l’esperienza pratica porta a una maggiore fiducia nella tecnologia.

Grafico dei rischi percepiti nell'adozione della IA Generativa

Per i CIO, queste informazioni sono cruciali per la pianificazione strategica. È essenziale sviluppare un approccio equilibrato che allochi risorse adeguate per l’esplorazione e l’implementazione della GenAI, gestisca attentamente i rischi associati, investa nella formazione del personale e mantenga un portfolio diversificato di fornitori GenAI per accedere alle migliori soluzioni disponibili.

Le raccomandazioni sul budget per i CIO

Il panorama degli investimenti IT sta subendo una trasformazione significativa, guidata in gran parte dall’ascesa della GenAI. Per i CIO e i senior IT manager, la sfida sta nel bilanciare l’innovazione con la gestione dei rischi, allocando strategicamente le risorse per massimizzare il ritorno sugli investimenti e mantenere la competitività in un ambiente tecnologico in rapida evoluzione.

Boston Consulting Group evidenzia tre pratiche utili da un lato a garantire un ritorno sugli investimenti, e dall’altro a mettere bene in chiaro le aspettative del business, per non trovarsi a breve in una situazione scomoda:

  • Per avere una migliore chance di successo, è bene programmare una allocazione di risorse adeguata
  • Pretendere dal business un business case con obiettivi chiari, esplicitando come saranno misurati i risultati. Niente “proviamo e poi vediamo che succede…”
  • Assicurarsi il supporto dei vendor, mettendo in chiaro che gli investimenti futuri saranno commisurati all’impegno profuso per il successo delle fasi iniziali