Capgemini ha pubblicato i risultati del report The Digital Talent Gap—Are Companies Doing Enough? realizzato in collaborazione con LinkedIn, che analizza la domanda e l’offerta di lavoro relativa a esperti con specifiche competenze in ambito digital e la disponibilità di posizioni digital all’interno di diversi settori e Paesi.

Il report svela le preoccupazioni dei lavoratori nella valutazione delle proprie competenze digitali, oltre alla mancanza di risorse per la formazione messe a loro disposizione sul posto di lavoro. Tra le società intervistate a livello globale, più di una su due (55%) riconosce che il gap digitale si sta espandendo, mentre in Italia questo dato si ferma al 43%.

Più della metà (54%) delle aziende mondiali (43% in Italia) è d’accordo sul fatto che il gap digitale stia ostacolando i loro programmi per la digital transformation ed è conscia di aver perso un vantaggio competitivo proprio a causa della carenza di talenti digitali. Sebbene il divario in termini di competenze digitali si faccia più ampio, i budget per la formazione digitale sono rimasti invariati o hanno addirittura subito un calo in oltre la metà (52%) delle aziende.

Il report evidenzia anche il fatto che quasi il 50% dei lavoratori (percentuale che raggiunge il 60% per quei dipendenti con competenze digitali) sta investendo sia denaro, sia tempo libero propri per acquisire competenze digitali.

Molti degli attuali dipendenti sono infatti preoccupati dal fatto che le proprie competenze siano ormai superate o che lo stiano per diventare. Complessivamente, il 29% dei lavoratori (25% in Italia) ritiene che siano già superate o che lo diventeranno entro due anni, mentre per oltre un terzo di loro (48% in Italia) questo succederà tra 4-5 anni.

Più della metà dei dipendenti con competenze digitali (55%) afferma di essere disposto a trasferirsi in un’altra azienda nel caso in cui dovesse avvertire che le proprie capacità digitali siano in una fase di stallo presso l’attuale datore di lavoro. Allo stesso tempo, è probabile che quasi la metà dei dipendenti (47%) si indirizzi verso quelle aziende che offrono migliori possibilità di sviluppo di queste competenze.

Il report passa infine in rassegna ai primi dieci ruoli lavorativi che nei prossimi 2-3 anni diventeranno i più significativi a livello digitale:

Information Security/Privacy Consultant
Chief Digital Officer/Chief Digital Information Officer
Data Architect
Digital Project Manager
Data Engineer
Chief Customer Officer
Personal Web Manager
Chief Internet of Things Officer
Data Scientist
Chief Analytics Officer/Chief Data Officer