Perché i CIO dovrebbero investire nel digitale nonostante le difficoltà economiche
Durante il keynote di apertura del recente Gartner IT Symposium a Barcellona, gli analisti di Gartner hanno affermato che i CIO dovrebbero guidare la trasformazione del business concentrandosi su tre strategie chiave: “lavoro rivoluzionario” per potenziare la forza lavoro, “investimento responsabile” per bilanciare obiettivi finanziari e di sostenibilità e “sicurezza informatica resiliente” per supportare i risultati aziendali senza limitarli.
Mary Mesaglio, Managing VP di Gartner, è ottimista per quanto riguarda gli investimenti tecnologici, con le difficoltà economiche odierne che in realtà offrono ai CIO un’altra opportunità per fare la differenza. Non a caso, pubblicato il giorno successivo al keynote, il Gartner CIO and Technology Executive Survey 2023 ha rivelato che i CIO con sede in EMEA prevedono che i budget IT aumenteranno in media del 4,4% nel prossimo anno, leggermente inferiori al tasso di inflazione globale previsto del 6,5%.
Il report, che ha intervistato oltre 2.000 CIO in 81 paesi, afferma che le priorità aziendali dei CIO EMEA per il resto del 2022 e il prossimo anno sono la crescita e la trasformazione digitale, con le principali aree di aumento della spesa nel 2023 tra cui sicurezza informatica e delle informazioni (70%), business intelligence e analisi dei dati (53%) e piattaforme cloud (48%). Circa il 34% sta inoltre aumentando gli investimenti nell’intelligenza artificiale (AI) e il 24% nell’iper-automazione.
Rivoluzionare il lavoro
Gartner ha identificato tre “moltiplicatori di forza” su cui i CIO dovrebbero concentrarsi per contribuire a creare prestazioni sostenibili sul posto di lavoro:
- Eliminare l’attrito dal lavoro: l’attrito è quando il lavoro è inutilmente duro e degrada le prestazioni dei dipendenti e la fidelizzazione del personale. Rimuovendolo e investendo nelle competenze digitali, gli analisti ritengono che le organizzazioni possano creare una forza lavoro più coinvolta e meglio attrezzata per sostenere le prestazioni future.
- Investire nell’IA: i dipendenti hanno bisogno di strumenti e tecnologie che potenzino l’impatto del loro lavoro. Gli analisti affermano che l’intelligenza artificiale può aumentare l’impatto dei dipendenti estendendo la loro capacità.
- Sperimentare con l’innovazione: Gartner ha ripetutamente sottolineato che le organizzazioni che innovano durante i periodi economici difficili “rimangono all’avanguardia”. Una di queste aree per l’innovazione è la fusione tra lavoro remoto e lavoro in ufficio, con l'”intraverse” che rappresenta un ufficio virtuale che incorpora tecnologie emergenti (metaverso) per riunire i dipendenti in riunioni più coinvolgenti ed efficaci.
Citando la propria ricerca, secondo cui solo il 31% dei dipendenti ha la tecnologia di cui ha bisogno per svolgere correttamente il proprio lavoro, gli analisti di Gartner ritengono anche che una maggiore collaborazione tra IT e HR e una migliore tecnologia sul posto di lavoro potrebbero portare a una migliore esperienza dei dipendenti che, a sua volta, andrebbe a beneficio della fidelizzazione del personale. “Ciò offre una straordinaria opportunità per i CIO di fare la differenza”, ha affermato Mesaglio. “I datori di lavoro che rivoluzionano il lavoro e potenziano i loro lavoratori con la tecnologia saranno nettamente avvantaggiati”.
Investimento responsabile
Gartner ha inoltre identificato altri tre moltiplicatori che creeranno rendimenti sia finanziari, sia a livello di sostenibilità:
- Intelligent connected infrastructure (ICI): equiparando l’infrastruttura connessa intelligente a un sistema di controllo del traffico aereo per infrastrutture smart city, Gartner afferma che ICI combina mesh fabric, AI, IoT, cloud, analytics ed edge computing per condividere dati tra infrastrutture altrimenti “silenziose”, come ponti, strade e porti. Investire in ICI aumenterebbe presumibilmente la crescita per le città e le imprese e migliorerebbe la vita dei cittadini.
- Sfruttare il sourcing autonomo: nel tentativo di ottenere più valore dall’ecosistema dei fornitori, Gartner afferma che il sourcing autonomo utilizzerebbe l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per offrire alle organizzazioni l’accesso a una gamma molto più ampia di fornitori e acquistare in un “modo più sostenibile e redditizio”.
- Ridurre digitalmente il consumo di energia: Gartner ritiene che i CIO dovrebbero utilizzare cloud, dati e analisi per stabilire una panoramica di quanta energia ha consumato l’organizzazione. I leader IT dovrebbero inoltre implementare un sistema di energia e ottimizzazione (EMOS) per ridurre il consumo di energia prendendo decisioni proattive e basate sui dati quasi in tempo reale.
Sicurezza informatica resiliente
Un sondaggio di Gartner del 2022 tra i direttori dei consigli di amministrazione ha rilevato che l’88% dei CDA ora considera la sicurezza come un rischio aziendale e non solo tecnico, il che significa che “le organizzazioni devono iniziare a trattare la sicurezza informatica resiliente e sostenibile come un rischio aziendale che richiede nuovi tipi di investimento” ha affermato Ed Gabrys, VP analyst di Gartner.
Altri tre moltiplicatori identificano questa volta i vantaggi competitivi per le organizzazioni a livello di sicurezza:
- Gestire la superficie di attacco: Gartner afferma che la gestione della superficie di attacco esterna (EASM) può rilevare risorse vulnerabili rivolte all’esterno. L’azienda invita inoltre i CIO a implementare l’analisi della composizione del software per ottenere visibilità sulle vulnerabilità della supply chain del software e sfruttare le piattaforme di intelligence sulle minacce in via di maturazione per stabilire le priorità e risolverle.
- Proteggere i risultati aziendali e i clienti: le organizzazioni dovrebbero dare priorità ai risultati di business più importanti identificando le dipendenze tecnologiche che hanno una linea di vista diretta con i loro risultati aziendali più importanti.
- Utilizzare metriche basate sui risultati e accordi sul livello di protezione: le metriche basate sui risultati tentano di allineare i problemi di sicurezza con l’impatto aziendale, in modo che l’organizzazione possa decidere la propria propensione al rischio e quanto vuole investire per risolvere il problema, come nel caso della gestione delle patch.