PMI Italiane: +22% di crescita della digitalizzazione
Italiaonline ha realizzato un’indagine sulla digitalizzazione delle PMI italiane che mostra una costante e continua crescita del valore degli investimenti nella presenza e nella comunicazione digitale nel triennio 2019-2021, con l’affermarsi di tre principali fenomeni:
- Consolidamento del sorpasso, avvenuto durante la pandemia, del digitale rispetto ai media tradizionali
- Crescita dell’utilizzo di soluzioni digitali innovative da parte delle PMI precedentemente riservate alle grandi aziende (es. influencer marketing, +50% in termini investimenti rispetto al 2020)
- Crescita dell’utilizzo dei canali digitali come vie di accesso ai mercati esteri
La ricerca ha preso in esame il mondo delle nano, micro, piccole e medie imprese fino a 50 milioni di euro e 250 dipendenti, che corrisponde a 6,5 milioni di aziende di cui circa 5,6 milioni sono iscritte al Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) presso l’Ufficio del Registro Imprese. Di queste circa 3 milioni sono ditte individuali. Nel 2021 la differenza tra le aziende cessate e quelle di nuova costituzione ha mostrato un saldo positivo di circa 103 mila imprese (+2% rispetto al 2020).
Il mercato della presenza e comunicazione digitale appare in continua crescita nel triennio 2019-2021, e nel 2021 ha registrato un valore pari a 2,73 miliardi di euro (+22% vs il 2020) come conseguenza della crescente consapevolezza in merito all’importanza di utilizzare il digitale sia per il business domestico che internazionale. Nel 2021, in particolare, è aumentato sia il numero di aziende che hanno effettuato investimenti nel digitale, pari a 1,2 milioni unità (+7,5% vs 2020), sia l’investimento medio per azienda, che ha raggiunto le 2,3 migliaia di euro (+13% vs il 2020).
L’indagine mostra anche che il mercato dei mezzi di comunicazione tradizionali (es. Fiere, TV, Out of Home, Stampa, Radio, etc), nonostante una crescita significativa nel 2021 del 20,4% rispetto al 2020, è ancora significativamente inferiore ai valori pre-pandemia del 2019, come conseguenza di un minor numero di aziende comunicanti sui mezzi tradizionali e di un minor investimento medio per azienda.
Oltre il 73% delle imprese del campione ha dichiarato di possedere un sito web, circa il 12% di possedere un e-commerce e/o di essere presente su un marketplace anche per cogliere opportunità sui mercati esteri, mentre circa 200.000 imprese hanno effettuato campagne di comunicazione e advertising online su motori di ricerca. Dati significativi anche per il mondo dei social network. Il 49,9% delle aziende del campione utilizza pagine social preferendo Facebook (94,6%) e Instagram (44,8%). L’utilizzo, anche commerciale, delle community è però più sfruttato dalle imprese medio/grandi, che si affidano alle interazioni social rispettivamente per il 55,2% e il 59,9%.
Sul fronte degli investimenti la ricerca ha confermato lo sviluppo di tutti i principali ambiti del mercato della presenza e della comunicazione online. Se infatti il sito web ha attratto investimenti per circa un miliardo di euro (registrando un +17% rispetto all’anno precedente), l’e-commerce e i marketplace si attestano intorno ai 400 milioni (+21%), mentre l’universo social vale oltre 360 milioni di euro e registra un tasso di crescita del 7%.
Prosegue anche la crescente attenzione delle imprese per la creazione di contenuti multimediali, come foto e video, confermata da un incremento degli investimenti a doppia cifra. Una tendenza in forte crescita è inoltre quella dell’influencer marketing, inizialmente considerato appannaggio delle aziende medio-grandi, e ora sempre più utilizzato anche dalle piccole imprese (+50% in termini investimenti rispetto al 2020). L’indagine mette in luce anche un altro aspetto importante. Le nano imprese, cioè quelle con 1 o 2 dipendenti, sono un volano per lo sviluppo digitale perché, più di altre, hanno compreso quanto la tecnologia sia efficace e possa dare risposte di business già nel breve periodo anche senza grandi investimenti e con poche risorse.
Ma c’è ancora molto da fare e con questo scopo opera l’Italiaonline Academy, una piattaforma di formazione gratuita che, nata nel 2019, ha visto crescere il numero degli utenti da poco più di 500 a oltre 15mila, di cui il 40% donne. Un altro progetto in linea con gli obiettivi della strategia europea che, grazie allo sviluppo delle competenze, intende portare al 90% la quota di PMI che abbiano un livello digitale di base.