Quattro modi per accelerare l’impatto finanziario degli investimenti tecnologici
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Secondo un’indagine di Gartner, i CIO nell’aera EMEA prevedono che nel 2023 i loro budget IT aumenteranno in media del 4,4%, una percentuale inferiore al tasso di inflazione globale previsto del 6,5%. Ciò significa che i CIO avranno meno fondi disponibili rispetto allo scorso anno. La somma di pressione economica, difficoltà a reperire talenti IT e continue sfide di approvvigionamento accresce il desiderio e l’urgenza di realizzare il time to value.
“La pressione sui CIO per fornire dividendi digitali è più alta che mai”, ha dichiarato Daniel Sanchez-Reina, VP Analyst di Gartner. “CEO e consigli di amministrazione prevedevano che gli investimenti in risorse digitali, canali e capacità di business digitale avrebbero accelerato la crescita oltre quanto era possibile in precedenza. Ora, la leadership aziendale si aspetta di vedere questi miglioramenti guidati dal digitale riflessi nei dati finanziari”.
L’indagine, presentata in occasione del Gartner IT Symposium/Xpo che si è svolto la scorsa settimana a Barcellona, ha coinvolto 2.203 CIO in 81 Paesi e tutti i principali settori, per un totale di circa 15 trilioni di dollari di entrate/budget del settore pubblico e 322 miliardi di dollari di spesa IT. In area EMEA, hanno partecipato al sondaggio 780 CIO provenienti da 51 Paesi e tutti i principali settori, per un fatturato di quasi 5,9 trilioni di dollari e 78 miliardi di dollari di spesa IT.
L’analisi del sondaggio ha rivelato quattro modi in cui i CIO possono distribuire dividendi digitali e dimostrare l’impatto finanziario degli investimenti tecnologici.
1. Dare la priorità alle iniziative digitali giuste
I CIO intervistati dell’area EMEA hanno indicato gli obiettivi dei loro dirigenti per l’investimento in tecnologia digitale negli ultimi due anni. I due principali obiettivi sono stati migliorare l’eccellenza operativa (53%) e migliorare l’esperienza del cliente (44%).Solo il 29% ha citato l’aumento dei ricavi come obiettivo principale e il 22% il miglioramento dell’efficienza dei costi.
“Nel complesso, i CIO devono dare la priorità alle iniziative digitali con un impatto sulla crescita rivolto al mercato“, ha sottolineato Sanchez-Reina. “Per alcuni CIO, questo significa uscire dalla loro zona di comfort dell’automazione interna di back-office per concentrarsi invece su iniziative rivolte ai clienti“.
Il sondaggio ha rivelato che le priorità di business dei CIO EMEA per i restanti mesi del 2022 e per il 2023 sono la crescita e la trasformazione digitale. Le principali aree di maggiore spesa dei CIO per il prossimo anno includono sicurezza informatica e protezione informazioni (70%), business intelligence/analisi dei dati (53%) e piattaforme cloud (48%). Solo il 34% sta aumentando gli investimenti in intelligenza artificiale (AI) e il 24% nell’iperautomazione.
2. Definire un obiettivo comune
Il sondaggio ha rilevato che il 94% delle organizzazioni EMEA ha difficoltà a sviluppare una visione per il cambiamento digitale, spesso a causa di aspettative contrastanti da parte di diversi stakeholder.
“Il chief marketing officer, il chief sales officer, il chief financial officer e altri dirigenti della C-suite competono tra loro nella realizzazione della loro trasformazione digitale, e questo sta consumando le risorse del CIO poiché non esiste una strategia digitale unificata”, ha spiegato Sanchez- Reina.
Lo svantaggio principale è la mancanza di un obiettivo di business comune e quantificato nell’intera azienda. “Per esempio, ogni business unit realizza le proprie iniziative per migliorare l’esperienza del cliente, ma nel complesso non sono allineate su un risultato aziendale comune, come l’aumento delle vendite di un determinato obiettivo”.
La possibile soluzione è che ogni singola unità aziendale abbia la propria metrica, che però contribuisce allo stesso risultato aziendale.
3. Mettere a disposizione il talento IT in un team agile guidato dal business
Sebbene l’impegno strategico dei leader delle business unit sia necessario per accelerare le iniziative digitali, il sondaggio ha evidenziato che il pesante onere della trasformazione digitale non è ancora distribuito allo stesso modo tra i dipartimenti IT e aziendali. Per esempio, solo il 32% dei CIO EMEA ha affermato che le funzioni aziendali partecipano a team agili dedicati alla trasformazione digitale.
“L’eccessiva dipendenza dal personale IT per la distribuzione digitale riflette una mentalità tradizionale, che può ostacolare l’agilità“, ha affermato Sanchez-Reina. “I CIO EMEA devono abbracciare una distribuzione democratizzata del raggiungimento di obiettivi digitali in base alla progettazione per accelerare il time to value. Dare strumenti e autorizzazioni alle persone al di fuori dell’IT per creare capacità, risorse e canali digitalizzati può aiutare a raggiungere gli obiettivi aziendali più rapidamente”.
Mettere a disposizione il personale IT per collaborare in team che uniscono diversi esperti aziendali permetterà di raggiungere più facilmente e velocemente gli obiettivi di business digitale, aprendo anche la strada alla reciprocità e all’integrazione con esperti in materia di business.
4. Affrontare la mancanza di talenti con risorse non convenzionali
Molti CIO hanno difficoltà ad assumere e trattenere talenti IT per accelerare le iniziative digitali. Tuttavia, il sondaggio ha identificato numerose fonti di talento tecnologico che non sono state sfruttate. Per esempio, solo il 12% delle aziende EMEA coinvolge gli studenti (attraverso stage e collaborazioni con le scuole) per sviluppare capacità tecnologiche e solo il 24% si rivolge a liberi professionisti.
“La carenza di talenti è uno dei maggiori ostacoli al digitale“, ha affermato Sanchez-Reina. “I CIO sono spesso limitati dalle politiche relative ai fornitori preferiti o ai contratti di lavoro. Devono sottolineare alla leadership aziendale e delle risorse umane che il coinvolgimento di fonti di talento non convenzionali può aiutare ad accelerare la realizzazione dei dividendi digitali“.