Economia circolare e supply chain: un potenziale ancora da esplorare
Il 74% dei responsabili della supply chain prevede un aumento dei profitti da qui al 2025 come risultato dell’applicazione dei principi dell’economia circolare. Mediamente, negli ultimi tre anni le aziende della supply chain hanno applicato i principi dell’economia circolare a circa il 16% del proprio portafoglio prodotti.
E’ quanto emerge da un sondaggio di Gartner condotto nei mesi di giugno e luglio 2022 su 258 intervistati provenienti da Nord America, Europa occidentale e Asia/Pacifico, e presentato in occasione del recente Gartner Supply Chain Symposium/Xpo di Londra. Il 74% dei partecipanti lavora nella supply chain, il restante 26% è rappresentato da responsabili IT, sviluppo prodotto e professionisti che si occupano di sostenibilità.
“C’è ancora un grande potenziale non sfruttato nell’economia circolare”, ha commentato Sarah Watt, analista di Gartner. “I responsabili della supply chain possono utilizzare l’attuale situazione di inflazione come catalizzatore per rimodellare il loro rapporto con i materiali. Invece di perdere materiali sotto forma di rifiuti, l’economia circolare aiuta a recuperare valore”.
L’economia circolare è un sistema che dissocia il consumo di risorse dal valore e dalla crescita del business. Secondo la società di ricerca Gartner, questo si traduce nel progettare prodotti e materiali per il riutilizzo, mantenere la massima qualità dei materiali in uso per estendere il più possibile la durata nel tempo, applicare nuovi modelli di business. Quando i materiali non possono più essere utilizzati, devono essere restituiti all’ambiente in modo da non causare danni.
Vantaggi e barriere dell’economia circolare
Secondo il sondaggio, i primi tre vantaggi realizzati negli anni precedenti applicando principi circolari sono:
- la riduzione degli impatti ambientali negativi
- supply chain più corte e compatte
- migliori insights sui clienti.
Gli ostacoli comuni osservati nell’applicazione dei principi circolari includono l’applicazione della tecnologia per far progredire le iniziative di economia circolare, la collaborazione con le parti interessate e la misurazione dei risultati degli approcci all’economia circolare.
“L’economia circolare rappresenta il cambiamento dei sistemi; è raro essere in grado di scalare le attività circolari lavorando da soli”, ha sottolineato Watt. “La scalabilità dipende dal superamento delle barriere. La tecnologia può accelerare le iniziative l’attività, creare visibilità e automatizzare il processo decisionale. Le partnership possono aiutare a colmare le lacune di conoscenza e creare valore condiviso. La misurazione è essenziale per mostrare i progressi alle parti interessate, mantenere il consenso e la buona volontà“.
La scalabilità dei modelli circolari
L’indagine ha mostrato che gli intervistati stanno apportando modifiche alla supply chain attraverso l’integrazione di prodotti dell’economia circolare nel processo di pianificazione (54%), l’aggiunta di nuove capacità ai siti di produzione esistenti (42%), la creazione di nuovi siti per la riparazione/rigenerazione e la gestione dei rifiuti che sono di proprietà dell’azienda (36%). Guardando ai prossimi tre anni, l’attenzione aumenterà sugli acquisti, con gli acquirenti incentivati ad acquistare materiali circolari (41%).
“La scalabilità dell’economia circolare dipenderà dal cambiamento dei modi di lavorare“, ha concluso Watt.