Il report The 2023 State of IT Sustainability, commissionato da OpenText a Dimensional Research, rivela che i reparti IT stanno svolgendo un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità aziendale e sottolinea che la mancanza di strumenti innovativi e di competenze sono le principali sfide che le aziende devono affrontare per raggiungere tali traguardi.

Lo studio mostra infatti che nonostante il 97% delle aziende abbia adottato o prevede di adottare iniziative di sostenibilità, ci si trova ancora nelle fasi iniziali di adozione, in quanto il 42% delle organizzazioni ha appena iniziato il percorso verso la responsabilità ambientale.

“La spinta verso la sostenibilità è ancora agli albori e, nella maggior parte dei casi, sono i dipartimenti IT a prendere l’iniziativa. Tuttavia, i risultati dello studio mostrano che le aziende sono seriamente intenzionate a trasformarla in una priorità” ha dichiarato Muhi Majzoub, Chief Product Officer di OpenText. “Infatti, la sostenibilità si sta dimostrando più di una causa sociale, con alla base solide ragioni legate al business: efficienza, risparmio sui costi, conformità normativa. La sostenibilità è ormai parte del processo decisionale della maggior parte delle aziende, in uno scenario win-win per tutti”.

Ci sono poi altri vantaggi meno evidenti legati alla sostenibilità, come l’innovazione nello sviluppo dei prodotti, l’efficientamento dei processi o l’adozione di tecnologie che, in ultima analisi, potrebbero portare a nuove entrate o opportunità di mercato.

Schneider Electric Catalyze

Tuttavia, nonostante gli importanti vantaggi in termini di business, la sostenibilità informatica non è priva di sfide. La più importante è l’acquisizione di strumenti adeguati all’implementazione di queste iniziative, con solo il 51% che ha dichiarato di utilizzare software che supportino il monitoraggio dell’impronta di carbonio dell’IT (aspetto in cui l’Europa ha comunque superato il Nord America). La seconda sfida riguarda invece la mancanza di competenze: il 46% degli intervistati ha sottolineato la necessità di formazione nelle pratiche IT sostenibili.

A partire dal 2024 e oltre, l’integrazione di strumenti avanzati come l’IA avrà il potenziale adatto a rivoluzionare le iniziative di sostenibilità IT, inaugurando una nuova era di efficienza e responsabilità ambientale. Gli algoritmi basati sull’IA consentiranno infatti di ottimizzare in tempo reale l’utilizzo dell’energia nei data center e negli ambienti di cloud computing, riducendo drasticamente le emissioni di carbonio e i costi dell’energia. L’analisi predittiva faciliterà la manutenzione proattiva dell’infrastruttura IT, riducendo al minimo i tempi di inattività e preservando le risorse. Inoltre, l’ottimizzazione della supply chain, guidata sempre dall’intelligenza artificiale, snellirà le operation, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto.