Grazie a AI e omnichannel, Banca BPER taglierà 2.000 dipendenti (ma ne assumerà altri 1.100, anche nell’IT)
L’intelligenza artificiale inizia ad avere un importante impatto anche nel settore bancario. La riprova arriva da BPER Banca. Nei giorni scorsi, durante la presentazione del nuovo piano industriale, ha dichiarato che l’aumento della produttività ottenuto dall’ottimizzazione e dall’automazione dei processi grazie all’AI/GenAI, sia nel back office sia nelle funzioni di supporto, consentirà entro il 2027 una riduzione dell’organico del 10%, ovvero circa 2.000 persone.
La necessità di nuove competenze
BPER precisa che l’aumento della produttività sarà sostenuto dal cambio di strategia sui canali di vendita (per esempio, circa il 45% delle vendite non avverrà più in filiale e le vendite digitali di prestiti personali quadruplicheranno; le vendite digitali di carte di credito aumenteranno di due volte e mezza, fino al 25%; la quota di acquisizione di nuovi clienti tramite canali digitali passerà dal 15% al 35%), nonché da un sensibile incremento dell’efficienza operativa (per esempio, l’installazione solo di ATM evoluti in tutte le filiali, la quadruplicazione di filiali cashless e il 50% in meno di transazioni fisiche).
Il piano di riduzione del personale sarà realizzato attraverso uscite volontarie e turnover naturale
Il piano di riduzione del personale sarà realizzato attraverso uscite volontarie e turnover naturale, compensato da nuove assunzioni in aree strategiche come il digitale l’IT. Infatti, sebbene BPER preveda 3.100 uscite complessive, ha anche pianificato di assumere circa 1.100 nuovi dipendenti per rafforzare le sue capacità nel digitale e nell’IT. Questo approccio evidenzia come l’IA, pur riducendo il personale in alcune aree, crei opportunità di crescita in altre, richiedendo nuove competenze che non sempre sono presenti nel personale esistente.
Una delle tecnologie più disruptive
L’intelligenza artificiale è considerata una delle tecnologie più disruptive in grado di trasformare radicalmente vari settori industriali e il bancario non fa eccezione. Grazie alle sue capacità di automazione, ottimizzazione dei processi e miglioramento delle decisioni, l’AI sta trovando un’applicazione sempre più estesa nel mondo finanziario. Con l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa e di altre tecnologie avanzate, le banche non solo stanno migliorando l’efficienza operativa, ma, come dimostra il caso BPER, stanno anche affrontando sfide in termini di occupazione e gestione del personale.
Proprio uno degli aspetti più discussi dell’adozione dell’AI nel settore bancario riguarda il suo impatto sull’occupazione. In Europa, diversi istituti di credito hanno iniziato a ridurre il personale grazie all’integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale. Tecniche di machine learning (ML) tradizionali sono già ampiamente utilizzate per attività come il rilevamento delle frodi, l’approvazione di prestiti e crediti, e l’ottimizzazione delle strategie di marketing. E sono già diverse le banche che stanno passando a livelli più avanzati di ML, elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e GenAI per massimizzare l’efficienza.
il 58% dei CIO bancari ha già implementato o sta pianificando di implementare iniziative di AI
Secondo un rapporto di Gartner, nel 2024 il 58% dei CIO bancari ha già implementato o sta pianificando di implementare iniziative di AI (in vertiginosa crescita rispetto al 21% del 2023), e la società di ricerca prevede che questa percentuale aumenterà fino al 77% entro il 2025.
L’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore bancario globale
Non è però solo BPER a scommettere sull’IA. Numerosi istituti bancari a livello globale stanno investendo in queste tecnologie per ottimizzare i processi e migliorare i servizi ai clienti. In Europa, UBS Group AG ha sviluppato uno strumento di intelligenza artificiale che consente di analizzare un database di oltre 300.000 aziende in meno di 30 secondi, suggerendo operazioni di merger & acquisition ai propri clienti. Deutsche Bank AG utilizza l’AI per esaminare i portafogli dei clienti con patrimoni elevati e migliorare la gestione del rischio. Allo stesso modo, ING Groep NV sfrutta l’AI per identificare i potenziali insolventi, ottimizzando la gestione del credito.
Negli Stati Uniti, JPMorgan Chase & Co. ha dimostrato grande interesse per le tecnologie di intelligenza artificiale. Il CEO Jamie Dimon ha recentemente dichiarato che l’AI consentirà ai datori di lavoro di ridurre la settimana lavorativa a soli 3,5 giorni, aumentando al contempo la produttività. Anche Citigroup Inc. è tra i pionieri dell’adozione di AI. Secondo l’istituto di credito, questa tecnologia potrebbe sostituire il 54% dei posti di lavoro nell’ambito bancario, contribuendo a una crescita globale della redditività del settore pari a 170 miliardi di dollari nei prossimi anni.