Chi motiva i dipendenti? Brutte notizie per manager e HR

Chi motiva i dipendenti? Brutte notizie per manager e HR
Secondo la ricerca Oracle Simply Talent, il coinvolgimento nel proprio lavoro dipende più dai colleghi che dal management, al quale è richiesta una maggiore interazione

Uno studio condotto da Oracle in aziende europee rivela che spesso sono i colleghi, e non i manager, il fattore chiave per creare un maggiore engagement sul luogo di lavoro. Secondo i dati della ricerca Oracle Simply Talent, se il 56% degli intervistati ritiene che un maggiore coinvolgimento aumenti la produttività, il 42% riconosce nei colleghi il maggiore impatto positivo sul coinvolgimento nel lavoro, contro il 21% che indica i propri manager diretti, il 7% i manager della business unit di appartenenza e il 3% la funzione Risorse Umane. Inoltre, il 57% vorrebbe che il management avesse un’interazione più regolare e proattiva (questo avviene solo nel 26% dei casi).

Quando si tratta di stabilire chi abbia un’influenza negativa, i dipendenti delle aziende europee individuano i principali responsabili nella senior leadership (19%) e nei manager a cui riportano direttamente (11%).

I dipendenti percepiscono un gap tra ciò che li coinvolge davvero e l’approccio del management nei loro confronti

Secondo i lavoratori coinvolti nell’indagine, il coinvolgimento sul luogo di lavoro è importante perché aumenta la produttività (56%), diminuisce la probabilità di voler cercare un nuovo posto di lavoro (37%) e permette di offrire alla propria azienda idee creative sugli elementi da migliorare (35%). Il 30% degli intervistati, inoltre, afferma di essere più disposto a fornire un miglior servizio al cliente quando si sente coinvolto.

Le aspettative verso il management

Dalla ricerca emerge che i dipendenti auspicano una maggiore interazione con i loro responsabili. Il 57% vorrebbe infatti uno stile maggiormente proattivo da parte del proprio management, mentre il 56% richiede un approccio manageriale più personalizzato, che riconosca l’individualità.

Attualmente, solo il 29% dei dipendenti ritiene che la propria azienda sia proattiva nel coinvolgimento del personale; il 42% invece dichiara di lavorare in aziende che aspettano che sia il dipendente a fare il primo passo per affrontare una determinata questione. Solo il 33% è convinto che la propria azienda capisca i dipendenti e li tratti come “individui”, mentre il 56% giudica media, scarsa o molto scarsa la capacità dei dirigenti della loro funzione di fornire un feedback regolare. Solo l’11% ha un datore di lavoro che comunica con il personale mediante regolari (una volta al mese o più) sondaggi sul tema del coinvolgimento.

I dipendenti percepiscono un gap tra ciò che li coinvolge davvero e l’approccio del management nei loro confronti: per la funzione Risorse Umane, questa è una splendida opportunità di prendere in mano in prima persona questo tema all’interno delle loro organizzazioni”, ha commentato Loïc Le Guisquet, Presidente delle regioni EMEA e Asia Pacifico di Oracle. “Visto che la motivazione arriva dai colleghi, si può rafforzare questa influenza positiva creando piattaforme di collaborazione, condivisione, strumenti social. Allo stesso modo, si possono soddisfare meglio anche le aspettative del personale – in particolare dei più giovani – riguardo alla necessità di ricevere feedback e riconoscimento in modo più regolare: i team HR possono farlo adottando tecnologie che aiutino il management ad avere una visione sempre aggiornata del profilo e delle attività dei loro dipendenti, così da stimolare dinamiche di relazione più personalizzate e soddisfacenti”.

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La social collaboration sbarca su Apple Watch

La social collaboration sbarca su Apple Watch
Le app Ming.le e Business Intelligence di Infor per Apple Watch offrono comunicazione task-driven e analytics avanzati agli utenti ovunque e in qualsiasi momento.

Infor ha annunciato la disponibilità delle sue applicazioni Ming.le e Business Intelligence (BI) per Apple Watch. Un’aggiunta per l’orologio intelligente di Apple che consente agli utenti di sfruttare la tecnologia indossabile per effettuare facilmente il follow di colleghi, asset e processi essenziali per l’azienda. L’accesso wearable permette inoltre di interagire direttamente, accettare richieste e inviare approvazioni, favorendo i processi di business senza utilizzare un computer o un tablet.

Infor Ming.le offre una piattaforma completa per favorire la social collaboration, con funzionalità di analisi contestuale per gestire i miglioramenti dei processi di business. In questo modo è possibile reperire le informazioni nel sistema ERP e di accedere a risorse quali documenti, piani, foto e video da un ambiente centrale. Il sistema di alert task-driven funge da componente core dell’applicazione, consentendo ai dipendenti di inviare e ricevere approvazioni, velocizzando sensibilmente i tempi di risposta.

Un componente fondamentale alla base di questa piattaforma è Infor ION, un middleware purpose-built che connette le applicazioni e converte le informazioni in un formato comune, per poi inviarle a un archivio dati open-access che facilita le comunicazioni aziendali.

Infor BI offre invece analytics specifici di settore, capacità di reporting e dashboard personalizzati per migliorare il processo decisionale. Con un semplice sguardo al polso, questa applicazione fornisce agli utenti un vantaggio competitivo diretto, trasformando le informazioni provenienti da fonti isolate in uno strumento sincronizzato per l’elaborazione di dati dettagliati e fruibili.

“Infor offre applicazioni che, integrate in dispositivi innovativi come Apple Watch, contribuiscono a dare pieni poteri alla forza lavoro, fornendo gli strumenti necessari per risolvere le sfide quotidiane. Il mercato per la wearable technology sta maturando rapidamente, ma il valore effettivo è molto più diffuso e ha il potenziale di fondere in un tutt’uno business e tecnologia” ha dichiarato Duncan Angove, Presidente di Infor.

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