Soddisfazione dei lavoratori: il settore IT al primo posto, secondo Workday
In un clima generale di ripensamento delle modalità di lavoro, di un miglior equilibrio tra vita privata e professionale e grandi dimissioni, c’è una buona notizia per il settore IT. Secondo il report State of Engagement 2022 di Workday, i settori dove i lavoratori sono più soddisfatti sono Software & Services e Technology, rispettivamente al primo e secondo posto nella classifica dei 17 settori esaminati.
Il report si basa sui dati raccolti attraverso il database Workday Peakon Employee Voice in un’indagine globale che ha coinvolto quasi 2,5 milioni di dipendenti in 1.500 aziende nel corso del 2021. Lo studio ha analizzato come è cambiato il coinvolgimento dei dipendenti nel contesto aziendale e offre ai dipartimenti delle risorse umane indicazioni per identificare i nuovi modelli di lavoro nati dal contesto pandemico. Tra le principali aree di intervento emergono la necessità da parte delle aziende di ascoltare i bisogni e le richieste dei dipendenti in modo strutturale, per esempio tramite piattaforme integrate per rilevare e analizzare il sentiment della forza lavoro, e di capire di quale supporto avranno bisogno nel lungo periodo e non solo nella fase post-emergenza.
I punteggi di soddisfazione sono stati valutati confrontando le risposte date nel primo e nel quarto quadrimestre del 2021 da circa 9 milioni di lavoratori. Software&Services e Technology si sono posizionati ai primi posti della classifica per quanto riguarda il coinvolgimento complessivo dei dipendenti. “Questa performance si spiega con il fatto che le organizzazioni del settore software e IT promuovono da tempo modalità di lavoro da remoto e con l’arrivo della pandemia si sono trovate pronte al nuovo scenario globale”, commenta Workday in una nota stampa. “Ma gli indicatori in cui primeggiano non riguardano solo le modalità di lavoro: i dipendenti di questi settori i risultano i più soddisfatti anche in termini di realizzazione personale, adozione della strategia di business da parte dell’azienda e definizione degli obiettivi: tutte voci in netta crescita”.
Al terzo posto si posiziona il settore dei servizi commerciali, seguito da servizi professionali e servizi finanziari, che hanno mantenuto buoni livelli di coinvolgimento durante e dopo la pandemia. I settori che hanno sofferto di più sono farmaceutico, healthcare e trasporti, nei quali la necessità di recarsi fisicamente al luogo di lavoro e non poter fruire dello smart working ha influito negativamente sugli indicatori del carico di lavoro, della strategia aziendale e della crescita professionale.
I fattori più importanti per la soddisfazione dei lavoratori
Il punteggio medio in termini di luogo e ambiente di lavoro è complessivamente aumentato. Secondo gli autori del report, questo risultato positivo è legato al modo in cui “le organizzazioni che sono state in grado di estendere i modelli di lavoro flessibili e hanno messo in campo misure di politica aziendale aggiuntive con l’obiettivo di salvaguardare la salute dei dipendenti”.
Tra i settori che sono riusciti a garantire buoni livelli di soddisfazione dei dipendenti con nuove modalità di lavoro e una maggiore attenzione al riconoscimento del lavoro svolto e ai premi ci sono la finanza, il settore dei beni strumentali (che comprende le aziende del settore aerospaziale e della difesa, delle costruzioni e dell’ingegneria), e il settore dei servizi commerciali.