Più specialisti IT con il boom di smartphone e tablet
“I maggiori investimenti delle imprese in nuove tecnologie, web, mobile e digital stanno stimolando la domanda di specialisti nel settore IT tanto da registrare un incremento del 20%”. Ad affermarlo sono i consulenti di Hays Italia commentando i dati dell’ultima edizione della Salary Guide, l’indagine sul mercato del lavoro condotta su un campione di più di 1.000 professionisti e 270 aziende disponibile qui in formato PDF.
Secondo l’analisi in Italia sta crescendo soprattutto la domanda di IT Manager e IT Director, figure in grado di interpretare e prevedere i futuri sviluppi del mercato grazie alla definizione e all’implementazione di strategie di innovazione tecnologica. La diffusione di smartphone e tablet ha contribuito anche a far aumentare la ricerca di Sviluppatori Web, PHP Developer e Java Developer. In ambito E-Commerce e Social Media, invece, la carenza di figure qualificate non riesce a soddisfare l’alta domanda delle aziende.
Ma quali sono esattamente le caratteristiche del candidato ideale nel settore IT? I favoriti nella selezione hanno maturato anni di esperienza sul campo dopo un percorso accademico in facoltà come Informatica, Ingegneria, Elettronica o Telecomunicazioni. L’ottima conoscenza della lingua inglese è imprescindibile per la maggior parte delle aziende che si interfacciano quotidianamente con realtà internazionali. Molto apprezzato anche il possesso di soft skill che favoriscono la capacità di lavoro in team e la gestione dei clienti più difficili.
Passando invece alle retribuzioni, i professionisti dell’IT possono vantare su cifre elevate. In particolare, i salari più consistenti vanno ai manager in ambito Business Solutions con uno stipendio annuo pari a circa 70.00 €. Buste paga meno voluminose, invece, per i programmatori, soprattutto se junior, con paghe annuali che si aggirano intorno ai 32.000 €. Infine, sostanziali differenze nei livelli salariali si verificano anche da città a città: la maggiore concorrenza e una presenza più capillare di aziende fanno sì che a Milano le retribuzioni siano spesso più alte rispetto a Torino, Bologna e Roma.