Studiare eSport favorisce competenze tecniche e comunicative

Studiare eSport favorisce competenze tecniche e comunicative
Secondo una ricerca di Dell Technologies e Intel, lo studio di materie legate alla tecnologia come gli eSport può influire positivamente sulle prospettive di carriera in ambito digitale.

Secondo una ricerca di Dell Technologies e Intel, la metà (50%) degli studenti delle scuole del Regno Unito con una età compresa tra gli 11 e i 17 anni, ritiene che lo studio di materie legate alla tecnologia possa influire positivamente sulle loro prospettive di carriera. Il 43% degli intervistati vede il proprio curriculum scolastico obsoleto e con scarse possibilità di avanzamento di carriera; il 45% invece è più ottimista, in quanto vede i propri insegnanti ben preparati all’utilizzo della tecnologia messa a disposizione dagli istituti scolastici e che questo non può che influire positivamente sul loro apprendimento.

Lo studio degli eSport

Oltre la metà (53%) degli studenti intervistati ritiene che lo studio degli eSport (i videogiochi competitivi) sia utile tanto quanto quello delle materie più tradizionali, come ad esempio la matematica. Addirittura, sono convinti che in un colloquio di lavoro avere questa competenza garantisca loro un vantaggio rispetto ad altri candidati.

Le competenze che vengono sviluppate grazie allo studio degli eSport sono, per oltre il 44% degli intervistati, una maggiore alfabetizzazione digitale, compresa la capacità di utilizzare la tecnologia come strumento di apprendimento, comunicazione e collaborazione; per il 37% comportano un miglioramento della capacità di pensiero critico e apprendimento, mentre per il 34% a migliorare sarebbero le competenze comunicative, tra cui il linguaggio e la presentazione delle idee.

esport

Addirittura, il 56% degli intervistati è convinto che una qualifica in eSport darebbe loro maggiori chance per accedere alle Università, tanto che il 45% sarebbe pronto ad adoperarsi per aggiungerla al proprio curriculum, e il 41% lo avrebbe già fatto se fosse stata disponibile. Il 78% degli studenti delle scuole britanniche che hanno avuto testato la disciplina degli eSport ha dichiarato che questo è servito ad ampliare i loro interessi e hobby (creazione di contenuti, coding e podcasting). Quella degli eSport è inoltre la scelta preferita tra le attività extra-curriculari, ancor prima di danza, teatro e arte.

Secondo il 59% degli intervistati, avere una qualifica negli eSport significa vantare una esperienza pratica in un settore, mentre il 52% ritiene che questo porti a competenze propedeutiche allo studio delle materie scientifiche, come scienze, ingegneria e matematica. Queste evidenze trovano riscontro anche nello studio Future-Proof condotto da Dell Technologies in collaborazione con la società di ricerche Savanta ComRes: il 50% dei giovani italiani intervistati tra i 18 e i 26 anni ha infatti dichiarato di aver appreso a scuola solo competenze informatiche di base (per il 14% le competenze apprese sono state addirittura nulle). Inoltre, 1 giovane (under 16) italiano su 2 (50%) ha sostenuto che la scuola non sia riuscita a fornire competenze tecnologiche adeguate per intraprendere la carriera desiderata.

“I risultati della ricerca evidenziano come i giovani apprezzino gli eSport come parte di un curriculum nuovo, diversificato e a prova di futuro. Il trend è molto interessante e credo troverebbe riscontro anche nel nostro Paese” ha commentato Livio Pisciotta, Sales Manager Client Solutions di Dell Technologies Italia. “Il gaming non è una forma di intrattenimento passivo, ma prevede un impegno proattivo, capacità di problem solving, propensione alla collaborazione e competenze digitali: caratteristiche sempre più richieste e apprezzate nel mondo del lavoro. Se è vero che la comunicazione de visu non può mancare per lo sviluppo di altre importanti capacità relazionali, non possiamo non considerare come il gaming stia diventando sempre più una esperienza fondamentale per preparare la nuova generazione al lavoro del 21° secolo”.

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La formazione di Vertiv tra intelligenza artificiale e sostenibilità

mercato digitale
La nuova proposta di formazione interna di Vertiv offre sessioni dedicate a intelligenza artificiale, sostenibilità, economia circolare, resilienza e intelligenza emotiva.

Vertiv ha lanciato un nuovo percorso formativo in collaborazione con l’Ente Formativo Forema. Si chiama Building an Innovation System ed è un macro-progetto di formazione con corsi tenuti da esperti in innovation management e docenti universitari, consulenti e formatori per lo sviluppo del valore delle persone e delle tematiche ambientali, sociali e di governance d’impresa, unitamente agli ingegneri di Vertiv specializzati nelle tecnologie più innovative.

La prima edizione del programma formativo di Vertiv è partita lo scorso febbraio e ha visto il coinvolgimento di oltre 180 partecipanti nelle sessioni in presenza previste nelle sedi di Castel Guelfo (BO) e di Tognana (PD), tra inizio marzo e fine maggio. I primi workshop hanno fornito approfondimenti sui nuovi scenari innovativi e sull’utilizzo di strumenti IA in ambito industriale con l’applicazione di strumenti di machine learning e algoritmi a supporto delle decisioni strategiche.

Da inizio a fine giugno invece si sono tenute sessioni per approfondire segnali e standard a livello internazionale e delineare le aree di intervento, tra cui quella ambientale, sociale economica e di governance della sostenibilità, con la definizione di azioni, direttive, certificazioni e KPI per la misurazione. Le ultime sessioni sui temi Resilienza, Autoconsapevolezza e Intelligenza Emotiva si svolgeranno in formato ibrido (presenza e online) entro la prima settimana di luglio.

Il programma prevede un susseguirsi di workshop e giornate tematiche per acquisire conoscenze e sviluppare competenze:

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  • per diventare promotori delle nuove tecnologie
  • per cogliere le opportunità legate alla digital transformation, necessarie a comprendere le attuali implicazioni e problematiche della transizione green
  • per approfondire la portata di utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dell’azienda attraverso attività che promuovono l’implementazione di strumenti di machine learning
  • per comprendere, gestire e utilizzare le emozioni in modo efficace per promuovere la collaborazione e il cambiamento positivo a livello individuale e collettivo

Inoltre, al fine di assicurare un’opportunità ai giovani studenti di esplorare il mondo della tecnologia e dell’ingegneria, è stata annunciata l’ultima edizione della Vertiv Summer School per STEM, con la quale Vertiv si propone di accendere curiosità e passione dei giovani per vari sviluppi professionali tra i quali la tecnologia, l’ingegneria e altro ancora, presentando opportunità, intervistando testimonial e offrendo tour virtuali nei siti produttivi e operativi di Vertiv.

La prima sessione della Vertiv Summer School per STEM è prevista nei giorni 4 e 5 luglio, ogni giorno, dalle 14:30 alle 17:30 La seconda sessione è invece prevista nei giorni 29 e 30 agosto, ogni giorno dalle 14:30 alle 17:30. Le sessioni sono rivolte agli studenti di età compresa tra i 14 e i 21 anni compiuti che frequentano istituti superiori o università. Sono disponibili 100 posti per ogni sessione e possono partecipare i figli di dipendenti, di insegnanti e gli studenti interessati.

Qui trovate tutte le informazioni e il form per l’iscrizione.

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