Le politiche digitali hanno reso oggi la vita semplice, facile e più conveniente. Per questo i migliori talenti richiedono sul luogo di lavoro gli stessi standard che hanno nella vita di tutti i giorni. È il dato che emerge dall’ultima ricerca ServiceNow intitolata The New CHRO Agenda: Employee Experience Drives Business Value. Lo studio, che ha coinvolto 500 responsabili HR in 12 Paesi e 20 mercati, rivela che fornire un’esperienza dipendente eccellente, abilitata dalla tecnologia, è il modo migliore per vincere la battaglia per trattenere i migliori professionisti all’interno del proprio team.

“I talenti migliori si aspettano un’esperienza digitale positiva sul luogo di lavoro” ha affermato Rodolfo Falcone, AVP Mediterranean ServiceNow. “I più bravi possono lavorare ovunque e per questo scelgono quelle aziende che adottano tecnologie avanzate, che rendono il lavoro più semplice e veloce. Ci troviamo in un momento di svolta e i responsabili delle risorse umane stanno creando nuove esperienze per i dipendenti. Avere un bell’ufficio e dei benefit non è più sufficiente, i dipendenti vogliono un’esperienza digitale che permetta loro di lavorare meglio”.

Human resources concept

La ricerca rivela che le aziende statunitensi riescono ad attuare una trasformazione digitale più veloce rispetto a quelle europee e asiatiche. Un terzo (32%) dei responsabili HR in USA afferma che il loro compito principale è rendere le risorse umane più digitali ed efficienti, mentre in Europa la percentuale è solo del 20% e in Asia del 15%. Il 38% del campione statunitense afferma anche di aver aumentato gli investimenti in tecnologia digitale, mentre in Asia la percentuale è del 21% e in Europa del 19%.

Migliorare l’esperienza dei dipendenti attraverso l’utilizzo di tecnologie personalizzate, predittive e continue è al centro della trasformazione digitale. Il futuro è chiaro; più della metà (56%) dei responsabili HR intervistati afferma che l’abilità di creare un’esperienza dipendente digitale e consumer sarà sempre più importante, nei prossimi tre anni. Solo il 6% continua a credere che si dovrà occupare di attività HR tradizionali.

I dati italiani

Per l’84% dei responsabili delle Risorse Umane italiani il senior management considera i professionisti talentuosi come una priorità, la percentuale più alta in Europa. Sono anche tra i più sicuri (58%) quando si tratta di riconoscere di aver assunto la giusta forza lavoro per raggiungere i futuri obiettivi di business, soprattutto nei prossimi tre anni (96%).

I CHRO italiani sono anche quelli che, in generale, si sentono maggiormente responsabili nel dover guidare le performance di business (76%, vs. 65% media Europea, 66% nord America e 59% in Asia). L’altra faccia della medaglia è che, nonostante l’importanza data ai professionisti, solo il 9% delle aziende campione adotta veramente delle politiche digitali nelle Risorse Umane e nell’esperienza dipendente.