In pochi avrebbero potuto prevedere l’impatto della pandemia di Covid-19 sulle aziende di tutto il mondo. Per le piccole imprese, l’onda d’urto è stata particolarmente dirompente: la maggior parte di esse non disponeva degli strumenti adeguati per adattarsi rapidamente al cambiamento e ha fatto troppo affidamento sul fatto che i dipendenti riuscissero comunque a svolgere le proprie attività. Una nuova ricerca Ricoh ha messo infatti in evidenza come il 48% dei lavoratori delle piccole aziende europee abbia utilizzato i dispositivi personali per lavorare da remoto durante i primi mesi della pandemia, riscontrando però problematiche tecniche e di connessione che hanno frenato la produttività.

Collaborare nel workplace ibrido

L’approccio dei dipendenti nei confronti degli ambienti di lavoro è cambiato. Lo scorso anno il 28% del campione d’indagine coinvolto in uno studio Ricoh affermava che l’ufficio tradizionale sarebbe scomparso entro 10 anni. Nella ricerca che Ricoh ha condotto durante la scorsa estate la percentuale sale al 48%.

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Siamo entrati nell’era del lavoro ibrido in cui i dipendenti svolgono le proprie attività in parte in ufficio e in parte da remoto. L’obiettivo per le aziende deve dunque essere quello di integrare spazi fisici e virtuali grazie a tecnologie che portano in primo piano collaborazione e flessibilità. C’è ancora molto da fare per raggiungere questo traguardo: il 24% dei dipendenti delle piccole imprese lamenta di non disporre degli strumenti necessari per lavorare da remoto con i propri colleghi e per supportare i clienti in modo ottimale.

Via libera alla trasformazione digitale

Le piccole aziende devono assolutamente innovare e dotarsi delle tecnologie adeguate per migliorare l’esperienza delle persone e consentire loro di collaborare e condividere informazioni. Solo in questo modo le organizzazioni possono superare lo scossone causato dalla pandemia ed evitare la fuga dei migliori talenti. Il 27% dei lavoratori sta infatti prendendo in considerazione l’ipotesi di cambiare lavoro, privilegiando aziende in grado di gestire il remote working in modo efficiente.

Risulta chiaro come le persone vorrebbero lavorare in un workplace in cui la tecnologia è un fattore abilitante sia che si lavori in ufficio sia da remoto. Le aziende non possono ignorare queste aspettative: se non riescono infatti fin da ora a offrire ai dipendenti l’esperienza lavorativa di cui hanno bisogno, corrono il rischio di perderli a beneficio della concorrenza. Grazie alla trasformazione digitale le aziende possono rivelarsi all’altezza delle nuove necessità dei lavoratori consentendo loro di esprimere al meglio le proprie capacità, un aspetto fondamentale per superare i momenti di crisi come quello attuale.