Digital Transformation: le difficoltà delle medie imprese

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Secondo una ricerca di Ricoh-Censuswide le medie imprese scommettono sulla digital transformation, ma serve una marcia in più.

Le medie imprese europee puntano con decisione alla digital transformation e sono disposte ad investire in questo ambito fino al 20% del budget IT. Nonostante ciò si sentono frenate da fattori esterni e incontrano maggiori difficoltà rispetto alle grandi aziende e a quelle di piccole dimensioni. A dirlo una ricerca commissionata da Ricoh a Censuswide, che ha anche messo in evidenza come il 95% delle medie imprese europee si aspetti che la digitalizzazione porti significativi vantaggi.

Inoltre, la metà del campione afferma che la digital transformation è fondamentale per superare alcune barriere che ostacolano la crescita. Tra queste barriere la complessità normativa e i costi da sostenere per adeguarvisi sono citati dal 63% degli intervistati come una delle principali problematiche che potrebbero essere risolte proprio grazie al passaggio dalla carta al digitale.

Il 91% delle medie imprese afferma che questa trasformazione sia per loro più difficoltosa rispetto a quanto lo sia per le grandi aziende e quelle di piccole dimensioni. Questo perché le grandi aziende hanno risorse economiche per introdurre competenze specifiche, mentre quelle di piccole dimensioni incontrano meno difficoltà perché sono più agili, più tecnologiche e più propense a comprendere i vantaggi della digitalizzazione.

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Nonostante ciò, le aziende di medie dimensioni hanno già iniziato il cammino verso il mondo digitale sviluppando progetti per trasformare i processi di business, con il 94% di esse che ha già implementato tecnologie specifiche per la digital transformation.

Le medie imprese sono infine consapevoli del valore della digitalizzazione e il 66% del campione concorda sul fatto che essa consentirebbe di ottenere vantaggio competitivo. Il miglioramento dei processi di business è citato come il vantaggio maggiormente dimostrabile (indicato dall’80% del campione), mentre il reparto finanziario è considerato il principale beneficiario di queste tecnologie, seguito dalle vendite e dal Customer Service.

“Le medie imprese puntano con decisione alla digitalizzazione, ma sono frenate da alcuni fattori che non dipendono da loro. I governi europei dovrebbero comprendere l’importanza di supportare in maniera adeguata questo segmento di mercato. Ciò significa considerare le medie imprese nella loro specificità ed eliminare le barriere burocratiche che rallentano la corsa verso la digitalizzazione” ha dichiarato David Mills, CEO di Ricoh Europe.

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Digitalizzazione: 9 aziende italiane su 10 la vogliono

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Le aziende italiane sono pronte ad abbracciare la digital transformation, ma le competenze per farlo continuano a latitare.

«Dai risultati della ricerca le imprese italiane appaiono ancora poco preparate alla sfida digitale. Ben il 67% dei lavoratori infatti sente il bisogno di accrescere le proprie competenze, un dato che denuncia la necessità di formazione, accompagnata ovviamente dalla disponibilità di strumenti e infrastrutture digitali, per evitare che il nostro sistema economico perda competitività di fronte alle sfide del futuro, che saranno in gran parte nel campo digitale. La digitalizzazione va “agita” anche dalle aziende per potere offrire servizi e strumenti sempre più innovativi ed efficaci».

Sono le parole di Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad Italia, a commento di una recente indagine condotta da Randstad Workmonitor in 33 Paesi (Italia inclusa) interpellando 400 professionisti di età compresa fra i 18 e i 65 anni.

Da questo studio emerge come nove aziende italiane su dieci ritengano fondamentale intraprendere un percorso di trasformazione digitale; peccato che nel 30% dei casi queste stesse non dispongano di competenze professionali adeguate. Inoltre il 67% di italiani, contro il 62% della media mondiale, ammette di dover migliorare le proprie competenze tecnologiche per continuare a essere appetibile sul mercato del lavoro.

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Il solito vecchio problema della carenza di digital skill che si ripropone costantemente quando entrano in gioco termini come innovazione, digitalizzazione e digital transformation. E se il 90% degli intervistati nostrani ha piena consapevolezza dell’importanza della trasformazione digitale, le percentuali salgono ulteriormente in Messico (95%), Brasile, Cile (94%), Portogallo, India (93%), Malesia e Argentina (92%), mentre la media mondiale si ferma al 84%.

Una consapevolezza insomma che si fa sempre più globale e tornando allo scenario italiano, il 43% dei lavoratori è convinto che buona parte delle proprie mansioni, quelle più ripetitive e a scarso valore aggiunto, potrebbero essere automatizzate, mentre il 59% pensa di poter ottenere in questo modo uno stimolo alla creatività. Alla fine però solo il 57% dei lavoratori italiani ritiene che la propria azienda abbia già adottato una strategia digitale.

Insomma, la buona volontà e la consapevolezza non mancano certo alle aziende italiane vogliose di abbracciare appieno la trasformazione digitale, ma la carenza di digital skill è un problema sempre più sentito ed è proprio su questo versante che le aziende dovranno investire.

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