I consigli di IDC per i CIO su GenAI, debito tecnologico e digital transformation
IDC ha pubblicato il report CIO Sentiment Survey, che offre diverse informazioni sulle tendenze e le strategie delle organizzazioni IT.
In primo luogo, la trasformazione digitale sta subendo un cambiamento di approccio, con i CIO che stanno abbandonando le strategie a lungo termine a favore di soluzioni più immediate e flessibili. Questo mutamento potrebbe essere attribuito a vari fattori, tra cui l’incertezza economica e gli strascichi della pandemia. I dati mostrano un notevole incremento delle organizzazioni che hanno completato o integrato la trasformazione digitale rispetto all’anno precedente, con una crescita dal 45% al 65%.
Il secondo tema di rilievo emerso dal report riguarda la GenAI (intelligenza artificiale generativa). Circa un terzo delle organizzazioni IT l’ha già adottata, mentre molte altre sono ancora in fase di valutazione o non hanno ancora investito. IDC consiglia di sperimentare la GenAI per comprenderne i vantaggi, sviluppare strutture di governance e identificare le lacune organizzative.
L’IA generativa non è una moda passeggera, ma una rivoluzione paragonabile all’avvento dei PC negli anni ’80 e degli smartphone negli anni 2000. È interessante notare che il 22% delle organizzazioni sta già modificando i propri piani di assunzione in risposta all’emergere di questa tecnologia.
Passando al terzo tema, la sicurezza informatica rimane una preoccupazione costante, con priorità di investimento diverse a seconda delle dimensioni aziendali. Sia le medie che le grandi imprese faticano a reclutare talenti nel campo della cybersecurity. IDC suggerisce soluzioni creative come l’utilizzo di strumenti di GenAI per semplificare gli avvisi di sicurezza, la riqualificazione del personale esistente, l’implementazione di programmi di tirocinio e l’adozione di un approccio di piattaforma per semplificare la gestione della sicurezza.
Il debito tecnologico rappresenta un’altra sfida significativa. La maggior parte delle organizzazioni non alloca risorse adeguate né stabilisce processi formali per la sua gestione. In media, le aziende dedicano solo il 12,8% del budget IT alla riduzione del debito tecnologico, mentre il 79% non dispone di processi formali per monitorarlo e rendicontarlo. Questa lacuna potrebbe influenzare la pianificazione strategica e l’allineamento delle iniziative IT con gli obiettivi aziendali.
Basandosi su questi risultati, nel report di IDC vengono formulate diverse raccomandazioni:
- I CIO devono bilanciare le strategie di trasformazione digitale a breve e lungo termine, mantenendo pratiche agili che consentano un rapido adattamento alle esigenze immediate del mercato senza compromettere gli obiettivi di lungo periodo
- Sviluppare un approccio strategico all’adozione della GenAI, incorporando principi di governance e tabelle di marcia per l’adozione. Rivedere proattivamente le strategie di assunzione IT e migliorare le competenze dei dipendenti attuali in previsione dei cambiamenti guidati dall’IA generativa
- Investire nei talenti per la cybersecurity, dando priorità al reclutamento e allo sviluppo di professionisti del settore. Concentrarsi su programmi di formazione e tirocinio per mitigare la carenza di talenti
- Stabilire processi formali per la gestione del debito tecnologico, implementando procedure strutturate per il monitoraggio e la mitigazione. Ciò dovrebbe includere audit regolari dei sistemi esistenti, quantificazione del debito e documentazione dei piani di rimedio. Bisogna infine sviluppare un quadro di priorità per affrontare il debito tecnologico, concentrandosi sulle aree che presentano il rischio più elevato per l’azienda o offrono opportunità di rapidi successi