L’IT merita un posto ai tavoli di discussione direzionali
Pure Storage ha presentato i risultati di un’indagine condotta a livello europeo sui responsabili IT che ha rivelato come la pandemia abbia provocato una scossa cambiando la percezione dell’IT all’interno delle aziende e fornendo ai responsabili tecnologici una voce più autorevole nelle strategie di business. La ricerca, basata su interviste rivolte a 504 responsabili IT di tutta Europa, di cui 50 in Italia, si sofferma sulle motivazioni dei leader dell’IT, sui progressi che hanno compiuto durante lo scorso anno e sulle variazioni delle loro priorità.
Dal report emerge che il 79% dei responsabili IT è soddisfatto dell’impatto che è riuscito a produrre nel corso dell’anno passato. In particolare, il 58% è motivato dalla consapevolezza che l’IT ha comprovato il proprio valore negli ultimi dodici mesi, il 56% è entusiasta del fatto che l’IT possieda ora una voce strategica all’interno dell’organizzazione, e più della metà (56%) è incentivato dal collegamento diretto tra i cambiamenti tecnologici e i risultati di business. Sorprende scoprire come meno di un quarto degli intervistati (23%) si dica entusiasta e motivato dalla tecnologia in sé, a indicarne piuttosto la crescente attenzione a favore dell’innovazione, dell’aggiunta di valore alla propria azienda e del sostegno alla trasformazione digitale.
Nonostante l’allineamento tra l’IT e il business nel suo complesso rappresenti una vera e propria sfida con cui molte aziende fanno i conti da decenni, la ricerca suggerisce che tra i responsabili IT italiani siano stati compiuti sostanziali miglioramenti nell’arco degli ultimi dodici mesi. Tant’è vero che gli esperti di tecnologia stimano che l’allineamento tra responsabili IT e il business sia passato da una media del 46% di due anni fa al 63% attuale.
Per quanto concerne il modo in cui l’IT è stato in grado di fornire supporto al business, i responsabili IT si dicono fiduciosi circa il contributo fornito: il 44% afferma infatti che l’infrastruttura tecnologica presente è molto robusta, e il 38% considera i processi e la cultura IT all’interno dell’azienda molto agili nel sostenere le esigenze dell’organizzazione.
Tuttavia i responsabili IT sono chiaramente frustrati dalla mancanza di riconoscimenti per essere stati un fattore chiave del cambiamento all’interno delle aziende nel corso della pandemia: il 50% di essi afferma che i rispettivi risultati non sono stati riconosciuti negli ultimi dodici mesi. Altri motivi di insoddisfazione derivano da priorità contrastanti e dalla risoluzione reattiva dei problemi (48%), nonché dalla costante pressione per riuscire a innovare tagliando al contempo i costi (35%).
Il cambio di priorità dei responsabili IT per il prossimo anno
I responsabili IT hanno espresso la propria intenzione di concentrarsi, nel corso dei prossimi dodici mesi, sullo sviluppo delle competenze personali: in particolare la priorità (52% degli intervistati) va alla focalizzazione sui risultati nel supportare il business da parte dell’IT; il 50% vuole invece dedicarsi a vision e pensiero strategico, mentre il 37% alle metodologie sperimentali/agili e un altro 37% alla gestione dei team IT dispersi.
Questi dati sono ulteriormente confermati dal fatto che i responsabili IT sono intenzionati a consolidare, tra gli altri, i rapporti di collaborazione con CPO (48%), COO (46%) e CEO (40%). In termini di obiettivi strategici per il prossimo anno, l’attenzione principale da parte dei responsabili IT riguarda:
- L’agenda green: il 63% degli intervistati italiani, la più alta percentuale in Europa, indica nella sostenibilità uno dei focus principali
• Potenziamento dei team: il 50% desidera concentrarsi sul recruiting di nuove competenze da inserire all’interno del proprio team
• L’IT al centro: il 44% afferma di volersi focalizzare sull’upskilling del team IT
Infine, quando si tratta delle principali priorità per i prossimi dodici mesi, i responsabili tecnologici intendono dedicarsi a quanto segue:
- Trasformazione digitale: incrementare l’accelerazione della trasformazione digitale (83%)
- Lavoro ibrido o da remoto: migliorare l’esperienza digitale per un futuro all’insegna del lavoro ibrido o da remoto (79%)
- Clienti: migliorare l’esperienza digitale del cliente/ottimizzare il customer journey (79%)
- Agilità: integrare e accelerare l’agilità all’interno dell’azienda (77%)
“Ciò che emerge da questa ricerca è che la vision dei responsabili IT può essere tenuta al palo dall’infrastruttura che si trovano davanti. Allo scopo di ottenere l’agilità, il focus sul cliente e l’innovazione che rappresentano le loro priorità, i responsabili IT devono essere in grado di fruire della tecnologia in maniera flessibile scalandola verso l’alto e verso il basso a seconda delle esigenze. La voce strategica che i CIO hanno fatto in modo di far sentire in maniera più forte deve essere salvaguardata insieme alla possibilità di stringere collaborazioni solide con il resto dei direttivi aziendali” ha affermato Mauro Bonfanti, Regional VP EMEA di Pure Storage.
Il report di Pure Storage è disponibile a questo indirizzo.