10 passi falsi che possono compromettere la carriera IT
Realizzare una carriera IT mantenendo coinvolgimento, soddisfazione e crescita richiede equilibrio. Rimanete troppo a lungo su una tecnologia, o in un’azienda, e il settore potrebbe cambiare senza che ve ne accorgiate. Lavorate troppo sotto pressione e ne risentirete voi e il vostro team.
Qual è il modo migliore per gettare le basi per una carriera che sia stimolante e gratificante, tra le esigenze quotidiane dei progetti e lo stress de lavoro? I responsabili IT che abbiamo intervistato affermano che è importante fare regolarmente un passo indietro, analizzare dove ci si trova e dove si sta andando.
Ecco i suggerimenti degli esperti su come riconoscere i segnali di un percorso di carriera carriera senza possibilità di crescita e su come evitare i danni che provocano.
1. Avere una visione unidirezionale
Alex Lam, Chief Strategy and Business Development Officer di TechDemocracy, sostiene che legare la carriera a un prodotto o una piattaforma di una particolare azienda potrebbe danneggiare il proprio percorso nel tempo.
“I profili tecnici spesso sviluppano una conoscenza approfondita dell’argomento attorno alla loro area di interesse, per esempio la tecnologia di un fornitore specifico”, afferma Lam. “Non vi è alcuna garanzia che il successo attuale sarà trasferibile a una futura transizione del settore”.
Consiglia quindi di adottare un approccio più ampio e di acquisire esperienza pratica con una varietà di piattaforme di diversi fornitori, comprese le tecnologie dei partner.
Gabe Monroy, chief product officer di DigitalOcean, avverte che una concentrazione univoca sugli strumenti e sulle procedure esistenti può lasciare indietro i professionisti IT fuori rispetto alle tendenze emergenti.
“L’IT è un settore in rapida evoluzione”, afferma Monroy. “Prendetevi del tempo per conoscere le novità del vostro settore, che siano tecnologie, strumenti, processi, nuovi approcci. Avere un’idea delle tendenze in evoluzione può aiutarvi nel ruolo attuale o nel trovare occasioni di crescita”.
2. Adottare una mentalità da “salvatore”
“I professionisti IT spesso lottano per bilanciare i contributi individuali con il lavoro di squadra”, afferma Lam, assumendosi troppe responsabilità a scapito della dinamica del gruppo e della loro carriera. “La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra il gioco individuale e quello di squadra”.
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Quando un responsabile IT cerca di fare tutto da solo, adottando una mentalità da “salvatore”, il team non funziona, e la situazione si è complicata con il lavoro da remoto. Lam suggerisce di sviluppare relazioni all’interno del team trovando interessi comuni, che possono essere coltivate in momenti informali.
3. Stare fermi troppo a lungo
“Alcuni professionisti IT rimangono troppo a lungo in ruoli o aziende che offrono poche opportunità di crescita, temendo di apportare un cambiamento”, afferma Nabila Salem, presidente di Revolent. Ma quel senso di sicurezza non compenserà il danno a lungo termine.
“Fate attenzione ai ruoli che offrono poche o nessuna opportunità di sviluppo o di avanzamento di carriera“, suggerisce. Oggi sono disponibili diverse opportunità per i professionisti qualificati, che non hanno quindi bisogno di accettare “situazioni in cui non ci si sente valorizzati o trattati con il giusto rispetto”.
4. Sottovalutare i segnali di un ambiente tossico
Secondo Salem, alcuni segnali di un ambiente di lavoro dannoso possono essere sottili, ed è una buona idea sintonizzarsi con il proprio istinto sul fatto che il lavoro vi stia logorando.
“I fattori meno ovvi e spesso più difficili da individuare che potrebbero danneggiare la propria carriera possono essere altrettanto dannosi di quelli palesemente ovvi”, afferma. “Questi sono meno ovvi perché tendono ad essere abitudini, piuttosto che singoli episodi. Cose come sacrificare la pausa pranzo per fare più lavoro, rinunciare ogni settimana al tempo dedicato alla formazione o lavorare regolarmente per troppe ore lasciano poco spazio allo sviluppo della carriera o persino alla motivazione di lavorare in un ruolo che, in circostanze diverse, avremmo amato”.
5. Non coltivare le competenze trasversali
“Se non siete in grado di esprimere il vostro punto di vista, di parlare quando necessario e di risolvere i conflitti interpersonali, senza rendervene conto potreste ostacolare la vostro carriera”, dice Salem.
“Le questioni interpersonali derivanti da disaccordi sulla politica, i conflitti risultanti da uno scontro nei valori personali o professionali o persino i conflitti dell’ego possono spesso essere mitigati con buone capacità comunicative”, aggiunge. “Chi manca di capacità come l’ascolto attivo, la negoziazione, l’empatia e il rispetto può trovarsi in situazioni da cui è difficile uscire. E con i datori di lavoro che attribuiscono un grande valore alle competenze trasversali di un candidato, forse non c’è mai stato un momento migliore per coltivare le proprie, soprattutto se si desidera un passo avanti nella propria carriera“.
6. Cercare di accontentare tutti
Prasad Ramakrishnan, CIO di Freshworks, sostiene che cercare di accontentare tutti accettando progetti con entusiasmo eccessivo può compromettere la carriera di un professionista IT.
“Nel tentativo di soddisfare i clienti, inclusi utenti e dipendenti, molti potrebbero essere tentati di dire di sì a tutto. Se non si riescono a mantenere gli impegni a causa della ‘sindrome del sì’, si perde credibilità e questo ha un impatto negativo sulla carriera“, afferma Ramakrishnan. “Sono necessarie forti capacità analitiche per analizzare razionalmente ogni situazione, in modo da poter fornire la risposta o la soluzione ottimale“.
7. Non imparare dagli altri
“L’agilità di apprendimento e la capacità di collaborazione sono fondamentali per la crescita professionale nel settore IT”, afferma Max Chan, CIO di Avnet.
“La tecnologia migliora le relazioni con i clienti e guida il business in generale“, sottolinea Chan. “I professionisti IT devono mantenere una mente aperta e imparare da tutti quelli che incontrano“.
8. Non vedere il quadro generale
I professionisti della tecnologia traggono vantaggio dalla possibilità di concentrarsi direttamente sul problema in questione, ma possono anche soffrire di iper-focalizzazione, un modo meno ovvio per danneggiare la loro carriera.
“Una carriera IT di successo richiede la valutazione di ogni sfida sia dal punto di vista tattico, per una vittoria immediata, sia dal punto di vista strategico, per il mantenimento dei risultati nel tempo”, afferma David Brault, product marketing manager di Mendix. “Quando un progetto viene affrontato con facilità e velocità, è possibile che non si adatti bene al cambiamento dei requisiti tecnologici e aziendali. Un professionista IT di successo deve affinare la capacità di pensare a breve e lungo termine“.
9. Mettere troppa enfasi sulla perfezione
Ramakrishnan di Freshworks cita il classico detto: la perfezione è nemica del bene.
“Nel tentativo di trovare la soluzione perfetta, i professionisti IT rischiano di dimenticare il quadro più ampio e finiscono per concentrarsi sulle cose sbagliate”, dice. “L’analisi eccessiva di una situazione senza una chiara comprensione del quadro generale può limitare la carriera. Nel settore IT dovremmo essere disposti a correre rischi intelligenti. Potrebbe non esserci una soluzione perfetta disponibile sul mercato per risolvere il problema in questione. A quel punto è meglio scegliere la migliore soluzione possibile sul mercato e adattarla alle esigenze aziendali, piuttosto che utilizzare soluzioni ingombranti e obsolete e aspettare lo strumento perfetto”.
10. Non sviluppare il senso del business
Per i professionisti IT che cercano una posizione di leadership è fondamentale sviluppare senso del business, insieme alle competenze tecnologiche.
Anche chi non ha aspirazioni manageriali può trarre vantaggio dallo sviluppo di un senso del business. Sapere cosa motiva i colleghi al di fuori dell’IT e come comunicare con loro influisce notevolmente sulle possibilità di successo di qualsiasi iniziativa tecnologica. In quanto tali, “tutti i professionisti IT trarranno vantaggio dalla capacità di esprimere in modo sintetico un punto nelle riunioni senza utilizzare il gergo tecnico”, suggerisce Chan. “Se le persone non capiscono il linguaggio IT, non si sentono coinvolte. Per avere successo, il coinvolgimento e la collaborazione sono fondamentali”.