I millennial e il mondo del lavoro: c’è ancora molto da fare
Polycom ha pubblicato i risultati di un recente sondaggio sui millennial esperti di tecnologia che ha coinvolto oltre 25.000 persone in tutto il mondo. Dalla ricerca emerge che molti luoghi di lavoro non accettano l’approccio flessibile e connesso che questi giovani lavoratori (nonché nativi digitali) adottano, con il 66% di essi che si sente giudicato e si preoccupa del fatto che i loro colleghi possano pensare che non stiano lavorando abbastanza sodo quando sono lontano dall’ufficio.
La richiesta di flessibilità per lavorare ovunque sta diventando sempre più comune, dal momento che sempre più giovani si domandano se i modi tradizionali di lavorare abbiano ancora senso per loro. La flessibilità del posto di lavoro comunque è già realtà comune, con il 70% dei millennial che lavorano ovunque o comunque spesso e con solo il 15% non lo fa mai.
E per la generazione di persone che sono a proprio agio con Skype, FaceTime o Snapchat nelle loro vite personali, utilizzare la videoconferenza in team al lavoro è un passaggio naturale. Non è quindi una sorpresa che l’indagine di Polycom abbia rilevato come l’83% dei millennial utilizzi la collaborazione video ogni settimana.
Cosa possono fare quindi le aziende per supportare i membri più giovani del loro team? “Essere trasparenti circa le regole e le aspettative è davvero importante” afferma Billie Hartless, Chief HR Officer di Polycom. “Quasi i tre quinti di millennial (il 57%) chiedono che le risorse umane forniscano linee guida chiare sulla politica di lavoro agile dell’azienda, in modo da sapere esattamente con cosa stanno lavorando. Molti di loro (il 59%) hanno anche voluto che la stessa politica fosse per tutti in tutta l’azienda”.
La cosa principale per tutti è che la tecnologia sia semplice da usare e che sia in grado di metterli in collegamento ai loro colleghi. “Quando le aziende supportano il lavoro agile (da qualsiasi luogo), è già una vittoria e ne deriva una migliore produttività per l’azienda e una maggiore soddisfazione per i propri dipendenti millennial” ha dichiarato Hartless. “La domanda è: lo faranno?”