Nuovi posti di lavoro grazie allo Smart Working
L’87% degli imprenditori e dei manager italiani (81% la media globale) ritiene che sia prioritario ridurre i costi fissi della gestione degli uffici e degli spazi sottoutilizzati per poter liberare risorse da investire nella crescita e per creare nuovi posti di lavoro. È questo quanto emerge da una recente ricerca svolta da Regus attraverso 44.000 interviste effettuate a manager e professionisti in tutto il mondo.
Dopotutto non è un mistero che le nuove modalità organizzative basate su concetti di lavoro agile, con attività che possono essere svolte da remoto senza la presenza fisica in ufficio, si stiano diffondendo in molte aziende anche del nostro paese. Il cosiddetto Smart Working non è più una semplice questione organizzativa del lavoro basata sulla flessibilità o finalizzata all’ottimizzazione dei costi delle imprese, ma assume un ruolo più ampio e strategico anche per l’agenda politica e sociale del Paese.
L’84% degli intervistati italiani (81% media globale) ritiene infatti che i governi dovrebbero contribuire a promuovere la diffusione di contratti di lavoro agile attraverso agevolazioni fiscali, favorendo lo svolgimento delle mansioni da remoto (dove ciò è possibile) con modalità organizzative flessibili nei tempi e negli orari.
Per quanto riguarda invece l’occupazione femminile, il 78 % (media globale 83%) pensa che lo Smart Working possa favorire il rientro dalla maternità e il bilanciamento degli impegni tra attività lavorativa e la gestione dei figli, mentre per il 70% (media globale 59%) ritiene che modalità lavorative basate sulla flessibilità degli orari e dei luoghi dove svolgere la propria attività possano anche facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, contrastando in parte il fenomeno della disoccupazione giovanile.
“lo smart working può svolgere un ruolo determinante per stimolare l’economia e per far crescere l’occupazione, in particolare nel nostro paese. Attraverso la riduzione di costi fissi per la gestione rigida di uffici e spazi lavoro, spesso sovradimensionati e inutilizzati, le imprese possono così liberare risorse da reinvestire nella crescita e nell’occupazione. Grazie a modalità organizzative del lavoro che prevedono agilità e flessibilità si consente inoltre a molte persone, in particolare le mamme, di poter conciliare al meglio la loro vita professionale e personale e di poter continuare a rimanere nel mondo del lavoro e di contribuire allo sviluppo economico del paese nel suo complesso” ha commentato Mauro Mordini, country manager di Regus in Italia.