Secondo Gartner, di fronte ai più significativi cambiamenti tariffari proposti negli ultimi 50 anni, le aziende devono essere pronte a dare risposte strategiche che vadano oltre l’assorbimento dei nuovi costi o il loro trasferimento ai clienti.

“Le aziende devono riconoscere la volatilità dei dazi come un evento dinamico e pluriennale” ha dichiarato Suzie Petrusic, analista senior director della divisione Supply Chain di Gartner. “I Chief Supply Chain Officer (CSCO) che riconoscono questa realtà dovrebbero valutare continuamente le opportunità di investire nel rafforzamento delle loro operazioni e di attrarre investimenti esterni da parte di attori geopolitici e partner dell’ecosistema”.

Secondo gli esperti di Gartner, i rischi di agire troppo presto rispetto ai dazi proposti e alle contromisure previste dai partner commerciali sono altrettanto gravi di quelli di agire troppo tardi. I CSCO dovrebbero prevedere potenziali contromisure, escalation e de-escalation come parte delle loro attività di pianificazione dello scenario.

“I CSCO che prevedono che l’attuale volatilità tariffaria si protrarrà per anni, piuttosto che per mesi, dovrebbero anche riconoscere che le loro operazioni commerciali non avranno successo rimanendo statiche o puramente sulla difensiva” ha dichiarato Brian Whitlock, Senior Research Director della divisione Supply Chain di Gartner.

“I vincitori a lungo termine reinventeranno o rinvigoriranno le loro strategie di business, sviluppando nuove capacità che porteranno un vantaggio competitivo”, continua Whitlock. “In quasi tutti i casi, ciò richiederà investimenti aziendali consistenti e dovrebbe essere un punto focale della pianificazione dello scenario attuale”.

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Gartner ha individuato cinque percorsi per gestire la volatilità dei dazi che le aziende devono valutare quando calibrano le loro risposte competitive, in linea con le proprie realtà operative. Tra questi percorsi, le imprese che sono in grado di reinventare o rinvigorire le proprie attività hanno le migliori possibilità di ottenere nuovi vantaggi competitivi dalla volatilità dei dazi.

 

Ecco i cinque percorsi:

  • Ritirare: La volatilità dei dazi metterà a dura prova alcuni prodotti specifici o addirittura alcune organizzazioni. Trasferire i costi ai clienti o assorbirli potrebbe non essere fattibile. In questi casi, le aziende devono valutare i costi associati all’adeguamento del prodotto per mantenerne la redditività o accettare che il peggioramento delle condizioni geopolitiche imponga il ritiro del prodotto
  • Rinnovare: I CSCO e i loro partner commerciali dovranno valutare attentamente la possibilità di aumentare o assorbire i costi in un ambiente ancora sensibile ai prezzi. Queste decisioni devono essere prese in base alla criticità del prodotto nel portafoglio dell’azienda
  • Riequilibrare: Le aziende colpite dai primi dazi, sia in modo positivo che negativo, devono prepararsi a possibili contromisure, escalation o riduzioni delle politiche commerciali e reazioni dei concorrenti. È essenziale non considerare le prime variazioni rispetto allo scenario di base come la nuova normalità, ma piuttosto prevedere una maggiore volatilità nella pianificazione della domanda futura
  • Reinventare: Poiché l’incertezza sui dazi persiste, le imprese dovrebbero valutare investimenti in mercati non impattati o potenzialmente favoriti da nuovi incentivi geopolitici. In alcuni casi, potrebbe emergere l’opportunità di riconvertire impianti esistenti per servire mercati locali. Tuttavia, ogni decisione di trasformazione deve essere attentamente ponderata, tenendo conto delle possibili evoluzioni delle politiche commerciali.
  • Rinvigorire: le aziende che beneficiano dei dazi dovrebbero sfruttare l’opportunità per rafforzare il proprio vantaggio competitivo. Ciò potrebbe avvenire attraverso l’espansione della capacità produttiva locale o la ridefinizione della propria posizione di mercato, ad esempio con una riduzione dei prezzi per conquistare quote di mercato e stimolare la crescita. Coinvolgere partner strategici o attori di rilievo nell’ecosistema aziendale potrebbe consolidare ulteriormente questi benefici