Reti e infrastrutture legacy: un ostacolo per tre CIO su quattro
Mentre la diffusione di nuove tecnologie cambia il modo di operare delle aziende, i CIO spendono gran parte del loro tempo nel mantenere in funzione sistemi legacy, che non rispondono alle esigenze del business. E’ quanto emerge dalla ricerca effettuata per conto di Brocade dall’istituto indipendente Vanson Bourne, che ha interpellato 200 CIO provenienti da Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. Il 75 per cento dei CIO intervistati dichiara che la propria rete rappresenta un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi aziendali, e per quasi un quarto degli intervistati si tratta di un problema “significativo”.
La Global CIO Survey 2015 conferma la tendenza di questi ultimi anni, ovvero un rapido cambiamento in ambito tecnologico che costringe i reparti IT e in particolare i CIO a confrontarsi con nuove sfide. “Il ruolo dell’IT sta cambiando, da amministratori di infrastruttura ad abilitatori di business, guida dell’innovazione e di nuove modalità operative, per rivoluzionare il coinvolgimento dei clienti e i processi transazionali”, ha commentato Ken Cheng, CTO e Senior VP of Corporate Development and Emerging Business di Brocade. “Oggi più che mai, il CIO riveste un ruolo fondamentale nel consigliare amministrazione e senior management sugli investimenti di business strategici, ma le infrastrutture legacy rappresentano un grave ostacolo che impedisce alle aziende di sviluppare agilità e innovazione. Il New IP è un’opportunità per affrontare questi problemi, consentendo il raggiungimento degli obiettivi aziendali”.
La ricerca evidenzia che le preoccupazioni principali dei CIO sono la sicurezza e la rapida implementazione e accesso a nuove applicazioni e servizi, rispetto a Big Data e analytics, comunicazione, collaborazione, o conformità normativa. Il 40 per cento degli intervistati afferma inoltre di essere preoccupato per la scelta dei fornitori adeguati per conseguire i risultati attesi dall’azienda. I quattro principali problemi tecnologici che i CIO devono affrontare sono le piattaforme operative (Oracle, SAP), aggiornamento ed espansione dei data center, sicurezza, upgrade ed espansione delle reti.
Il ruolo dell’IT sta cambiando, da amministratori di infrastruttura ad abilitatori di business
L’indagine ha preso in considerazione anche l’approccio dei CIO con il cloud. Se il 90 per cento delle aziende dispone attualmente di un modello di cloud, il problema rimane quello del controllo sulla sua adozione. Più di un terzo degli intervistati sostiene infatti che l’adozione del cloud senza il coinvolgimento dell’IT non è consentita, ma avviene o potrebbe avvenire comunque, con potenziali ricadute negative sulle prestazioni dell’infrastruttura. L’83 per cento dei CIO ritiene che l’adozione di servizi cloud senza il coinvolgimento dell’IT sia un fenomeno in aumento, con conseguenti timori per la sicurezza del proprio ruolo.
Tra le principali preoccupazioni per il proprio ruolo, i CIO segnalano la fornitura di nuovi servizi a supporto della crescita aziendale (79%), la fornitura di migliori strumenti analytics e data mining (77%), il miglioramento della fornitura di servizi (68%), la rapida implementazione di nuove applicazioni (68%), la riduzione delle spese operative dell’azienda.