Con un commento fatto al CES, il CEO di Nvidia affossa le quotazioni del Quantum Computing
Steve Sosnick, Chief Strategist di Interactive Brokers, ha discusso con Quartz l’impatto del quantum computing sulle azioni legate all’intelligenza artificiale e sul titolo Nvidia.
Il quantum computing è tornato sotto i riflettori nelle scorse settimane anche grazie agli annunci di Alphabet, che ha dichiarato progressi significativi in questa tecnologia. Il risultato però si è trasformato in un entusiasmo speculativo che ha fatto salire vertiginosamente le azioni di aziende emergenti specializzate in quantum computing come Rigetti Computing, IONQ e QUBT, per poi assistere a un loro crollo del 40-50% dopo le dichiarazioni al CES 2025 del CEO di Nvidia, Jensen Huang.
Huang ha infatti dichiarato che per avere a disposizione un uso pratico del quantum computing ci vorranno probabilmente ancora vent’anni. Una vera e propria doccia fredda per le azioni di queste aziende, ma anche secondo Ivana Delevska, responsabile degli investimenti di Spear Invest, che detiene azioni di Rigetti e IonQ in un ETF a gestione attiv, il periodo di 15-20 anni citato da Huang appare realistico ed è più o meno quanto ha impiegato la stessa Nvidia per sviluppare il calcolo accelerato.
Il quantum computing è comunque una tecnologia considerata fondamentale per la sicurezza nazionale, con molti Paesi che contano su di essa per la decrittazione a fini militari, ma nonostante ciò il fatturato delle principali aziende del settore. Rigetti Computing, che fino a pochi giorni fa aveva una capitalizzazione di mercato di circa 4,4 miliardi di dollari, dovrebbe chiudere il 2024 con un fatturato di soli 11 milioni di dollari, mentre IONQ, valutata più di 10 miliardi di dollari prima delle parole di Huang, dovrebbe generare un fatturato di 41,6 milioni di dollari per l’anno fiscale 2024.
Sosnick ritiene inoltre che, pur essendo una tecnologia promettente, il quantum computing abbia un impatto limitato sul settore dell’IA, che rimane solido e indipendente e beneficia già di una crescita significativa. L’efficienza e la capacità del calcolo quantistico potrebbero migliorarne ulteriormente lo sviluppo in futuro, ma non sono ancora un fattore determinante.