Secondo Gartner, nei prossimi cinque anni saranno 12 le tecnologie emergenti destinate a stravolgere il modo in cui le imprese progettano i propri sistemi e servizi. Si tratta di innovazioni ancora in fase iniziale ma già dal potenziale trasformativo, che i responsabili tecnologici dovrebbero prioritizzare per ottenere un vantaggio competitivo nel breve termine.

“Tecnologie emergenti e innovative come l’architettura del codice abilitata dall’IA generativa, la sicurezza contro la disinformazione e l’intelligenza della Terra offriranno la differenziazione necessaria per primeggiare nell’elaborazione di dati e nell’offerta di prodotti” ha dichiarato Bill Ray, Distinguished VP Analyst di Gartner.

Ogni singolo elemento rappresenta un fattore di discontinuità rilevante, ma è la loro combinazione a definire soluzioni emergenti capaci di modificare in profondità le pratiche aziendali. Le tecnologie GenAI, ad esempio, sono già alla base di nuove applicazioni nell’ambito della simulazione aziendale e dell’analisi del territorio, favorendo la nascita di modelli linguistici specifici per settore e strumenti sempre più sofisticati.

Una delle tecnologie emergenti più promettenti è la trasformazione delle applicazioni enterprise grazie all’integrazione con sistemi GenAI. Le soluzioni basate su testo libero e input/output multimodali andranno a sostituire progressivamente le interfacce utente tradizionali e sequenziali, dando vita ad applicazioni componibili e flessibili.

“Per restare competitivi, i fornitori di software aziendali dovranno riprogettare le proprie applicazioni per renderle compatibili con soluzioni GenAI attivabili su richiesta tramite prompt testuali o multimodali” spiega Ray Valdes, VP Analyst di Gartner. Non a caso, Gartner prevede che entro il 2029 oltre il 50% delle interazioni utente legate a processi aziendali passerà attraverso modelli linguistici di grandi dimensioni, bypassando l’interfaccia utente tradizionale. Oggi questa percentuale è inferiore al 5%.

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Un altro ambito in forte ascesa è quello della disinformation security, ovvero l’insieme di tecnologie pensate per proteggere le imprese da minacce esterne che si muovono al di fuori delle reti aziendali. Tra queste ci sono strumenti per il rilevamento di deepfake, sistemi anti-impersonificazione e tecnologie per la protezione della reputazione online. Gartner stima che entro il 2030 almeno la metà delle imprese adotterà soluzioni specifiche contro la disinformazione, rispetto a meno del 5% nel 2024.

“Gli attacchi di disinformazione utilizzano infrastrutture esterne come i social media e provengono spesso da giurisdizioni con scarso controllo legale” spiega Alfredo Ramirez IV, Senior Director Analyst di Gartner. “I leader tecnologici devono integrare nei propri prodotti strumenti di verifica dei contenuti, tracciamento della provenienza dei dati e intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a distinguere il vero dal falso”.

Tra le innovazioni più pervasivamente trasversali, Gartner include l’Earth intelligence, un insieme di tecnologie che, tramite IA e analisi di dati satellitari, aerei e terrestri, permette di monitorare le attività e le risorse del pianeta per supportare decisioni aziendali strategiche. Non si tratta più solo di mappe e immagini satellitari”, precisa Ray. “L’intelligenza della Terra fornisce numeri aggiornati sulla produzione globale di nichel, sulle entrate dei parchi a tema o sulla salute delle colture di grano”.

Entro il 2028, l’80% dei principali asset fisici presenti sulla superficie terrestre sarà monitorato attivamente da satelliti. Se la difesa è stato il primo settore ad adottare questi strumenti, la qualità crescente dei dati e l’affinamento delle tecniche analitiche stanno rapidamente estendendo le applicazioni a ogni settore industriale.

Su questo versante, il mercato si sta articolando in tre filoni principali: chi raccoglie i dati, chi li analizza e chi li traduce in insight specifici per industria.L’Earth intelligence si applica a ogni settore”, conclude Ray. “Le aziende che riusciranno ad adottarla con creatività e lungimiranza otterranno un vantaggio competitivo duraturo”.

(Immagine di apertura: Shutterstock)