Le tecnologie che trasformeranno le vendite nel 2024 nell’hype cycle di Gartner

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Emotion AI, venditori automatizzati e gemello digitale del cliente sono tre tecnologie che avranno un impatto trasformativo sulla funzione vendite nel prossimo decennio. 

Secondo l’Hype Cycle for Revenue and Sales Technology 2024 di Gartner, l’Emotion AI, i venditori automatizzati e il gemello digitale del cliente sono tre tecnologie che avranno un impatto trasformativo sulla funzione vendite nel prossimo decennio.

“Il tema comune di queste tecnologie è la loro capacità di prevedere, interpretare e soddisfare le esigenze e i comportamenti degli acquirenti e di semplificare e automatizzare l’adempimento delle vendite, permettendo ai venditori di concentrarsi sullo sviluppo di relazioni ad alto valore con i clienti” ha affermato Guy Wood, Senior Director Analyst nella pratica di vendita di Gartner.

Emotion AI

L’Emotion AI utilizza tecniche di intelligenza artificiale e software per analizzare lo stato emotivo di un utente tramite visione artificiale, input audio/voce, sensori e/o logica software, trasformando gli attributi comportamentali umani in dati per apprendere attivamente ed empatizzare con il cliente.

“L’Emotion AI è già stata ampiamente adottata nei contact center, ma la funzione vendite deve ancora realizzarne appieno il potenziale”, ha affermato Wood. “Tuttavia, i CSO devono preoccuparsi della privacy e dei pregiudizi, che potrebbero essere una barriera all’adozione dell’Emotion AI. Ad esempio, sfide etiche e di privacy potrebbero rendere difficoltosa la profilazione psicologica, soprattutto quando applicata a consumatori, potenziali candidati o individui protetti come i minori.”

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Gemello digitale di un cliente

Un gemello digitale di un cliente (DToC – Digital Twin of a Customer) è una rappresentazione virtuale e dinamica di un cliente che le organizzazioni possono utilizzare per simulare, emulare e anticiparne il comportamento. I DToC aiutano le organizzazioni a comprendere meglio i loro clienti e a fornire un servizio personalizzato ed empatico ad essi, molti dei quali cambiano ripetutamente le abitudini di acquisto.

“I DToC possono trasformare il modo in cui le organizzazioni vendono prodotti o servizi e forniscono ai clienti esperienze migliori, che si tradurranno in un aumento dei ricavi e relazioni durature con i clienti”, continua Wood. “Il DToC può essere un motore di trasformazione e disruption, ma le organizzazioni hanno bisogno di competenze in algoritmi di machine learning e personale esperto in data science per costruire o gestire i DToC.”

Venditori automatizzati

I venditori automatizzati sono agenti non umani che automatizzano le azioni di vendita end-to-end per conto di venditori umani, o di un’organizzazione di vendita, per vendere prodotti e servizi in cambio di pagamento. Attualmente, i venditori automatizzati possono essere utilizzati per facilitare vendite semplici e transazionali.

“Le organizzazioni che non adottano venditori automatizzati rischiano di sprecare risorse, diminuire l’efficienza e mancare gli obiettivi di ricavo”, conclude Wood. “Tuttavia, l’impatto dei venditori automatizzati non sarà distribuito uniformemente, ma varierà per settore verticale, geografia e modello di business.”

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Italia al terzo posto per adozione della IA: un quarto dei lavoratori la usa, secondo EY

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L’analisi di EY evidenzia come l’Italia sia avanti nell’implementazione dell’IA nei contesti lavorativi rispetto alla media europea.

Quasi tre quarti dei rispondenti italiani (76%) afferma di avere un’esperienza diretta con l’intelligenza artificiale e la maggior parte di loro la utilizza prevalentemente nella vita privata (43%), o nel contesto lavorativo (12%), mentre il 20% la impiega in entrambi gli ambiti. Sono solo alcuni risultati dalla prima edizione dello studio EY Italy AI Barometer realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei, di cui 528 professionisti di imprese italiane in diversi settori, indagando aspettative e sfide future nei prossimi 12 mesi e l’utilizzo attuale che viene fatto dell’IA nel business.

L’Italia è tra i primi tre Paesi che hanno adottato l’IA (77%), preceduta solo da Spagna (84%) e Svizzera (82%). Inoltre, un’azienda su tre si prepara a investire sulle sue potenzialità per il prossimo anno e i settori che prevediamo saranno al fronte di questo movimento includono i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products” ha dichiarato Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia.

L’analisi evidenzia anche come l’Italia sia avanti nell’implementazione dell’IA nei contesti lavorativi rispetto alla media europea (19%), con quasi un quarto dei rispondenti (24%) che afferma che questa tecnologia sta già influenzando il loro lavoro e il 46% che prevede invece un incremento nei prossimi tre anni dell’impatto delle applicazioni IA nel business. Inoltre, il 24% dei rispondenti ritiene che l’intelligenza artificiale possa sostituire parti delle mansioni su larga scala e il 76% si aspetta che questa porti a una riduzione del numero di dipendenti man mano che il suo utilizzo si consolida.

EYAIBarometer2024

Il tema della formazione si conferma cruciale in questo campo e si evidenzia come le imprese possano fare di più per sostenere i propri lavoratori nell’implementazione dell’IA, adottando un ruolo attivo nella formazione e nell’aggiornamento professionale delle proprie persone. Su questo versante:

  • Il 37% dei rispondenti pensa che la propria azienda dovrebbe fornire maggiore formazione
  • Il 32% ritiene di non avere abbastanza aiuto in questo senso
  • Solo il 16% dei rispondenti si ritiene soddisfatto della formazione che riceve sul posto di lavoro
  • Il 55% dei rispondenti si dedica all’autoformazione sia privatamente (22%), sia professionalmente (20%), prediligendo per la maggior parte formazione dal vivo e workshop e corsi online

Nonostante le numerose sfide, i benefici dell’adozione dell’IA sono già evidenti, soprattutto in termini di risparmi sui costi. In Italia, più della metà dei manager (58%) afferma infatti che l’uso dell’IA ha permesso loro di risparmiare sui costi, aumentare i profitti o entrambi. Il 16%, al contrario, non ha riscontrato risparmi. Queste tecnologie in Italia impattano maggiormente il 69% di coloro che hanno ruoli manageriali, a differenza di chi ha un ruolo non manageriale (49%). Infine, in Italia l’intelligenza artificiale viene implementata attualmente all’interno delle aziende soprattutto per quanto riguarda le funzioni di marketing, cybersecurity, protezione dei dati e assistenza ai dipendenti.

Parleremo degli impatti sul business dell’Intelligenza artificiale nel corso del convegno virtuale InnovazionePiù, che si svolgerà in modalità online dal 23 al 25 ottobre prossimi. La partecipazione è gratuita, ma è necessario registrarsi per ottenere il link della diretta. Iscriviti ora per riservare il tuo posto.

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