Nel 2019 in Italia ci sono state 95 operazioni di acquisizione o di fusione societaria (M&A) nel settore Technology (software e soluzioni IT, servizi IT, digital content, e systems & networks), in aumento (+22%) rispetto alle 78 del 2018. In gran parte, queste transazioni hanno riguardato target di piccole dimensioni, e sono state effettuate da acquirenti strategici (75 transazioni, contro le 20 degli operatori finanziari), interessati ad ampliare la propria offerta in termini di tecnologie e/o di settori verticali target.

Il maggior numero di operazioni (35) si è avuto nel comparto software e soluzioni IT, mentre in quello dei servizi IT ce ne sono state 27. Tra le transazioni più rilevanti, Investcorp ha acquisito Vivaticket, CVC Capital ha comprato Multiversity (Pegaso), team.blue ha acquisito Register Group, e Cedacri ha comprato Oasi e CAD IT.

Quanto alla nazionalità, due terzi delle operazioni (61 su 95) sono domestiche (sia la società acquisita che l’acquirente hanno sede in Italia), mentre le restanti 34 si dividono equamente tra “inbound” (acquirente estero, acquisita italiana), e “outbound” (acquirente italiano, acquisita estera).

Sono i principali dati di un report di PwC Italia dal titolo “TMT Market Italy – M&A Trends 2019 e Outlook 2020”, dove TMT sta per Technology, Media e Telecom. In questo articolo ci concentreremo soprattutto sul settore Technology, nettamente il più significativo in ottica M&A, visto che le sue 95 operazioni rappresentano circa l’80% delle 120 censite in totale da PwC in Italia per l’intero ambito TMT nel 2019. Va detto però che l’operazione più significativa dell’anno in termini di valore della transazione (5,3 miliardi di euro) è stata nel segmento Telecom: la fusione delle torri di Vodafone in Inwit.

Rallentamento nel settore Media, più dinamici Technology e Telco

La crescita delle M&A in ambito TMT nel 2019 conferma un trend in corso da diversi anni, ma per il 2020 in corso comprensibilmente PwC si aspetta un rallentamento per effetto della forte incertezza e delle difficoltà causate dall’emergenza Covid-19, citando al proposito i dati delle M&A a livello europeo nel primo trimestre (Q1) del 2020, che in ambito TMT sono calate del 19% rispetto al Q1 2019 (315 contro 386).

Il rallentamento secondo PwC riguarderà soprattutto il settore Media, per la sua forte dipendenza da investimenti pubblicitari, organizzazione di eventi sportivi, produzioni TV e cinematografiche. Mentre saranno senz’altro più dinamici sia il settore Technology sia il Telco.

Nel primo caso gli investitori sono interessati agli operatori (vendor o fornitori di servizi) specializzati su piattaforme a supporto di remote working, distance learning, e-health, e-commerce, fruizione di contenuti on-demand, e in generale digital transformation. Nel caso del Telco, agli operatori che stanno investendo sulle infrastrutture a supporto della digital transformation: reti in fibra, torri per il 5G, data center per erogare servizi cloud.

“I segmenti Telecom e Technology risultano più resilienti per la centralità delle reti di comunicazioni e delle tecnologie che abilitano cambiamenti negli stili di vita e nuovi modelli di consumo”, si legge nel report di PwC.

Acquisizioni ICT, le aree tecnologiche sotto la lente degli investitori

I trend che secondo gli analisti influiranno sugli investimenti in acquisizioni di aziende ICT sono diversi. Alcuni sono strettamente tecnologici, come il forte interesse per le soluzioni legate alle nuove abitudini imposte dalle misure di contenimento dell’epidemia, tra cui quelle appena citate – remote working, e-learning, e-commerce, canali per customer experience digitali – ma anche cybersecurity – per garantire le transazioni online e i dati personali e aziendali rispetto ai rischi legati alla forte crescita del traffico online e delle connessioni esterne ai sistemi aziendali – e poi analytics e software logistico, per riorganizzare le supply chain e renderle più reattive rispetto a eventuali altri lockdown.

Le aziende che offrono queste soluzioni quindi suscitano molto interesse sia negli operatori finanziari, sia negli operatori strategici, cioè player di settore interessati ad ampliare la propria offerta in termini di copertura di nuove aree tecnologiche, nuove zone geografiche e settori verticali, e fornitura di servizi (system integration, implementazione, personalizzazione, ecc.). In effetti in Italia abbiamo già visto molti esempi di questo tipo di acquisizioni nei primi sette mesi del 2020, da parte – tra gli altri – di Dedalus, Zucchetti, Impresoft, Var Group, Esprinet, Teamsystem e Accenture.

E poi ci sono fattori economico-finanziari. Tra questi il rinvio di investimenti IT non strategici da parte di molte aziende utenti per preservare liquidità. La difficoltà di valutare la società da acquisire, a causa dell’incertezza sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi. La maggiore disponibilità – tipicamente per problemi di liquidità o di adattamento ai nuovi modelli di business necessari dopo l’emergenza sanitaria – a farsi acquisire da parte di molte aziende target.

Ma anche il ruolo degli investitori finanziari, da una parte più decisivi nelle strategie di buy and build, per la minore disponibilità di risorse da parte dei canali tradizionali (banche), dall’altra più attendisti, dovendo gestire le situazioni di criticità delle aziende che hanno già in portafoglio.

In conclusione comunque l’outlook di PwC è positivo: “Superati gli impatti e incertezze legate al Covid-19, il settore TMT avrà prospettive di crescita futura con lo sviluppo di reti di nuova generazione, nuove piattaforme e tecnologie abilitanti nuovi stili di vita e di consumo. Gli investitori guarderanno con sempre più interesse un settore che avrà un ruolo fondamentale nell’accelerare il processo di digital transformation del paese.