Come provare i vantaggi della telefonia in cloud mantenendo il proprio centralino
Anche se il cloud ormai rappresenta il presente, oltre che il futuro della telefonia business, molte imprese per vari motivi non vogliono rinunciare subito al proprio centralino aziendale. Per loro la buona notizia è che ora esiste un modo per sperimentare comunque i benefici del cloud. Ma andiamo con ordine.
La rete ISDN che supporta la telefonia tradizionale verrà dismessa entro il 2025 in tutta Europa: tra meno di 5 anni quindi tutte le comunicazioni aziendali dovranno essere basate su protocollo IP (VoIP), cioè su internet. Questa scadenza, unita al fatto che anche la telefonia – come tutti i principali sistemi informativi aziendali – è ormai disponibile come servizio in cloud, sta spingendo moltissime imprese ad adottare i cosiddetti “centralini in cloud” o Cloud PBX.
I dubbi riguardo all’affidabilità e alla sicurezza dei dati, infatti, sono stati superati dall’evoluzione tecnologica di queste soluzioni, che hanno conquistato e continuano a conquistare nuove aziende utenti grazie alla semplicità di gestione, all’eliminazione degli investimenti in hardware e manutenzione, ai risparmi di costi e alla necessità sempre crescente di adottare sistemi di Unified Communication per la collaborazione di team e personale remoti.
SIP Trunking: i vantaggi del cloud con il proprio PBX
Alcune organizzazioni però, nonostante i vantaggi, non si sentono ancora pronte a ricorrere alla telefonia in cloud, per diverse ragioni. Alcune hanno comprato un PBX recentemente, e vogliono ammortizzare l’investimento prima di passare ad altri sistemi. Altre magari hanno un PBX obsoleto, ma hanno paura a fare il salto tecnologico, oppure temono di non avere una connessione a internet sufficiente per gestire la telefonia. Eppure molte di queste, senza passare subito a un vero e proprio servizio di cloud PBX, sarebbero interessate a provare alcuni benefici del cloud.
Per soddisfare questa sempre più diffusa esigenza, si stanno facendo strada i servizi di “SIP Trunking” – dove SIP significa Session Initiation Protocol – che permettono ai centralini PBX esistenti di funzionare attraverso la rete internet. Uno di questi è Nconnect Voice, lanciato da pochi giorni anche in Italia da NFON, e definito “il primo passo verso la telefonia cloud, mantenendo il proprio centralino”.
Con Nconnect Voice infatti, spiega NFON, le aziende di ogni settore possono iniziare a godere subito dei vantaggi della telefonia in cloud utilizzando il proprio PBX e i dispositivi hardware esistenti (come i telefoni desktop), con una transizione molto semplice (configurazione “zero-touch”). In un secondo tempo, quando saranno pronte a trasformare il proprio sistema telefonico in un servizio cloud, potranno dismettere il centralino.
Nconnect Voice: i due tipi di benefici
Nconnect Voice quindi utilizza la tecnologia VoIP per la gestione delle chiamate del centralino esistente, supportando tutte le sue funzioni ISDN e aggiungendo nuove funzioni, consentite solo dal cloud. Utilizzando il SIP, la soluzione di NFON collega il centralino tradizionale o IP esistente con la rete NFON International Carrier Network per accettare, rifiutare, avviare, terminare, mettere in attesa o reindirizzare le chiamate vocali verso tutti gli interni dell’azienda. La differenza rispetto a un vero e proprio servizio di telefonia cloud è che i dispositivi e client telefonici non sono direttamente collegati al cloud, ma rimangono connessi al PBX esistente.
I benefici di Nconnect Voice sono di due ordini. Il primo riguarda i vantaggi del SIP Trunk rispetto alla telefonia ISDN: costi ridotti fino al 90%, protezione degli investimenti pregressi, semplicità del passaggio, e predisposizione per il cloud vero e proprio, cioè la tecnologia più avanzata per la telefonia, ma con la possibilità di decidere il momento del passaggio con tranquillità.
Il secondo ordine di benefici è quello che permette NFON rispetto ad altri fornitori di SIP Trunk. Prima di tutto ci sono le sofisticate caratteristiche di sicurezza connesse a Nconnect Voice: blocco delle chiamate in uscita verso determinate destinazioni, monitoraggio delle chiamate per prevenire usi fraudolenti della piattaforma, possibilità di collegare un secondo PBX per l’hot-standby o la condivisione del carico, e di indirizzare le chiamate a un sistema di Backup quando il PBX non è disponibile.
Alta disponibilità e costi sotto totale controllo
Poi c’è l’alta disponibilità della piattaforma, garantita al 99,9%. NFON gestisce più data center geo-ridondanti, interconnessi attraverso molteplici connessioni a banda larga ad alta capacità, che sono configurati per mantenere attive le sessioni telefoniche su più nodi.
Inoltre la presenza di NFON in 15 paesi europei assicura in ogni paese, compresa l’Italia, la disponibilità di vendite, supporto e numeri locali, e la possibilità di collegare le filiali di tutta Europa con un solo servizio di telefonia. Nconnect Voice per di più è compatibile con tutti i principali produttori di PBX, e dà accesso a soluzioni in cloud non disponibili per altri trunk SIP, come ad esempio l’integrazione con Microsoft Teams, con instradamento diretto e registrazione delle chiamate.
Un ulteriore beneficio è poi la possibilità di tenere sotto totale controllo i costi, anche grazie al portale clienti NFON, dove i clienti possono controllare i loro consumi effettivi e le spese in tempo reale nonché acquistare pacchetti di minuti di conversazione.
“Tirando le somme quindi”, sottolinea Marco Pasculli, Managing Director di NFON Italia, “Nconnect Voice offre il risparmio tipico della telefonia VoIP, l’alta disponibilità della tecnologia cloud, il controllo dei costi con un pacchetto di prezzi predefinito, la prevenzione delle frodi con funzioni di sicurezza all’avanguardia, l’integrazione con strumenti di Unified Communications come Microsoft Teams, e l’abilitazione di diversi profili con la registrazione delle chiamate”.