Crisi Big Tech: Alphabet licenzia 12.000 dipendenti
Secondo una nota interna del CEO Sundar Pichai, Alphabet, la società madre di Google, taglierà 12.000 posti di lavoro, circa il 6% della sua forza lavoro globale. In un’e-mail di questa mattina Pichai ha infatti comunicato ai dipendenti che si assume “la piena responsabilità delle decisioni che ci hanno portato fin qui”, ma che l’azienda ha “un’opportunità sostanziale davanti con i suoi primi investimenti nell’intelligenza artificiale”.
L’agenzia di stampa Reuters ha riferito che i licenziamenti sono globali, anche se avranno un impatto immediato sul personale statunitense e riguarderanno i team di tutta l’azienda, tra cui il reclutamento e alcune funzioni aziendali, oltre ad alcuni team di ingegneria e di prodotti.
Nell’e-mail, che nel frattempo è stata caricata come post sul blog aziendale, Pichai ha dichiarato che Alphabet pagherà ai dipendenti interessati almeno 16 settimane di liquidazione e sei mesi di assicurazione sanitaria negli Stati Uniti, mentre le altre regioni riceveranno pacchetti basati sui regolamenti locali.
Nell’ottobre dello scorso anno, Alphabet aveva pubblicato numeri inferiori alle attese per il suo terzo trimestre finanziario, nel quale aveva disatteso le aspettative di ricavi e profitti. Tuttavia, mentre la crescita complessiva dei ricavi di Alphabet era rallentata al 6% nel trimestre, Google Cloud era cresciuto del 38% rispetto all’anno precedente raggiungendo i 6,9 miliardi di dollari di ricavi.
Un mese dopo, l’agenzia di stampa Information aveva anticipato che Google avrebbe potuto perdere almeno 10.000 posti di lavoro dopo che le modifiche apportate al programma Google Reviews and Development (GRAD) avevano imposto ai manager di assegnare una valutazione di scarso rendimento ad almeno il 6% dei dipendenti, rispetto al 2% previsto dal vecchio processo di valutazione delle prestazioni.
La novità di oggi di Alphabet arriva a ridosso di altri annunci di licenziamenti su larga scala da parte di aziende tecnologiche, tra cui Microsoft e Amazon, che hanno annunciato di voler tagliare rispettivamente 10.000 e 18.000 posti di lavoro. Secondo Layoffs.fyi, il tracker online che tiene traccia delle perdite di posti di lavoro nel settore tecnologico, nei primi 20 giorni del 2023 133 aziende tecnologiche hanno licenziato 38.815 dipendenti in tutto il mondo.