Epson, la riscossa delle inkjet: tecnologia a freddo e serbatoi per consumare meno
Si può difendere l’ambiente anche con piccoli gesti, per esempio scegliendo nel modo più informato la prossima stampante per l’ufficio. Questo è il concetto che Epson vuole comunicare con la campagna “Turn Down the Heat – Contrastiamo il riscaldamento globale” che, insieme alla National Geographic Society (NGS), promuove la tutela del permafrost, il terreno perennemente ghiacciato che ricopre le regioni polari della Terra.
L’iniziativa punta a sensibilizzare le aziende, invitandole a ridurre il loro impatto sul riscaldamento globale, che appunto rischia, secondo gli scienziati, di sciogliere completamente il permafrost entro il 2100, cambiando drasticamente l’ecosistema, i paesaggi e le città, con l’innalzamento del livello dei mari e il rilascio di 950 miliardi di tonnellate di metano nell’atmosfera.
La campagna Turn Down the Heat (qui una serie di video, infografiche e contenuti online realizzati da Epson e NGS) è guidata da Katey Walter Anthony, esploratrice del National Geographic che dirige le operazioni di monitoraggio negli osservatori artici di Alaska e Russia per valutare l’impatto a lungo termine del cambiamento climatico.
“L’Artico si sta letteralmente sciogliendo davanti ai nostri occhi”, spiega Anthony. “Fino al 10% del riscaldamento globale previsto per questo secolo potrebbe derivare dallo scongelamento del permafrost, con ripercussioni sulla Terra intera. Se le aziende e le persone prendono decisioni intelligenti sulla tecnologia che utilizzano, potranno fare la differenza in termini di difesa dell’ambiente”.
Una delle soluzioni che le aziende possono adottare è scegliere per le stampanti l’esclusiva tecnologia di stampa inkjet a freddo sviluppata da Epson, che per l’espulsione dell’inchiostro non richiede calore ma si basa su un impulso elettrico che modifica la forma dell’elemento piezoelettrico a cui viene applicato, e si sta dimostrando una soluzione ottimale per far diminuire i consumi elettrici delle infrastrutture di stampa.
“Da una parte questo scenario porta vantaggi effettivi e misurabili alle aziende, dall’altra crea grandi opportunità per i nostri partner e rivenditori”, sottolinea Luca Motta, che, in qualità di Head of Sales Office Print, sta sviluppando il canale di Epson dedicato al ‘print as a service’. “I nostri partner possono parlare di sostenibilità ai loro clienti in modo concreto grazie alla nostra gamma di business inkjet per l’ufficio, che uniscono caratteristiche di sostenibilità in termini sia ambientali sia economici”.
“Il settore dei rivenditori specializzati nei contratti a costo-copia è in costante espansione”, aggiunge Motta. “I programmi offerti da Epson garantiscono l’assistenza on-site e la gestione dei materiali di consumo, con consegna automatica dei consumabili in caso di esaurimento delle scorte. L’azienda cliente può scegliere il servizio che più si adatta alle sue esigenze: una tariffa mensile fissa tutto incluso, un costo per pagina per le apparecchiature dell’ufficio o un costo al millilitro per le stampanti di largo formato. I programmi a costo copia di Epson consentono il controllo totale delle spese e una notevole semplificazione a livello contabile”.
Il mercato premia l’inkjet, lo dicono i dati IDC
Tutti i benefici nelle stampanti inkjet di Epson (linee Workforce ed Ecotank) si sposano con la vastità della gamma, che va dai modelli adatti alle esigenze delle grandi aziende a quelli pensati per l’ufficio “a casa” del libero professionista. Ed evidentemente sono ben percepiti dal mercato, visto che secondo il recente IDC Info Snapshot promosso da Epson (Sustainability Benefits Fuel the Growth of Business Inkjets, gennaio 2022), la vendita complessiva nel mercato delle stampanti inkjet per l’ufficio registrerà nel periodo 2021-25 un aumento annuo del 7% in Europa e dell’8,8% in Italia, mentre la domanda di stampanti laser tenderà a diminuire su base annua del 2,6% in Europa e del 4,3% in Italia.
Il report conferma l’importanza in questi trend dell’impatto ambientale: l’88% dei responsabili decisionali in ambito hardware ora ritiene i consumi energetici un aspetto estremamente o molto importante nella scelta di nuove stampanti e il 78% considera le stampanti multifunzione inkjet più eco-sostenibili rispetto ai dispositivi laser.
L’atteggiamento positivo verso le stampanti inkjet per l’ufficio è confermato anche dal report IDC Vendor Spotlight commissionato da Epson (gennaio 2022), secondo cui il 65% dei responsabili IT europei intende destinare fino a metà del budget a propria disposizione per acquistare prodotti e servizi sostenibili, spinti da una maggiore fiducia e positività verso la tecnologia inkjet per le sue caratteristiche intrinseche di sostenibilità, sicurezza e conformità.
Queste tendenze oltretutto non valgono solo per i classici uffici in azienda. Anche negli scenari di lavoro ibrido c’è interesse verso la stampa inkjet: dipendenti e collaboratori, infatti, necessitano di soluzioni sostenibili e convenienti per piccoli gruppi e per l’uso a casa. Nel 2021 Epson ha raggiunto quota 60 milioni di stampanti EcoTank vendute in tutto il mondo, grazie alla riduzione dei consumi energetici e della quantità di rifiuti che caratterizza questi dispositivi, alimentati non da cartucce ma da capienti flaconi di inchiostro che durano anche 3 anni, e promossi qualche mese fa con il velocista Usain Bolt come testimonial.
In base al report IDC Vendor Spotlight, le stampanti con serbatoi di inchiostro come le EcoTank, che permettono una minore frequenza di sostituzione dei materiali di consumo, registrano un forte aumento della domanda da parte delle organizzazioni di tutta Europa: il 13% dei lavoratori in remoto utilizza già materiali di consumo per la stampa forniti in abbonamento, ma IDC prevede che entro il 2024 addirittura il 60% delle aziende passerà a un modello in abbonamento per la stampa e i servizi correlati.
I 4 vantaggi ambientali delle stampanti inkjet Epson
Nella campagna che Epson sta portando avanti con National Geographic Society sono state previste cinque raccomandazioni per le aziende, di cui una è l’esortazione a considerare, nella sostituzione delle stampanti e delle altre apparecchiature elettroniche in ufficio, le alternative basate su tecnologie che consumano e scaldano meno.
Tra queste alternative ci sono le stampanti Epson a getto di inchiostro con tecnologia a freddo (Heat-Free) di ultima generazione PrecisionCore, frutto di investimenti di sviluppo per oltre mezzo miliardo di euro dal 2018 a oggi. L’esclusiva tecnologia di stampa inkjet a freddo sviluppata da Epson non richiede calore per l’espulsione dell’inchiostro, provocata invece da un impulso elettrico che modifica la forma dell’elemento piezoelettrico a cui viene applicato.
In termini di impatto ambientale, questo garantisce alle stampanti inkjet Epson ben 4 tipi di vantaggi rispetto alle laser:
1) Costi e consumi energetici ridotti: senza la necessità di preriscaldamento all’accensione né della presenza di un’unità fusore, i consumi sono minori fino all’83% rispetto alle stampanti laser. Di conseguenza, visto che le stampanti incidono per circa il 10% sui consumi energetici di un ufficio, la tecnologia inkjet a freddo può ridurre le bollette energetiche anche dell’8%: un risparmio molto importante in tempi come questi di costi energetici in continuo aumento.
2) Meno componenti da sostituire: le inkjet Epson garantiscono fino al 96% in meno di rifiuti rispetto alle stampanti laser, che in genere impiegano un maggior numero di materiali di consumo e spesso richiedono la sostituzione periodica del tamburo, del nastro di trasferimento e del fusore.
3) Stampa ad alta velocità con risparmi di tempo: senza la necessità di riscaldamento all’accensione è possibile iniziare subito a stampare e il processo di stampa è fino al 50% più veloce rispetto alle stampanti laser.
4) Meno interventi per una maggiore produttività: visto che non si utilizza calore ci sono meno componenti soggetti a usura, e di conseguenza anche il numero di interventi di riparazione e manutenzione si riduce.