Oracle: “Vogliamo essere protagonisti della prossima ondata del cloud”

Da sinistra Simona Menghini, Andrea Sinopoli, Giovanni Ravasio e (in collegamento da remoto) Alessandro Ippolito
I manager italiani spiegano gli annunci dell’Oracle CloudWorld: il leit motiv è l’apertura delle piattaforme a partner, clienti e sviluppatori

L’Oracle CloudWorld 2022, l’evento annuale su tre giorni tenutosi un paio di settimane fa a Las Vegas, è stato per il fornitore l’occasione per annunciare molti sviluppi e novità di prodotto riguardanti praticamente tutta la sua vasta offerta. I manager di Oracle Italia hanno sintetizzato alcuni di questi annunci in un recente incontro con la stampa, introdotto dal VP e country manager Alessandro Ippolito.

“Il CloudWorld di quest’anno si può riassumere con tre parole: trust, partnership e unicità. Per trust intendo la necessità di aziende e organizzazioni, in questo scenario di grandissima complessità, di poter far conto su fornitori che capiscono le esigenze di ciascun cliente rispetto a problemi comuni – supply chain, costi dell’energia, pandemia, aspettative crescenti dei consumatori – e problemi specifici di ciascun settore”.

Problemi specifici a cui Oracle risponde insieme ai partner grazie a soluzioni verticali o sviluppate ad hoc, continua Ippolito, “mentre la parola “unicità” si spiega con la caratteristica di Oracle di essere praticamente l’unico fornitore di applicazioni cloud che è anche fornitore di infrastrutture e piattaforme cloud – e viceversa”.

JP Morgan e FedEx i partner per la B2B Commerce Suite

Un esempio delle soluzioni verticali citate è B2B Commerce Suite, un set di servizi offerti con Fusion ERP Cloud per integrare e automatizzare le transazioni business-to-business tra clienti Oracle, e sviluppati in partnership con JP Morgan e FedEx. Molto in sintesi, la prima porta in dote funzionalità di pagamento e gestione finanziaria, la seconda funzioni di tracking e gestione delle consegne. “L’obiettivo finale è eliminare tutti i passaggi manuali delle transazioni B2B, che su volumi enormi producono enormi rallentamenti”, ha spiegato Giovanni Ravasio, VP & Country Leader Cloud Applications.

Altro annuncio importante al CloudWorld è stato l’apertura della Oracle Applications Platform, per permettere a partner e clienti di sviluppare estensioni e personalizzazioni delle loro suite ERP “con gli stessi tool che sono a disposizione dei nostri team di sviluppo”, sottolinea Ravasio.

Tra questi tool ci sono Redwood UX Building Blocks (un toolkit per modificare e assemblare componenti UX senza dover scrivere codice), una piattaforma di sviluppo low-code, un motore di ricerca e raccomandazioni, un digital assistant e funzioni analitiche.

Analytics, “decisioni più semplici per i business manager, senza ricorrere all’IT”

Un ampio e trasversale insieme di innovazioni di prodotto ha poi riguardato l’ambito analytics, “con l’obiettivo di semplificare l’utilizzo e quindi le decisioni per utenti non tecnici, in primis i business manager”, ha detto Ravasio.

Da sinistra Simona Menghini, Andrea Sinopoli, Giovanni Ravasio e (in collegamento da remoto) Alessandro Ippolito

Da sinistra Simona Menghini, Andrea Sinopoli, Giovanni Ravasio e (in collegamento da remoto) Alessandro Ippolito di Oracle

Più in dettaglio le nuove funzionalità di Oracle Fusion Analytics per le analytics sulle applicazioni cloud CX, ERP, HCM e SCM ora mettono a disposizione dei manager una libreria predefinita di oltre 2000 KPI, dashboard e report basati su best practice, spiega Oracle in un comunicato. Anche le innovazioni in Oracle Analytics Cloud (OAC) sono pensate per migliorare la produttività degli utenti business, riducendo al minimo il coinvolgimento dell’IT: “Nuove ed evolute opzioni di visualizzazione composta semplificano l’interpretazione dei dati; i miglioramenti nell’AI e nel machine learning ampliano le funzionalità di machine learning di Analytics Cloud aggiungendo altri servizi cognitivi di Oracle Cloud Infrastructure (OCI), come per esempio AI Vision, che consente l’elaborazione di informazioni visive”.

Tra gli altri annunci del CloudWorld in ambito applications, Ravasio ha poi citato gli aggiornamenti con nuovi modelli di AI delle verticalizzazioni per 15 settori di Unity, la CDP (Customer Data Platform) di Oracle, e varie soluzioni per l’healthcare, “dove tra l’altro siamo al lavoro – dopo l’acquisizione di Cerner, la più grande nella storia di Oracle, e grazie a partnership con specialisti del settore – per fare una suite che tra l’altro permetta a tutti gli ospedali del mondo di accedere a un database centralizzato di dati sanitari”.

Le novità della beta di Oracle Database 23c

Degli annunci di tipo tecnologico ha invece parlato Andrea Sinopoli, VP & Country Leader Cloud Tech. Sicuramente da evidenziare è la versione beta della lungamente attesa versione 23c di Oracle Database, nome in codice App Simple, che punta a semplificare lo sviluppo applicativo tramite varie innovazioni, come JSON Relational Duality, pensato per risolvere la discrepanza tra rappresentazione dei dati nelle applicazioni e loro archiviazione nei db relazionali.

Altra novità importante è Cloud Alloy, piattaforma infrastrutturale basata su Oracle Cloud Infrastructure (OCI), che permette a partner e clienti di costruire ed erogare servizi cloud personalizzati attraverso i loro data center e sistemi hardware.

“Finora l’adozione del cloud non è andata oltre il 30%, perché non è semplice”

“Alloy è pensata primariamente per service provider, systems integrator e ISV interessati a erogare servizi cloud “white label” con il proprio marchio”, ha detto Sinopoli. Ma è anche indicata per le imprese di settori fortemente regolamentati o soggette a forti vincoli normativi di residenza e protezione dei dati: situazioni in cui Alloy garantisce il controllo su dove risiedono i workload e come sono gestiti.

Alloy fa parte di una gamma di nuove soluzioni di “distributed cloud” che va incontro alla sempre più forte richiesta di flessibilità nell’uso delle risorse OCI, ha spiegato Sinopoli: tra queste due nuove cloud region pubbliche in Europa (Germania e Spagna), e la disponibiltà di MySQL HeatWave in modalità nativa su AWS (e presto anche su Azure).

“L’esigenza operativa di poter spostare i workload cloud si scontra con diversi ostacoli, come sicurezza, governance, regolamentazioni stringenti, sovranità. Oracle risponde a queste esigenze con il distributed cloud di OCI, attraverso le sue componenti di cloud pubblico, Alloy, Dedicated Region, cloud ibrido – comprensivo di Exadata Cloud@Customer, e multicloud”.

In definitiva, conclude Sinopoli, il messaggio del CloudWorld è che Oracle sta aprendo sempre più il suo cloud per andare incontro alle esigenze di gestione multicloud delle organizzazioni utenti.

“Le aziende hanno scelto di non avere un solo partner per il cloud, ma spostare dati e workload da un cloud a un altro non è facile. Le tecnologie cloud sono in uso da 15 anni ma l’adozione non è andata oltre il 30%, perché il passaggio al cloud non è così semplice come sembra. Abbiamo visto due ondate di adozione del cloud, la prima di servizi infrastrutturali, e la seconda a supporto della collaboration. La terza sarà incentrata sulle applicazioni mission critical, ed esploderà entro 24 mesi, anche grazie alla spinta della pubblica amministrazione. E Oracle vuole esserne protagonista”.

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Il SAP Now 2022 premia 5 clienti e chiude con 1500 presenze

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All’evento di Milano 50 partner e 100 testimonianze di aziende utenti. I SAP Award a Q8, IBSA, Metlac, Comune di Milano e Maire Tecnimont

Oltre 1500 persone sono intervenute all’edizione 2022 del SAP Now, tornato dal vivo e tenutosi pochi giorni fa in una nuova location, il Superstudio Maxi di Milano. L’evento annuale di SAP Italia ha coinvolto 50 partner e oltre 100 aziende clienti, tra cui ABB, Atlantia, BolognaFiere, Bulgari, Carrefour Italia, De Cecco, De’ Longhi, Lamborghini, Loacker, Lavazza, Macron, Maire Tecnimont, Tecnica Group, Telepass, UnipolSai, oltre a realtà accademiche come le Università di Trento e di Firenze.

“Il tema guida di questa edizione è stato il trinomio Performance, Persone e Pianeta, con cui indichiamo il nostro costante impegno nell’aiutare il mondo a funzionare meglio anche in tempi di tensioni geopolitiche, trasformazioni industriali dirompenti, cambiamenti climatici e interruzioni della supply chain”, ha dichiarato Carla Masperi, Amministratore Delegato di SAP Italia.

“Per il 59% dei manager le questioni ambientali incidono sui risultati aziendali”

A proposito di pianeta, SAP all’evento ha annunciato i risultati di una nuova ricerca sulla sostenibilità delle imprese, basata su un’indagine che ha coinvolto oltre 6.600 manager in 40 paesi e 29 settori.

L’indagine conferma la crescita dei ricavi e dei profitti come principali motivazioni delle imprese a operare in modo sostenibile (36,6%), seguito dalla mission aziendale (36%) e dall’impegno del Board (35%). Ma cresce di ben sette volte in un anno l’importanza della domanda dei clienti per prodotti e servizi green, salita al 33,7%.

La maggior parte delle aziende prevede di aumentare nei prossimi tre anni gli investimenti per affrontare i problemi del cambiamento climatico, e il numero di quelle che pianificano di investire in progetti sostenibili è aumentato di cinque volte rispetto al 2021.

Inoltre le aziende stanno riconoscendo che operare in modo più sostenibile non è solo un’azione di facciata, ma è anche un modo per creare valore (redditività) e differenziazione (competitività) nel mercato. Il 75% degli intervistati vede infatti una relazione positiva forte o moderata tra sostenibilità e redditività a lungo termine, in aumento del 17% rispetto allo scorso anno.

“Il 59% degli intervistati ritiene che le questioni ambientali siano, o saranno presto, rilevanti per i risultati aziendali, con un aumento del 67% rispetto allo scorso anno”, ha affermato Carla Masperi. “Oggi business, persone e pianeta sono elementi fortemente connessi. Il digitale abilita queste tre dimensioni e permette a un’organizzazione di generare valore per il suo ecosistema e crescere in modo sostenibile. E per questi progetti di trasformazione, che richiedono un’innovazione continua, il cloud rappresenta un percorso senza alternative”.

I casi Aptar, BolognaFiere e Maire Tecnimont

Concetto quest’ultimo ben evidenziato nei risultati di SAP Italia, che nella prima metà del 2022 proprio in ambito cloud ha registrato una crescita del 50%: praticamente tutti i nuovi clienti, ha detto Masperi, hanno deciso per il cloud, e inoltre metà della crescita in Italia è dovuta a Rise with SAP, offerta lanciata all’inizio del 2021 e adottata tra gli altri anche dai tre clienti intervenuti alla conferenza stampa del SAP Now: Aptar, BolognaFiere e Maire Tecnimont.

Aptar, multinazionale di 12mila persone, presente in Italia a Pescara e Chieti, produce micropompe nebulizzatrici per i contenitori dei prodotti di diversi settori – farmaceutico, beauty, alimentare, personal care. “Il nome Aptar viene dal latino e significa adattarsi”, ha detto Riccardo De Luca, Director IS Delivery Management di Aptar. “Siamo in un settore fortemente competitivo e dobbiamo continuamente adattarci e anticipare. Per esempio stiamo già lavorando per passare alla plastica riciclabile, siamo a un terzo del cammino. I nostri sistemi sono già nel cloud su Azure, ma l’idea è di passare al cloud di SAP, per poter liberare più persone che lavorano sulle tecnologie e convertirle sul business”.

“Il passaggio a SAP in cloud è stato quasi una scelta obbligata”, ha detto Fabio Pericolini, CFO BolognaFiere. “Il gruppo ha un target di crescita del 25% all’anno, gestisce manifestazioni in 12 paesi – il 30% del fatturato è realizzato estero su estero – produce allestimenti e strutture anche per altri settori, e ha aperto il quartiere fieristico ad altre attività, dalle università agli studi cinematografici. Siamo 50 società, in buona parte all’estero, e ci serve un sistema per supportare il percorso di crescita internazionale e monitorare con informazioni accurate tutte queste attività”.

Maire Tecnimont è stato il primo cliente SAP italiano ad adottare Rise with SAP, andando live proprio nei giorni del SAP Now. “Questo progetto è durato otto mesi e ha riguardato lo spostamento del core nel cloud: avevamo già portato in cloud le infrastrutture, e ora con Rise ci abbiamo portato anche le applicazioni”, ha spiegato Michele Mariella, CIO di Maire Tecnimont. “È un progetto di natura principalmente tecnologica ma con obiettivi collegati alla nostra strategia di sostenibilità e al percorso di decarbonizzazione”.

SAP Quality Award e SAP Now Award: i cinque vincitori

Come da tradizione, il SAP Now è stato poi anche l’occasione per assegnare i SAP Quality Award, definiti da SAP come “premi per clienti e partner che hanno implementato progetti di successo nel corso degli ultimi 12 mesi rispettando rigorosi parametri di qualità”.

Le categorie di premiazione questa edizione sono state tre: Rapid Time to Value (progetti con tempi di implementazione particolarmente rapidi), Business Transformation (progetti di trasformazione e re-design del business), e Digital Pioneer (progetti dal contenuto fortemente innovativo).

Il Grand Winner della categoria Rapid Time to Value è stato Q8 insieme al partner Techedge, per una soluzione basata su SAP Business Technology Platform per ottimizzare le attività di magazzino dell’impianto di miscelazione dei lubrificanti.

Nella categoria Business Transformation il Grand Winner è stato IBSA Group insieme al partner Altea UP, per un progetto che ha consentito di uniformare il modo di lavorare all’interno del gruppo, ottimizzando i processi e migliorandone l’efficienza.

Infine Grand Winner nella categoria Digital Pioneer è stato il Gruppo Metlac, insieme al partner Digix Plus, grazie all’utilizzo di SAP Intelligent Robotic Process Automation per la semplificazione e automazione dei processi produttivi.

Quest’anno è stato inoltre assegnato per la prima volta il premio SAP Now Award, che riconosce il valore e la portata innovativa di percorsi di business transformation e sostenibilità. Due i vincitori della prima edizione:

Comune di Milano, “per aver identificato con lungimiranza e capacità la Gestione del Patrimonio Immobiliare come ambito di trasformazione e innovazione. Grazie al nuovo sistema informativo integrato, Comune di Milano è in grado oggi di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, garantendo equità di approccio nella gestione e trasparenza verso i cittadini”.

Maire Tecnimont, “per la portata del piano di deployment di RISE with SAP, live in soli otto mesi. Il progetto permette la gestione delle attività e dei processi operativi completamente in cloud ed è alla base dell’accelerazione del percorso di trasformazione digitale e di decarbonizzazione dell’azienda”.

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