IBM cresce dell’11%, trainata da Red Hat, consulting e… Kyndryl
IBM ha presentato i risultati del primo trimestre 2022, il primo trimestre completo dopo lo spin-off di Kyndryl, con una crescita in doppia cifra (a parità di tassi di cambio), leggermente superiore alle attese degli analisti e trainata da Red Hat, hybrid cloud, consulting e … dalla stessa Kyndryl. Le vendite incrementali alla società scorporata lo scorso novembre infatti rappresentano quasi la metà della crescita trimestrale del fatturato di IBM, con contributi importanti soprattutto nel software e nel transaction processing.
Passando ai numeri, IBM nel primo trimestre 2022 ha fatturato 14,2 miliardi di dollari (gli analisti si aspettavano circa 13,9 miliardi), con una crescita dell’11% a parità di cambio, e un utile netto di 733 milioni.
Sia la divisione software che quella di consulting hanno fatto segnare forti crescite. Il software ha fatturato 5,8 miliardi, in crescita a tassi costanti del 15,4%, e la parte consulting ha fatturato 4,8 miliardi in crescita del 17,4%. La divisione infrastructure – che ha appena annunciato la nuova generazione di mainframe z16 – è invece sostanzialmente stabile a 3,2 miliardi.
Red Hat cresce del 21%, l’hybrid cloud del 17%
Scendendo nel dettaglio della parte Software, Red Hat è cresciuta del 21% anno su anno, il fatturato delle soluzioni di automation è cresciuto del 5%, quello delle soluzioni di data e AI del 4%, e quello della parte sicurezza dell’8%. Tutte queste componenti (Red Hat, automazione, data e AI, sicurezza) formano nella classificazione IBM la componente Hybrid cloud, che ha raggiunto 5 miliardi di fatturato crescendo del 17% anno su anno. IBM ha precisato che 200 nuove organizzazioni hanno adottato le sue piattaforme hybrid cloud, portando il totale a 4000. L’altra componente che completa il business Software è quella del transaction processing, cresciuta del 31%, di cui il 28% grazie a vendite incrementali a Kyndryl.
Quanto alla parte Consulting, nel 2021 IBM ha investito molto per prepararsi alla forte domanda che ha previsto nel 2022, ha spiegato nella earning call con gli analisti il CFO James Kavanaugh. I contratti relativi alla consulenza su Red Hat sono praticamente raddoppiati anno su anno, e le entrate legate alle partnership strategiche – in particolare Salesforce, SAP, Amazon Web Services e Microsoft Azure – sono in crescita a doppia cifra.
I servizi di business transformation, il segmento più grande di IBM Consulting, hanno fatturato 2,3 miliardi (+19%), quelli di Application operations 1,6 miliardi (+14%) e quelli di Technology consulting 1 miliardo (+19%).
Quanto al business Infrastructure, il fatturato è di 3,2 miliardi, praticamente allo stesso livello dell’anno scorso, con la parte Hybrid infrastructure che ha contribuito con 1,7 miliardi (-2%), mentre la componente distribuited infrastructure è cresciuta dell’8% e gli zSystems sono calati del 18%, mentre il numero di MIPS di z15 consegnati è stato “più alto che in ogni altro programma”, ha detto Kavanaugh: “La nostra capacità MIPS installata è di circa 80 milioni di MIPS”.
Guerra in Ucraina, “la domanda in Europa resta sostenuta”
Infine gli impatti diretti e indiretti della guerra in Ucraina. L’anno scorso in Russia IBM ha incassato 300 milioni di dollari di fatturato – soprattutto infrastrutture high-end e software – e 200 milioni di profitti, mentre nel 2022 non si aspetta entrate.
Quanto ai potenziali effetti sul business di IBM in Europa, il CEO Arvind Krishna durante la earnings call con gli analisti ha spiegato che “ci sono delle trasformazioni fondamentali in corso nelle organizzazioni dei nostri clienti, con importanti investimenti in sistemi critici – soprattutto nei settori telecom, utility, sanità e pubblico – e a quanto vediamo il profilo della domanda in Europa si sta confermando molto sostenuto”.
Krishna è ottimista anche per l’andamento della domanda di tecnologie negli USA: “Pensiamo e crediamo che la domanda di tecnologie crescerà di 4-5 punti più del PIL, e anche se la crescita del PIL dovesse azzerarsi e si verificasse una recessione noi vediamo una domanda che continuerà a rimanere sostenuta. Chiaramente se lo scenario sarà catastrofico tutto cambierà, ma per gli scenari ora prevedibili il trend di crescita continuerà”.
Commentando i risultati trimestrali Krishna ha aggiunto che per IBM sfruttare le potenzialità dell’hybrid cloud e dell’AI rimane essenziale, “in uno scenario che vede i nostri clienti affrontare problemi di carenza di talenti, supply chain, inflazione, cybersecurity e geopolitici. IBM oggi è una realtà molto diversa: abbiamo cambiato il percorso di crescita, e anche se molto rimane da fare, stiamo iniziando a raccogliere i frutti del nostro gran lavoro di cambiamento”.