BlackBerry si divide in due parti: IoT e cybersecurity
BlackBerry sta per avviare un’altra importante fase nella sua movimentata storia. L’azienda infatti ha deciso di dividersi in due: la divisione Internet of Things sarà separata dal resto delle attività, che si concentrano soprattutto sull’ambito cybersecurity, e successivamente quotata in Borsa.
Lo scorso maggio il management di BlackBerry aveva annunciato di avere iniziato una analisi strategica del proprio business, denominata Project Imperium, “per individuare e valutare opportunità per aumentare il valore per gli azionisti”.
Il risultato della revisione strategica, annunciato appunto ieri con un comunicato, è che la migliore opzione per l’azienda in questo momento è appunto la separazione delle due business unit IoT e cybersecurity in due entità indipendenti, con l’obiettivo principale di quotare in Borsa la parte IoT nella prima metà del prossimo anno fiscale di BlackBerry, ossia entro agosto 2024.
Il comunicato non specifica quando la separazione delle due business unit diverrà operativa, nè se verranno ribattezzate e come.
BlackBerry, un caso esemplare di ascesa e declino
Blackberry ha sede a Waterloo (Canada) ed è stata fondata nel 1983. Fino a circa 10 anni fa si chiamava RIM (Research in Motion), poi – dopo l’uscita dei due fondatori storici – ha preso il nome del suo prodotto più famoso.
La storia di BlackBerry è considerata un caso esemplare di ascesa e declino di una società tecnologica, nelle business school ma anche nella cultura di massa, tanto da avere ispirato anche un recentissimo film.
Il BlackBerry, dotato di sistema operativo proprietario e tastiera fisica, è stato di fatto il primo smartphone di massa della storia. Praticamente lo standard di mercato e addirittura uno status symbol nei primi anni 2000, è arrivato al culmine del successo intorno al 2010 con circa 80 milioni di utenti in tutto il mondo, dopodiché ha sperimentato un rapido declino a causa della concorrenza dell’iPhone e di Android.
Negli anni successivi l’azienda ha avuto varie vicissitudini, tra cui come accennato anche l’uscita dei due fondatori, iniziando una transizione verso il software che l’ha portata a puntare decisamente sulla cybersecurity, soprattutto con l’acquisizione di Cylance nel 2018 e sull’Internet of Things a partire dal suo sistema embedded QNX e dalla sua tecnologia di messaging.
Di conseguenza all’inizio del 2022 BlackBerry ha dismesso completamente il business degli smartphone.
Nella trimestrale annunciata la settimana scorsa la società canadese ha registrato un fatturato di 132 milioni di dollari (contro i 168 di 12 mesi prima), di cui 79 milioni della divisione cybersecurity e 49 milioni della divisione IoT, e perdite per 47 milioni.
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