Data Center, il 72% degli italiani favorevole ad accoglierli nella propria zona
CyrusOne ha recentemente pubblicato i risultati di un’indagine che rivela una percezione pubblica molto positiva nei confronti dei data center. Condotta da Censuswide su oltre 13.000 persone in sette Paesi europei (tra cui Regno Unito, Italia, e Germania), la ricerca evidenzia che il 93% degli intervistati ha un’opinione favorevole o neutrale su queste infrastrutture, con il 51% che esprime un atteggiamento generalmente positivo.
L’indagine mostra che l’accettazione dei data center è particolarmente alta tra coloro che vivono nelle vicinanze di queste strutture. Tuttavia, nonostante la crescente domanda di capacità in Europa, il settore deve affrontare sfide legate all’accesso a fonti energetiche affidabili e terreni adatti.
Le preoccupazioni delle comunità locali spesso derivano da una scarsa comprensione del ruolo dei data center. Solo il 52% degli intervistati, infatti, è stato in grado di definire correttamente cosa siano e meno della metà (45%) associa queste infrastrutture ai servizi digitali utilizzati quotidianamente, come piattaforme social o strumenti di videoconferenza.
Italiani favorevoli, ma molti non sanno cosa fa esattamente un data center
Gli italiani si dimostrano particolarmente favorevoli a questa industria, riconoscendone i benefici economici e occupazionali per le comunità locali. Il 66% degli intervistati ritiene infatti che i data center apportino valore all’economia locale, mentre il 72% li considera una fonte di nuove opportunità di lavoro, un dato tra i più alti d’Europa. Inoltre, il 72% degli italiani accoglierebbe con favore una di queste strutture nella propria zona, anche se permangono dubbi sulla comprensione generale del loro funzionamento: solo la metà degli intervistati italiani ha selezionato la definizione corretta di data center e molti credono erroneamente che il cloud non richieda infrastrutture fisiche.
L’indagine suggerisce anche che il settore dei data center in Italia ha un’ampia base di consenso da cui partire per ulteriori sviluppi, ma non può dare per scontata questa positività. In particolare, una maggiore attenzione alla sostenibilità potrebbe migliorare ulteriormente l’opinione pubblica, tanto che secondo un italiano su tre (34%) l’impegno verso pratiche sostenibili aumenterebbe il proprio favore verso i data center.
La percezione dei benefici economici aumenta i livelli di accettazione
A livello europeo, i benefici economici sono tra i fattori più apprezzati dagli intervistati: il 66% vede i data center come promotori di occupazione, mentre il 62% li considera un volano di crescita economica. Tra chi vive vicino a un data center, queste percentuali aumentano rispettivamente al 71% e 68%. La ricerca mostra una correlazione tra la percezione positiva dei benefici economici e l’accettazione dei data center: l’83% di chi riconosce il loro valore occupazionale si dice favorevole ad averne uno nelle vicinanze.
Investimenti in progetti comunitari, come parchi e aree giochi, migliorano ulteriormente la percezione di queste strutture. Il 49% degli intervistati ritiene vantaggiosi tali interventi, dato che sale al 58% tra i residenti vicini a queste strutture; tuttavia, permangono alcune preoccupazioni, principalmente legate all’elevato consumo energetico (40%), alla produzione di rifiuti elettronici (33%) e all’uso del suolo (30%).
Nonostante alcune riserve, l’83% degli intervistati si dice infine aperto a cambiare opinione sui data center se questi dimostrassero un impatto positivo sulle comunità locali. Tra i fattori che potrebbero influenzare una percezione più positiva ci sono l’aumento delle opportunità lavorative (40%) e la creazione di infrastrutture per il benessere della comunità, come aree verdi e piste ciclabili (37%).