È durato solo tre mesi l’incarico di Claudio Anastasio come presidente di 3-I SpA, la software house italiana a partecipazione interamente pubblica prevista dal PNRR e costituita per sviluppare, manutenere e gestire software e servizi IT di tre dei principali enti della PA italiana: Inps, Istat e Inail.

Anastasio era stato incaricato dal Governo Meloni contestualmente alla costituzione formale della società, annunciata esattamente tre mesi fa, il 12 dicembre 2022, con capitale sociale di 45 milioni di euro e partecipazioni nell’azionariato di Inps (49%), Inail (30%) e Istat (21%).

Classe 1969, il manager in precedenza era noto nel settore ICT soprattutto come fondatore di tNotice, società specializzata in raccomandate elettroniche.

Soltanto la settimana scorsa, intervenendo a un convegno (ne abbiamo riferito in dettaglio qui), Anastasio aveva annunciato l’avvio dell’attività di 3-I con la gestione di un bando per l’affidamento dei servizi di sviluppo applicativo di IPNS del valore di circa un miliardo di euro. In quell’occasione aveva anche detto che a breve 3-I iniziera le assunzioni per la creazione della propria struttura operativa.

Stamattina però, come riporta il sito di Repubblica, il manager ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili con effetto immediato dagli incarichi di presidente e membro del CdA di 3-I. Molto probabilmente una scelta collegata allo scoop di ieri, sempre del sito di Repubblica, che aveva riportato alcuni passaggi di una email inviata in questi giorni da Anastasio agli altri quattro membri del CdA di 3-I SpA (i membri del CdA della società per statuto sono 5) con citazioni del discorso di Benito Mussolini alla Camera il 3 gennaio 1925, discorso in cui Mussolini si era assunto la responsabilità politica del delitto Matteotti.

Secondo quanto riporta Repubblica l’email iniziava con le seguenti parole. “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto”. Parole praticamente identiche a quelle di Mussolini. Non si sa però a quale situazione interna di 3-I Anastasio si riferisca con “tutto quanto è avvenuto”.

3-I, un percorso iniziato nel maggio 2021

Il percorso di 3-I è iniziato già nel maggio 2021 con la pubblicazione del PNRR, che prevede appunto nella missione M1C1.1, al punto “Riforma 1.2: Supporto alla trasformazione della PA locale” (a cui sono dedicati 160 milioni di euro), la creazione di una nuova società (“NewCo”) “dedicata a Software development & operations management, focalizzata sul supporto alle amministrazioni centrali”.

La costituzione di 3-I S.p.A è poi stata approvata un anno dopo, con il DL 36 del 30 aprile 2022 del Governo Draghi, e attuata, come accennato all’inizio, nello scorso dicembre dal Governo Meloni.

L’obiettivo – hanno spiegato in un comunicato il Ministero del Lavoro e i Dipartimenti della Funzione Pubblica e per la Trasformazione Digitale – è sostenere lo sviluppo e la gestione delle applicazioni ICT che supportano i processi delle amministrazioni centrali e consolidare competenze tecnologiche in precedenza frammentate tra diversi attori istituzionali.

Il rapporto tra 3-I e gli Istituti che la compongono sarà disciplinato attraverso un contratto di servizio nel quale saranno definiti la data di avvio dei servizi, i livelli minimi delle prestazioni, e le relative compensazioni economiche.

Nella fase iniziale, il personale – per lo più ingegneri e sviluppatori di software – dovrebbe essere “prestato” da Inps, Inail e Istat. Successivamente sarà selezionato tramite concorsi pubblici, per arrivare a regime a un organico complessivo tra le 1500 e le 2 mila persone.