IBM ha chiuso il quarto trimestre 2022 con un fatturato di 16,7 miliardi di dollari, a crescita zero (+6% a valuta costante) e utili netti di 2,9 miliardi (+17%), mentre per l’intero anno 2022 il fatturato è di 60,5 miliardi (+6%, che diventa +12% a valuta costante) e l’utile netto di 1,8 miliardi (-6,2%).

Anche in questo caso, come per praticamente tutte le big tech mondiali in questo periodo, la presentazione della trimestrale è stata l’occasione per annunciare dei tagli di personale, anche se contenuti rispetto a quelli di Amazon, Google e Microsoft. Si tratta di circa 3900 posti, cioè l’1,5% della forza totale di IBM, esuberi che costeranno circa 300 milioni di dollari che verranno contabilizzati nel trimestre in corso.

IBM ha però precisato ad alcune fonti, tra cui CNN e CRN, che questi tagli sono interamente da imputare alla riorganizzazione per gli scorpori di Kyndryl (novembre 2021) e della business unit di healthcare analytics Watson Health (gennaio 2022), e che non sono collegati alle performance consuntivate per il 2022 o previste per il 2023.

Red Hat cresce del 10%, gli zSystems del 16%

Tornando ai dati del quarto trimestre, tutte e tre le divisioni di IBM sono in leggera crescita: software 7,3 miliardi (+2,8%), consulting 4,8 miliardi (+0,5%) e infrastructure 4,5 miliardi (+1,6%).

Le crescite salgono notevomente (8%, 9,3% e 7,4% rispettivamente) a valuta costante, cioè scorporando gli effetti negativi del cambio tra dollaro e altre valute dei paesi in cui opera IBM: effetti che hanno abbassato il fatturato di IBM di oltre un miliardo di dollari, ha spiegato il CFO Jim Kavanaugh. Per chiarezza d’ora in poi citeremo solo i tassi di crescita reali.

Più in dettaglio, nella divisione Software il comparto Hybrid Platform and Solutions è cresciuto del 5%, trascinato da Red Hat (+10%), mentre Automation, Data & AI, e Security sono cresciute tutte del 4%. L’altro comparto Transaction Processing è calato del 3%.

Nella divisione Consulting invece tutti i comparti sono più o meno in linea con il quarto trimestre 2021: Business Transformation -1%, Technology Consulting +1%, e Application Operations +2%. In questi ultimi due casi l’effetto valutario è particolarmente forte, perché le crescite a valuta costante sono +10% e +12%.

Infine nella divisione Infrastructure il comparto Hybrid Infrastructure (+6%) è stato trascinato dai mainframe zSystems lanciati a maggio (+16%), mentre l’altro comparto Infrastructure Support è calato dell’8%.

Vendite attraverso AWS e Azure più che raddoppiate

Per quanto riguarda l’intero anno, come accennato il fatturato è stato di 60,5 miliardi (+6%, che diventa +12% a valuta costante), di cui 22,4 miliardi da soluzioni hybrid cloud. Le vendite a Kyndryl rappresentano circa 4 punti di fatturato.

Cavanaugh ha precisato agli analisti che il comparto Hybrid Cloud and Solutions ha entrate ricorrenti annuali per 13,3 miliardi, e Red Hat OpenShift per un miliardo. Inoltre il fatturato assicurato dai partner strategici è cresciuto in doppia cifra, e gli ordini di oltre il 50%. In particolare le vendite attraverso AWS e Microsoft Azure sono più che raddoppiate.

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