Il CEO di Intel Pat Gelsinger ha recentemente condiviso con i dipendenti un importante aggiornamento sulle strategie e le decisioni aziendali prese durante una riunione del Consiglio di Amministrazione. Intel sta concentrando i suoi sforzi su tre aree chiave: il rafforzamento del business Foundry soprattutto in vista del lancio di Intel 18A (il nodo finale della roadmap dei processori annunciata da Intel nel 2021), il miglioramento dell’efficienza dei costi per raggiungere l’ambizioso obiettivo di 10 miliardi di dollari di risparmi e un rinnovato focus sul core business x86, accompagnato da un’ottimizzazione del portafoglio prodotti.

Tra gli annunci più significativi, spicca la nuova collaborazione con AWS. Intel produrrà infatti un chip AI fabric per AWS utilizzando la tecnologia Intel 18A, oltre a realizzare un chip Xeon 6 personalizzato su Intel 3. Si prevede che questa partnership si estenderà ulteriormente, coinvolgendo le tecnologie Intel 18A, 18AP e 14A.

Sul fronte dei finanziamenti governativi, Intel ha ottenuto un sostanzioso supporto dall’ambizioso programma governativo CHIPS and Science Act, ricevendo fino a 3 miliardi di dollari per il programma Secure Enclave e quindi per la produzione di chip legati alla sicurezza nazionale. Supporto che riflette ancora una volta il ruolo cruciale dell’azienda per la sicurezza della supply chain dei chip negli USA.

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Una mossa strategica di grande portata è la ristrutturazione di Intel Foundry, che diventerà una società indipendente all’interno di Intel. Questa decisione mira a offrire una maggiore separazione e indipendenza per i clienti esterni, oltre a consentire una maggiore flessibilità per future fonti di finanziamento. Intel sta anche ottimizzando i suoi investimenti produttivi, mettendo in pausa per circa due anni i progetti in Polonia e Germania ma confermando gli investimenti negli USA, con progetti in corso in Arizona, Oregon, New Mexico e Ohio.

Per quanto riguarda la riduzione dei costi e l’efficienza, Intel sta procedendo con una significativa riduzione del personale, pari al 15% (circa 15.000 dipendenti) entro la fine dell’anno, ma sta anche riducendo la sua presenza immobiliare globale di circa due terzi e vendendo parte della sua partecipazione in Altera per generare liquidità. Gelsinger ha sottolineato che questa è la trasformazione più significativa di Intel in oltre 40 anni, paragonabile a quella del passaggio dalle memorie ai microprocessori. L’obiettivo è rendere Intel più snella ed efficiente, mantenendo al contempo un forte focus sull’innovazione e migliorando le prestazioni finanziarie e operative.

Il CEO ha riconosciuto le sfide che attendono l’azienda e l’importanza di eseguire il piano con urgenza e precisione, sottolineando la necessità di “lottare per ogni centimetro” e di dimostrare le capacità dell’azienda attraverso risultati concreti. Ha concluso esprimendo gratitudine verso i dipendenti per la loro pazienza, determinazione e resilienza durante questo periodo di cambiamento significativo, sottolineando infine l’importanza del loro contributo nel posizionare Intel per il futuro.