Il Mimit si riorganizza, istituito un nuovo Dipartimento per il Digitale
È stata presentata ieri alla stampa la riorganizzazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che è ora articolato in 4 Dipartimenti, tra cui il nuovo Dipartimento per il Digitale, la Connettività e le nuove tecnologie.
Il Ministro Adolfo Urso ha illustrato gli elementi principali della riorganizzazione, che come ha sottolineato, si è concluso, con la nomina dei dirigenti e delle dirigenti nelle specifiche divisioni in capo ai 4 Dipartimenti e alle 9 direzioni generali, in soli 63 giorni, senza che ciò impattasse sull’operatività del Ministero.
Scendendo più in dettaglio negli ambiti d’azione dei nuovi dipartimenti, come spiega una nota del Ministero il Dipartimento per le politiche per le imprese, diretto da Amedeo Teti, si occupa di garantire gli strumenti necessari per realizzare gli investimenti.
Quello per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie, affidato a Eva Spina, ha il compito di favorire la diffusione delle tecnologie fondamentali per le transizioni digitale e green.
Il terzo del mercato e tutela, anche questo con a capo Amedeo Teti, si occupa degli strumenti di tutela e di dare regole certe nella competizione.
Il quarto per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza, guidato da Benedetto Mineo, fornisce una presenza sul territorio con l’obiettivo di avvicinare quotidianamente alle imprese le opportunità e gli strumenti del Mimit.
Il Mimit, ha detto Urso, è ora più strutturato per rispondere alle esigenze delle imprese, per attuare – con i 4 dipartimenti oltre all’Ufficio Legislativo e la Segreteria Tecnica – quanto il Parlamento ha varato con la “legge sul made in Italy”, “che disegna un quadro coerente delle eccellenze produttive italiane, per creare il terreno per gli investimenti, la produzione, l’occupazione”.
L’ambito d’azione del nuovo Dipartimento per il Digitale
Scendendo più nel dettaglio sul nuovo Dipartimento per il Digitale, la Connettività e le nuove tecnologie, esso esercita le competenze del Ministero in materia di studio, ricerca, indagine statistica, normativa, regolamentazione, sperimentazione, azioni di sostegno allo sviluppo della domanda e dell’offerta e coordinamento strategico dei servizi territoriali, nei settori delle comunicazioni elettroniche, a banda ultralarga, della radio, della TV e delle tecnologie dell’informazione.
Inoltre si occupa di affidamento dei servizi postali, e di elaborazione e attuazione delle politiche relative alle nuove tecnologie abilitanti, ossia principalmente microelettronica, fotonica e semiconduttori, biotecnologia e nuove scienze della vita, intelligenza artificiale, internet delle cose, metaverso, blockchain, big data, realtà aumentata, HPC e robotica.
Il tutto in raccordo con le altre Amministrazioni competenti, e ferme restando le competenze attribuite alla Presidenza del Consiglio dei ministri e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Il Dipartimento ha due Direzioni Generali – una dedicata a digitale e telecomunicazioni – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione generale (qui più in dettaglio le principali attività), e l’altra alle nuove tecnologie abilitanti (qui le attività).
Il Dirigente Generale del Dipartimento come anticipato è Eva Spina, che dal 2014 è Direttore generale al Mimit, e fino a ieri era responsabile della Direzione generale per le Tecnologie delle Comunicazioni e la Sicurezza Informatica.
Spina ha una laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università di Bari, e dal 2002 lavora nella Pubblica Amministrazione, con vari incarichi dirigenziali prima nel Ministero della Comunicazione, e poi in quello dello Sviluppo Economico, dal 2022 ribattezzato appunto Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).