Intel vuol proporre a Samsung un’alleanza sulle fonderie di chip
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da fonti dell’industria dei semiconduttori, Intel ha confermato di aver contattato Samsung Electronics per una “alleanza di fonderia”, in quella che appare a tutti gli effetti una mossa per contrastare TSMC, che continua a consolidare la sua posizione dominante nel settore delle fonderie di semiconduttori per la produzione di chip su commissione.
Intel ha lanciato Intel Foundry Services (IFS) nel 2021 e ha firmato contratti con aziende come Cisco e AWS, ma non ha attirato molti clienti rispetto ai suoi investimenti. Anche Samsung Electronics ha lanciato la sua divisione di fonderia nel 2017 per attirare clienti, ma è ancora molto indietro rispetto a TSMC. Secondo la società di ricerche di mercato TrendForce, TSMC ha raggiunto il 62,3% del mercato delle fonderie nel secondo trimestre del 2024, mentre Samsung l’11,5%. TSMC controlla anche il 92% del mercato dei processi avanzati, come la tecnologia a 3 e 5 nanometri.
Se Intel e Samsung (che non hanno commentato la notizia di questo incontro ai vertici) dovessero creare una partnership in chiave ancti-TSMC, potrebbero collaborare in modo completo in aree quali lo scambio di tecnologie di processo, la condivisione di impianti di produzione e la ricerca e sviluppo congiunti (R&S). Samsung possiede già capacità tecnologiche nei processi avanzati, come la tecnologia GAA (Gate All Around) a 3 nanometri che migliora le prestazioni e l’efficienza energetica, mentre Intel possiede tecnologie come Foveros, che integra in un unico pacchetto chip prodotti con processi diversi, e PowerVia, che migliora l’efficienza energetica.
Le due aziende potrebbero quindi applicare queste tecnologie per sviluppare congiuntamente progetti ad alte prestazioni e basso consumo per l’IA, i data center e i processori per applicazioni mobili (AP). Ricordiamo infine che Samsung ha anche impianti di produzione negli Stati Uniti, in Corea e in Cina, mentre Intel ha impianti negli Stati Uniti, in Irlanda e in Israele, il che consentirebbe di effettuare ordini congiunti o di condividere gli impianti, se necessario.