La proposta TSMC a Nvidia, AMD e Broadcom: compriamoci le fabbriche di Intel

Secondo quanto riportato da Reuters, che cita quattro fonti non meglio specificate, TSMC sta valutando la possibilità di una joint venture per gestire la divisione fonderia di Intel, coinvolgendo NVIDIA, AMD, Qualcomm e Broadcom come potenziali investitori. Più precisamente, la proposta prevede che TSMC utilizzi gli impianti di produzione di Intel senza detenere una quota superiore al 50%.
Le trattative sono ancora in una fase iniziale e nascono dalla volontà dell’amministrazione Trump di rilanciare Intel, la cui situazione finanziaria è in effetti molto complessa. Lo scorso anno, il colosso tech USA ha infatti registrato una perdita netta di 18,8 miliardi di dollari (la prima dal 1986) e il titolo ha perso in Borsa oltre il 50% del suo valore. Il governo americano, tuttavia, non vuole che Intel o la sua fonderia passino completamente sotto il controllo straniero (TSMC è un’azienda taiwanese), il che rende complesso il negoziato.
Intel, TSMC, Nvidia, AMD e Qualcomm hanno rifiutato di commentare queste indiscrezioni, ma nemmeno la Casa Bianca e Broadcom hanno risposto alle richieste di dichiarazioni da parte di Reuters.
Le discussioni tra TSMC e i potenziali investitori sono iniziate prima dell’annuncio di inizio mese dell’intenzione del colosso taiwanese di investire 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti per costruire cinque nuovi impianti di produzione. TSMC vorrebbe coinvolgere più di un produttore di chip nel progetto, ma Intel ha finora respinto offerte di acquisto per parti della sua attività, insistendo sulla vendita congiunta della sua fonderia e del reparto di progettazione chip.
Eventuali accordi tra Intel e TSMC presentano insomma ostacoli significativi, poiché questi due colossi tech utilizzano processi di produzione, sostanze chimiche e strumenti diversi. Intel ha già avuto collaborazioni produttive con UMC e Tower Semiconductor, ma resta da capire come potrebbe strutturarsi un’alleanza con TSMC anche nel rispetto dei segreti industriali.
Nel frattempo, Nvidia e Broadcom stanno testando la tecnologia produttiva più avanzata di Intel (18A), mentre AMD sta valutando se adottarla. Tuttavia, il nodo tecnologico è un punto critico: Intel sostiene che il suo processo 18A sia superiore a quello a 2 nanometri di TSMC, una posizione che ha ulteriormente complicato i negoziati tra le due aziende.
Se alla fine l’accordo andrà comunque in porto, potrebbe segnare una svolta importantissima nel settore dei semiconduttori, con un cambiamento significativo nei rapporti di forza tra i principali protagonisti di questa industria.