Atlassian, il produttore australiano di software di project management noto soprattutto per la soluzione Jira, oltre che per Trello e Confluence, con presenza diretta anche in Italia (ne abbiamo parlato qui), ha annunciato il taglio di 500 dipendenti, circa il 5% della sua forza lavoro complessiva.

In un post sul blog aziendale, i fondatori e co-CEO Scott Farquhar e Mike Cannon-Brookes definiscono la decisione “un giorno difficilissimo nella storia ventennale di questa azienda”, attribuendola alla necessità di “ribilanciare il team per migliorare il posizionamento di Atlassian per il lungo termine”.

I due top manager sottolineano che la mossa non è collegata alle performance finanziarie di Atlassian, ma riflette l’esigenza di investire nei ruoli aziendali che meglio supportano le attuali priorità strategiche dell’azienda. “Abbiamo enormi opportunità di crescita in aree come la migrazione al cloud, l’IT Service Management, e il supporto ai progetti cloud dei nostri clienti enterprise”.

Atlassian ha reso noto che per finanziare questi tagli metterà a bilancio un costo tra i 70 e i 75 milioni di dollari nel terzo trimestre fiscale 2023. Farquhar e Cannon-Brookes precisano che i team che saranno più colpiti dai tagli sono talent acquisition (cioè il personale che si occupa delle assunzioni), program management, e research & insights

Il pacchetto di trattamento di fine rapporto

Diversi elementi del piano di tagli di Atlassian tuttavia sono meno drastici rispetto a quelli di altre Big Tech messi in atto in questi mesi. Nelle prossime 4 settimane un apposito team esaminerà insieme alle persone interessate le possibilità di ricollocamento in altri posti vacanti della stessa Atlassian.

Inoltre le persone licenziate riceveranno 15 settimane di stipendio più una per ogni anno di anzianità, 6 mesi di assicurazione sanitaria, supporto al replacement, e potranno tenere i laptop loro affidati (che verranno reinizializzati da remoto), e utilizzare strumenti e sistemi aziendali per i passaggi di consegne fino a venerdì 10 marzo.

“Vogliamo che sia ben chiaro che queste decisioni non sono legate alle performance di questi colleghi: il contributo di ciascuno di loro ha cambiato in meglio questa azienda, e lasceranno un’eredità duratura a colleghi e team. Si tratta prima di tutto di un ribilanciamento dei ruoli di cui Atlassian ha bisogno”.

Circa un mese fa Atlassian ha presentato i risultati del secondo trimestre fiscale 2023, con fatturato di 873 milioni di dollari, in crescita del 27%, ma con una perdita netta di 205 milioni, dovuta soprattutto ad aumenti di costi di ricerca e sviluppo, amministrativi, marketing e vendite.

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