Meta taglia altri 10mila posti di lavoro e punta tutto sull’IA
Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato che taglierà altri 10.000 posti di lavoro e lascerà 5.000 ruoli vacanti. La notizia arriva quattro mesi dopo che il CEO Mark Zuckerberg confermava il taglio di 11.000 posti di lavoro, con un impatto sul 13% della sua forza lavoro globale.
In una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina Facebook e sul blog di Meta, Zuckerberg ha affermato che i membri dei team di reclutamento dell’azienda sapranno entro il 15 marzo se sono stati interessati dai licenziamenti, mentre le ristrutturazioni e i licenziamenti all’interno dei gruppi tecnologici di Meta sono previsti per aprile e a fine maggio toccherà ai business group.
In un numero limitato di casi potrebbe essere però necessario attendere la fine dell’anno per portare a termine questi cambiamenti, mentre le tempistiche per i team globali saranno diverse. Zuckerberg ha soprannominato questi cambiamenti “l’anno dell’efficienza” di Meta e, oltre a licenziare più di 20.000 dipendenti e a sospendere le assunzioni, nella sua nota ai dipendenti il CEO ha anche affermato che i licenziamenti “renderanno la nostra organizzazione più piatta eliminando più livelli di gestione”. Commentando l’attuale clima macroeconomico, Zuckerberg ha anche detto che Meta deve prepararsi alla possibilità che questa nuova realtà economica continui per molti anni.
“Tassi di interesse più alti portano a un rallentamento dell’economia, una maggiore instabilità geopolitica porta a una maggiore volatilità e un aumento della regolamentazione porta a una crescita più lenta e a un aumento dei costi dell’innovazione. Con queste prospettive, dovremo operare in modo più efficiente rispetto alla precedente riduzione dell’organico per garantire il successo”.
Il metaverso in perdita rimane una priorità
La notizia arriva sei settimane dopo che Meta ha pubblicato i risultati finanziari del quarto trimestre 2022, in cui la divisione Reality Labs dell’azienda ha registrato una perdita operativa di 13,72 miliardi di dollari per tutto il 2022. Tuttavia, nonostante Zuckerberg avesse dichiarato che l’azienda avrebbe tagliato in modo proattivo “i progetti che non funzionano o che potrebbero non essere più così cruciali”, per la divisione Reality Labs, responsabile dello sviluppo del metaverso e di prodotti hardware come i visori VR Quest, si prevede una perdita ancora maggiore nel 2023.
“Il nostro più grande investimento vuole concentrarsi sul far progredire l’intelligenza artificiale e inserirla in ogni nostro prodotto”, ha dichiarato Zuckerberg. “Abbiamo l’infrastruttura per farlo su una scala senza precedenti e credo che le esperienze che questo enorme investimento consentirà saranno straordinarie. Il nostro lavoro di primo piano nella costruzione del metaverso e nel dare forma alla prossima generazione di piattaforme informatiche rimane fondamentale per definire il futuro delle connessioni sociali”.
In un documento depositato ieri presso la Securities and Exchange Commission (SEC), Meta ha dichiarato che l’impatto previsto di questi licenziamenti e di altre misure di riduzione dei costi, compresi i costi di ristrutturazione, sarà di circa 3-5 miliardi di dollari, relativi a oneri di consolidamento delle strutture, indennità di licenziamento e altri costi del personale.
Dopo l’ondata di licenziamenti nel settore tecnologico dello scorso anno, la tendenza continua anche nel 2023, con colossi tecnologici come Amazon, Microsoft, Google, IBM, SAP e Salesforce che hanno annunciato altri tagli di posti di lavoro. Tra le ragioni addotte per i tagli di posti di lavoro ci sono l’instabilità geopolitica, l’aumento dei tassi d’interesse e la necessità di tagliare il personale in seguito al rallentamento della crescita sulla scia delle assunzioni alimentate dalla pandemia, quando la domanda di servizi aziendali cloud e di accesso remoto era alle stelle.