Secondo Bain & Co. tra il 2010 e il 2020 la maggioranza degli investimenti dei venture capital globali (tra il 61% e il 72% a seconda degli anni) è andata a società tecnologiche. E nonostante la pandemia, nel 2021 secondo CrunchBase gli investimenti finanziari in startup e società tecnologiche sono quasi raddoppiati rispetto al 2020: 643 miliardi di dollari contro 335 (+92%), con il settore IT che ha attirato una parte considerevole di tali investimenti. Un trend che nonostante le forti incertezze attuali dello scenario economico, probabilmente continuerà anche nei prossimi anni.

È la tesi principale del report “Investment Trends in the IT Industry”, rilasciato pochi giorni fa, e commissionato da GTDC, l’associazione dei principali distributori IT mondiali, che comprende tra gli altri Arrow Electronics, Exclusive Networks, Ingram Micro, TD Synnex, nonché le italiane Computer Gross ed Esprinet.

Il documento analizza i driver e le tendenze di investimento finanziario nell’IT, e i diversi fattori che al momento fanno di questo settore uno dei target preferiti di venture capital, private equity e altri tipi di investitori finanziari.

Prima di tutto le tecnologie IT sono ormai alla base del funzionamento praticamente di qualsiasi business oggi, e la pandemia ha accentuato questa tendenza spingendo ulteriormente gli investimenti delle organizzazioni di tutti i settori nella trasformazione digitale. Il report cita dati di Vation Ventures Research, secondo cui nel 2022 il 62% delle aziende ha aumentato il budget IT, e il 32% ha confermato quello del 2021, puntando a investire soprattutto su cybersecurity, cloud infrastructure e business intelligence.

Le aree con più investimenti finanziari rispecchiano le priorità dei CIO

top 5 investimenti comparti ITQueste tendenze di investimento in IT delle aziende dettano l’agenda anche agli investitori finanziari. Sempre secondo Vation Ventures Research i comparti dell’IT che hanno ricevuto più investimenti nel 2021 sono Fintech (50,6 miliardi di dollari), Data Intelligence (31,2), Digital health (24), Cybersecurity (18,3) e Martech (13,1). E d’altro canto la classifica delle priorità dei CIO, sempre secondo Vanson, vede in testa la Cybersecurity, seguita da Customer Experience, migrazione al Cloud, Data Management e Analytics, e coinvolgimento dei dipendenti.

Altro fattore che favorisce l’interesse dei mercati finanziari è la crescente diffusione negli operatori del settore IT di modelli commerciali basati su subscription ed entrate ricorrenti, che facilitano le proiezioni di risultati futuri, le valutazioni finanziarie, e le due diligence degli esperti finanziari e degli investitori.

Inoltre l’IT ormai è visto dagli investitori finanziari come un settore “quasi anti-ciclico”, in grado di non soffrire troppo in caso di recessione economica. Anche durante le crisi infatti aziende ed enti pubblici devono poter continuare a comprare computer, applicazioni software e servizi cloud, e in questo momento oltre alla fiducia per gli acquisti massivi in comparti come cybersecurity, cloud e smart working, ce n’è anche molta per le prospettive future di altri comparti, come IoT e AI.

Chi sono gli investitori finanziari: non solo private equity e venture capital

Il documento di GTDC evidenzia poi tendenze positive anche nella disponibilità di fondi, e nella crescente vastità di tipi di investitori. Da una parte gli investitori finanziari negli ultimi anni stanno raccogliendo sempre più risorse da poter investire. Lo studio cita un dato della Banca Mondiale, secondo cui nel solo 2020 i risparmi di privati, aziende ed enti pubblici sono stati di 22880 miliardi di dollari. D’altra parte gli interlocutori a cui rivolgersi non sono più solo i venture capital e i private equity: ci sono anche Angel Investiments, banche, piattaforme per investimenti peer-to-peer, le cui caratteristiche e differenze sono descritte in dettaglio nel report.

Tipicamente le più grandi operazioni di fusione e acquisizione del settore IT coinvolgono sempre più di uno di questi tipi di investitori. Un tipico meccanismo in continua crescita (+18% tra il 2019 e il 2020) è l’acquisizione da parte di uno o più private equity di una startup che ha avviato le attività e superato le prime fasi di crescita grazie a uno o più venture capital.

Il report cita a questo proposito Joe Panettieri, Executive VP di CyberRisk Alliance, secondo cui nel 2022 si supererà il traguardo delle mille acquisizioni nel settore IT, e già oltre 60 private equity sono già stati coinvolti in transazioni quest’anno. “L’attività di M&A soprattutto nei settori MSP, servizi IT, cloud e negli ecosistemi di distribuzione si manterrà sostenuta per tutto il 2023, anche se l’entità delle transazioni potrebbe abbassarsi a causa di inflazione e aumento dei tassi d’interesse”.

Tra gli investitori finanziari più attivi sul settore IT negli ultimi anni, il documento di GDTC cita Accel Partners (che ha investito in DocuSign, Dropbox e Slack), Apollo Funds (protagonista della fusione dei due colossi della distribuzione IT Tech Data e Synnex), KKR (Cloudera), Insight Partners (Veeam, Kaseya), Platinum Equity (ha acquisito Ingram Micro), Thoma Bravo (Proofpoint, Barracuda, Sophos), Sequoia Capital (Square, Zoom), Silver Lake (Dell, VMware, SolarWinds, N-able), Vista Equity Partners (Datto).

I distributori attirano investimenti e aumentano il valore del settore IT

Le società attive nelle aree infrastructure software, cloud, cybersecurity, data, AI, SaaS, tool di sviluppo, e applicazioni “future of work” continueranno a essere target preferenziali degli investimenti di private equity e venture capital anche nei prossimi anni, continua il report GTDC. Che poi ovviamente si sofferma sugli investimenti finanziari in IT del 2021 che hanno avuto per protagoniste le società di distribuzione:

– Platinum Equity ha completato l’acquisizione di Ingram Micro per circa 7,2 miliardi;

– Apollo Global Management ha chiuso un accordo di fusione di Tech Data (che aveva acquisito 15 mesi prima per 5,4 miliardi) con Synnex per scambio di quote societarie, dando vita a TD Synnex.

– DCC Technology ha acquisito Almo Corporation per 462 milioni di sterline.

Exclusive Networks si è quotata in Borsa a Parigi raccogliendo oltre 360 milioni di euro.

Nel report poi si evidenzia in particolare un’operazione che secondo Panettieri ha segnato l’inizio di una nuova era per il settore IT: “All’inizio di quest’anno SoftBank, uno dei venture capital più famosi al mondo, ha scoperto il valore dell’intersezione tra cloud, distribuzione, MSP e marketplace con il suo investimento in Pax8: il cloud sta attirando molti investimenti finanziari, e SoftBank ha voluto entrare in gioco”.

“Non è una sorpresa che gli investitori finanziari vedano l’industria IT come un’opportunità di alti ritorni”, ha detto il CEO di GTDC, Frank Vitagliano, commentando il rilascio del report. “Basta vedere quanto denaro stia convergendo su questo settore, e l’impatto di questi investimenti, che stanno favorendo l’innovazione e aumentando il valore complessivo della comunità di operatori dell’IT”.

Quanto ai distributori, continua Vitagliano, certamente giocano una parte importante in questo aumento di valore del settore, fornendo ai vendor IT e agli operatori che compongono i loro ecosistemi i servizi e il supporto per ampliare e accrescere le loro attività mantenendo i costi sotto controllo.