C’è Novara in cima alla lista delle sedi per la fabbrica italiana di Silicon Box
Secondo quanto riportato da Reuters, che cita non meglio precisate fonti familiari con l’argomento, Silicon Box, azienda di semiconduttori con sede a Singapore, avrebbe scelto il Piemonte (e più precisamente Novara) come sede per il suo nuovo stabilimento multimiliardario in Italia.
Silicon Box, fondata tre anni fa dai creatori dell’azienda statunitense Marvell, investirà 3,2 miliardi di euro per produrre chiplet in Italia, nell’ambito di un accordo sostenuto dal governo e annunciato a marzo (fino ad oggi non si era però mai parlato di una sede precisa). I chiplet, componenti minuscoli quanto un granello di sabbia, vengono assemblati attraverso un processo chiamato “packaging avanzato” per creare processori efficienti in termini di costi.
Questo progetto fa parte della strategia italiana per attrarre investimenti nel settore tecnologico, soprattutto dopo il fallimento di un importante accordo con Intel. Secondo le fonti citate da Reuters, Silicon Box avrebbe optato per il Piemonte scegliendolo da una rosa di candidati che includeva anche siti in Lombardia e Veneto e si prevede che la conferma ufficiale della località avverrà il 28 giugno.
L’investimento dovrebbe generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti, oltre a quelli indiretti legati alla costruzione dell’impianto e all’ecosistema di fornitura e logistica. Il ministro dell’Industria Adolfo Urso ha dichiarato che il progetto prevede costi operativi di circa 4 miliardi di euro distribuiti su 15 anni.
Nell’ambito del Chips Act europeo, l‘Italia ha stanziato quasi 5 miliardi di euro in aiuti statali per attrarre produttori di chip stranieri e, proprio il mese scorso, la Commissione europea ha approvato una misura italiana da 2 miliardi di euro a sostegno di STMicroelectronics per la costruzione e il funzionamento di un impianto integrato di produzione di chip per dispositivi elettrici in carburo di silicio a Catania.