Sarà Pavia a ospitare il centro italiano per il design dei chip
Sorgerà a Pavia (nella foto) il Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore. La decisione, che ricade nell’ambito del Piano nazionale per la microelettronica approvato dal Governo con una dotazione finanziaria di circa 700 milioni di euro per crediti di imposta per la ricerca e lo sviluppo di settore, è stata ufficializzata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la Ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, e il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Il propulsore del digitale italiano
“Pavia sarà il centro propulsore dell’industria digitale italiana – ha affermato la Ministra Bernini – È qui che sorgerà un vero e proprio distretto della microelettronica e che rappresenta il perfetto connubio tra università, ricerca e imprese. Pavia sarà il polo strategico dove mettere insieme le competenze professionali e la domanda delle imprese nel campo della microelettronica. Da qui partirà quella rete di relazioni e scambi tra atenei, centri di ricerca e aziende che favoriranno l’innovazione e il trasferimento tecnologico dell’intero Paese”.
Questa iniziativa è un ulteriore passo avanti nella strategia nazionale finalizzata a promuovere la creazione di un polo strategico per l’industria digitale in Italia. All’interno di tale strategia, il Centro di Pavia – città dove dal maggio 2022 è attivo il Distretto di Microelettronica dell’Università di Pavia – avrà l’obiettivo di promuovere la progettazione e lo sviluppo di circuiti integrati, rafforzare il sistema della formazione professionale nel campo della microelettronica e assicurare la costituzione di una rete di università, centri di ricerca e imprese che favorisca l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore.
Riconquistare terreno nell’ambito dei microchip
La creazione del Centro rientra nella più ampia strategia europea presentata dalla Commissione a febbraio 2022 con il Chips Act, per riguadagnare terreno nella produzione dei semiconduttori in Europa e di ridurre la dipendenza dall’estero attraverso nuovi investimenti di settore.
“Abbiamo deciso di realizzare a Pavia la Fondazione nazionale sui chip – ha dichiarato il Ministro Urso – e la cosa sarà attuata nei prossimi mesi sulla base della manovra economica del dicembre dell’anno scorso, che ha collocato risorse significative proprio alla realizzazione di questo progetto. L’obiettivo è fare della Lombardia, e più in generale dell’Italia, un polo strategico nell’industria digitale come noi possiamo diventare”.
I fondi per sostenere e migliorare e la posizione dell’Italia nel settore
Ricordiamo poi che lo scorso mese di agosto, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha reso disponibili 30 milioni di euro per supportare i ricercatori e accedere ai co-finanziamenti europei. Si tratta di un finanziamento in 5 anni per anticipare la realizzazione del Chips act europeo. È una delle misure contenute nel Decreto approvato del Consiglio del Ministri che, accanto al credito d’imposta per ricerca e sviluppo nella microelettronica e all’istituzione di un Comitato tecnico per la microelettronica, ha dato al Chips Joint Undertaking il primo finanziamento di una linea pilota anche italiana per realizzare progetti nel settore dei chips.
L’iniziativa del MUR nasce dall’esigenza di rispondere alla crescente domanda di tecnologie avanzate per i chip e al riconoscimento della loro importanza strategica in diversi settori.
“I 30 milioni stanziati dal MUR, insieme ai 150 milioni previsti dal Fondo italiano per la scienza applicata – ha concluso la Ministra Bernini –, contribuiranno a migliorare e a sostenere la posizione dell’Italia nel settore strategico dei microchip, su cui si gioca la guida tecnologica europea. Il contributo italiano sarà determinante per rafforzare le capacità dell’Europa nell’industria globale dei semiconduttori. Con i Ministri Giorgetti e Urso e tutto il Governo abbiamo fortemente voluto rafforzare le nostre competenze e la nostra leadership nel settore strategico dei microchip, contribuendo così in maniera determinante anche all’attuazione del Chips act europeo. E Pavia sarà la protagonista di questa rivoluzione digitale”.