Microsoft ha apportato cambiamenti nel top management, dando più spazio a Terry Myerson, responsabile di Windows, ed estromettendo l’ex CEO di Nokia Stephen Elop.

L’azienda di Redmond ha anche ridotto il numero delle sue divisioni principali di ingegneria da quattro a tre.

La notizia è arrivata nella giornata di ieri, attraverso un comunicato ufficiale di Microsoft e una email del CEO Satya Nadella (nella foto) ai suoi dipendenti.

Per allineare meglio le nostre capacità e, in ultima analisi, fornire migliori prodotti e servizi ai nostri clienti a un ritmo più veloce”, ha scritto Nadella, “ho deciso di focalizzare i nostri sforzi di ingegneria in tre gruppi che lavorano insieme per supportare la nostra strategia e le nostre ambizioni”.

Due dei tre gruppi esistevano già: Cloud & Enterprise (C+E), guidato da Scott Guthrie, con 18 anni di esperienza, e Applications & Services (ASG), guidato da Qi Lu. Il gruppo di Guthrie comprende Dynamics, il software di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) e il software di customer relationship management (CRM).

Terry Myerson continuerà a dirigere il gruppo Operating System, e assumerà anche il controllo del team Devices, gestito da Elop dal suo ritorno in Microsoft dopo l’acquisizione da 7,9 miliardi di dollari di Nokia.

Il nuovo gruppo di Myerson, una mix tra il suo team OS e la divisione dei dispositivi di Elop, si chiamerà “Windows and Devices Group”, o in breve WDG.

Questa nuova squadra riunisce tutte le capacità di ingegneria necessarie per le innovazioni rivoluzionarie che spingeranno avanti l’ecosistema di Windows”, ha detto Nadella. “Questo ci permetterà di creare nuove categorie, generando entusiasmo e domanda per Windows”.

Secondo Patrick Moorhead, analista di Moor Insights & Strategy, si tratta di “un gruppo enorme, forse troppo grande da gestire”.
Rob Helm, analista di Directions, la vede in modo diverso. “Penso che questo sottolinei il fatto che l’attività hardware di Microsoft sta per essere il primo e miglior cliente di Windows”, ha dichiarato Helm.

Moorhead vede il riassetto del top management di Microsoft come una continuazione della massiccia riorganizzazione avviata da Ballmer nel luglio del 2013. L’allora amministratore delegato l’aveva definita la strategia “One Microsoft”, mirata a rendere più agile ed efficiente la società in un mercato in rapida evoluzione verso il mobile, che Microsoft ha in gran parte perso.

Una riorganizzazione che non è mai stata realmente compiuta”, ha sostenuto Moorhead. “Le aziende di tecnologia sono in un perenne stato di riorganizzazione”.

Questo è l’inizio dell’era Nadella”, ha dichiarato Helm, secondo il quale Nadella sta mettendo la propria firma sulla riorganizzazione iniziata da Ballmer. Nadella ha assunto il ruolo di CEO nel febbraio 2014, dopo una ricerca durata diversi mesi che, secondo alcuni, avrebbe portato alla nomina di un outsider, non un insider presente in azienda da 22 anni.

Nadella ha detto che, nei prossimi mesi, diversi dirigenti di alto livello potranno lasciare l’azienda tra cui Elop; Eric Rudder (25 anni di esperienza), Vice President of advanced technology and education e Kirill Tatarinov, che era stato a capo di Dynamics.

Fuori anche Mark Penn, l’ex consigliere politico entrato in Microsoft nel 2012, che aveva condotto una campagna contro Google ed è stato più recentemente Chief Insight Officer, un ruolo che non è mai stato chiaramente definito.

Kurt DelBene, estromesso da Ballmer nel 2013 ma riportato in azienda da Nadella come responsabile della strategia e della pianificazione aziendali, rimarrà nel suo ruolo.

Né Moorhead né Helm vedono questi cambiamenti come una nuova strategia di Microsoft. L’email di Nadella, infatti, ripete gli stessi mantra che sono diventati la mission della società, tra cui il “mobile-first, cloud first”.

Secondo gli analisti la strategia di Nadella rimane invariata, i cambiamenti al vertice sono solo a livello tattico.