In un momento di rallentamento in quasi tutti i settori per l’incertezza geopolitica ed economica, le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) hanno invece continuato a crescere nel settore del Software Enterprise, dove nei primi sei mesi del 2022 si sono registrate oltre mille acquisizioni: il 35% in più di un anno prima, per un valore complessivo – contando solo le transazioni che sono state rese pubbliche – di 153 miliardi di dollari.

Sono i principali dati del “M&A Market Report – Enterprise Software” pubblicato in questi giorni da Hampleton Partners, società di consulenza specializzata appunto in M&A, secondo cui la grande dinamicità nell’Enterprise Software si deve certamente alla forte domanda di servizi cloud e all’interesse per ambiti innovativi come l’AI da parte di aziende ed enti pubblici, ma anche ad altri fattori.

Uno è la crescente incidenza – nei fatturati degli operatori software – delle vendite ricorrenti, viste dagli investitori come una fonte di stabilità e di riparo dalle oscillazioni della domanda. Un altro è la necessità per molti operatori software medi e piccoli di difendersi da fattori negativi come alta inflazione, problemi di liquidità, concorrenza dei colossi del settore, e cambiamento dei modelli di business, accettando l’ingresso nel capitale di un investitore finanziario o di un partner industriale.

Livelli record anche per la valutazione media: 5,3x delle vendite e 20,3x dell’Ebitda

Scendendo più in dettaglio nei dati del report, nel primo semestre 2022 le operazioni M&A nel software enterprise nel mondo sono state 1015, il 6,5% in più del semestre precedente e ben il 35% in più rispetto al primo semestre 2021. Il valore totale delle operazioni è stato di 153 miliardi, e ben 19 di esse hanno superato il miliardo di dollari. Anche le valutazioni medie hanno raggiunto i livelli record di 5,3x del fatturato e 20,3x dell’Ebitda. I massimi pre-pandemia, nel 2019, erano stati rispettivamente 4,0x e 17,6x.

La percentuale di acquisizioni effettuate da investitori finanziari è invece scesa ai minimi degli ultimi 6 anni (36%, rispetto al 40% del 2019), a causa dell’aumento dei tassi di interesse dovuto all’inflazione.

Sempre nell’ambito del primo semestre 2022, il report elenca inoltre i più grandi accordi di M&A come valore: al primo posto c’è l’operazione Broadcom/VMware (61 miliardi di dollari, ne abbiamo parlato qui), al secondo l’acquisizione di Citrix Systems da parte di Vista Equity Partners per 13,2 miliardi (ne abbiamo parlato qui), e al terzo quella di Black Knight, specialista di software per la gestione di mutui, da parte di Intercontinental Exchange per 13,1 miliardi.

Gli acquirenti più attivi: al primo posta la norvegese Visma, Microsoft è ottava

Fonte: “M&A Market Report 2H2022 – Enterprise Software” (Hampleton Partners)

Fonte: “M&A Market Report 2H2022 – Enterprise Software” (Hampleton Partners)

I due acquirenti più attivi sono piuttosto poco conosciuti in Italia. Al primo posto c’è Visma, fornitore norvegese di cloud ERP, che negli ultimi 30 mesi ha comprato 21 software house, di cui 8 nel primo semestre 2022, soprattutto con l’obiettivo di allargare la copertura geografica (Benelux, Spagna, Peru). Il report spiega che con la sua strategia di crescita per acquisizioni, Visma è diventata una delle principali realtà di cloud ERP in Europa, con 2,1 miliardi di euro di fatturato (di cui l’83% vendite ricorrenti) e 590 milioni di Ebitda nel 2021.

Al secondo posto c’è la canadese Volaris, braccio operativo di Constellation Software, con 20 acquisizioni, soprattutto specialisti software in applicazioni verticali.

Al terzo posto con 19 acquisizioni c’è invece la società di investimenti Thoma Bravo, protagonista di diverse operazioni da prima pagina soprattutto in ambito cybersecurity (Proofpoint, Barracuda, Sophos), nonché della quarta per valore in assoluto del 2022 (per ora): quella della californiana Anaplan, specialista di performance management in SaaS, per 10,7 miliardi di dollari. Per trovare un colosso del settore occorre arrivare all’ottavo posto dove c’è Microsoft con 12 acquisizioni negli ultimi 30 mesi.

Le Enterprise Applications sono il segmento più attrattivo, trainato da ERP e CRM

I principali operatori del software enterprise secondo Hampleton Partners

I principali operatori del software enterprise secondo Hampleton Partners

Diversi anche gli spunti della ripartizione per segmento di mercato. Quello più attrattivo è nettamente il segmento Enterprise Applications, dove si concentra il 38% delle acquisizioni (391 operazioni, aumentate in un anno del 44%), trainate dai sub-segmenti ERP e CRM. Al secondo posto l’Information Management (17%), al terzo Business Intelligence & Customer Analytics (16%), che ha registrato 168 operazioni nel primo semestre 2022, quasi il 70% in più rispetto al primo semestre 2021. Una crescita dovuta in parte proprio alla grande incertezza economica e di business di questo periodo, che questo tipo di applicazioni aiuta ad affrontare fornendo gli elementi per decisioni di business più informate, migliorando le prospettive per il segmento, e rendendolo così molto interessante per gli investitori.

Al quarto posto ci sono le Vertical Applications (15%), trainate dalle acquisizioni di specialisti di software per la sanità, per l’education e per il finance. Seguono con percentuali a una cifra i segmenti Infrastructure Management (che però vanta la più grande operazione in assoluto: Broadcom/VMware) e Design-Testing-Simulation, che però è in forte crescita (+43% nel numero di acquisizioni in un anno).

Quanto alla ripartizione per zone geografiche, il 63% delle aziende acquisite ha sede principale in Nord America, il 28% in Europa. Da segnalare la forte crescita (+26% medio ogni trimestre) delle operazioni in Europa Occidentale.