Secondo un nuovo report del distributore di componenti elettronici e semiconduttori Avnet Silica, i problemi relativi alla supply chain, spesso causati dalla carenza di semiconduttori, rimangono la principale preoccupazione per la maggior parte dei settori industriali, nonostante si parli di un generale rallentamento della pandemia,

Il rapporto, basato su uno studio condotto dai consulenti Avnet dopo aver esaminato 30.111 risultati finanziari in 20 settori industriali tra gennaio 2018 e aprile 2022, sottolinea che i problemi della supply chain hanno occupato oltre il 60% del tempo di discussione nelle earnings call in tutti i settori nel 2022, rispetto a solo il 47% e il 37% rispettivamente nel 2021 e nel 2020.

Molti dei problemi discussi possono essere attribuiti alla carenza di semiconduttori, poiché la loro domanda continua a crescere superando l’offerta. Ciò è in contrasto con la credenza popolare che i lockdown iniziati a causa della pandemia fossero responsabili di tali problemi.

“La pandemia ha sicuramente aggiunto molta pressione al sistema, con la chiusura di porti e fabbriche durante i lockdown. Tuttavia, se fosse davvero tutta colpa della pandemia e delle chiusure, le aziende si sarebbero ampiamente riprese ormai. Ma non è così” ha affermato Mat Ransom, direttore dei programmi della supply chain di Avnet EMEA.

“Oggigiorno ci sono sempre più componenti elettronici all’interno dei prodotti di uso quotidiano, dai vestiti fino alle auto. Il problema nasce dal fatto che il tasso di crescita della domanda dei consumatori è ormai superiore alla crescita della produzione di componenti elettronici come semiconduttori e microcontrollori”, continua Ransom.

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I produttori di chip rallentano l’aumento della capacità

Il motivo per cui la domanda supera l’offerta, secondo Ransom, è il tasso relativamente basso di investimento annuale di capitale nella produzione di semiconduttori, che frena la capacità di espandere e aumentare la produzione. Il report mostra che il valore approssimativo di questi investimenti sarà di circa il 15% della domanda nei prossimi quattro anni tra i principali produttori di chip.

“Può essere un processo lento aumentare la produzione e la fornitura di questi componenti essenziali. Ci sono diverse nuove fabbriche di semiconduttori che dovrebbero entrare in funzione nei prossimi cinque o sei anni, ma nel frattempo la domanda continua a crescere”, ha affermato Ransom.

Un report altrettanto recente di IDC prevede che la situazione dei semiconduttori inizierà a migliorare solo alla fine dell’anno, con impatti sull’industria automobilistica solo nella prima parte del 2023. I 20 settori industriali inclusi nel rapporto Avnet Silica che più stanno soffrendo di questa situazione includono elettronica di consumo, automotive, aerospaziale e difesa, telecomunicazioni, moda, vendita al dettaglio e agricoltura.

Infine, sempre secondo il report di Avnet Silica, con la carenza di semiconduttori che ha continuato a crescere, quest’anno i problemi della supply chain sono stati discussi nel 100% delle earnings call in 12 diversi settori, tra cui automobilistico, componenti elettronici, hardware per computer e tecnologia di consumo. Altri fattori che affliggono pesantemente le imprese in questi settori includono l’inflazione e le questioni relative alla difficoltà nel trovare, assumere e trattenere in azienda i migliori talenti.