WebScience diventa adesso.it: “Un approccio pragmatico al metodo Agile”
Un anno dopo essere stata acquisita dal gruppo tedesco Adesso, la software house milanese WebScience ha cambiato il proprio marchio in adesso.it, segnando così il passaggio da “boutique company” a realtà di sviluppo del mercato italiano di un gruppo multinazionale.
Adesso SE è infatti un gruppo da 1,13 miliardi di euro e oltre 10mila dipendenti, nato in Germania (il quartier generale è a Dortmund), ma da qualche anno in forte espansione internazionale. Attualmente è presente in 14 paesi, la componente del fatturato all’estero (18%) è cresciuta del 40% in un anno, e l’Italia è la quinta country dopo Germania, Svizzera, Austria e Olanda.
Adesso, perché l’espansione in Italia
“Adesso SE è un IT Service Provider, con servizi fortemente verticalizzati per tutti i principali settori economici”, ha spiegato Hansjorg Suess, business area lead Central Europe e Nordics, nella conferenza stampa di presentazione di adesso.it.
“Dopo i paesi di lingua tedesca, l’Italia è stata uno dei primi mercati scelti per l’espansione, per varie ragioni: il Nord Italia è un’area economicamente stabile, con attività ben sviluppate e diversificate (manifatturiero, moda, finanza, tecnologia), e in particolare Milano è sede di innovation hubs (startup, centri di ricerca, eventi tecnologici), forza lavoro qualificata e buone infrastrutture”.
“In questo scenario, anche le ragioni della scelta di WebScience sono state molte: è una realtà profittevole, finanziariamente solida, ben posizionata nel mercato italiano dei servizi IT, ha una base clienti numerosa, ingegneri molto preparati, e un’alta qualità dei servizi e dell’applicazione della metodologia agile”, ha detto Suess.
WebScience, perché Adesso
WebScience da parte sua, ha spiegato il fondatore ed executive chairman Stefano Mainetti, era da tempo alla ricerca di un investitore (“industriale, non finanziario”) per abbandonare il modello “boutique company”: “Avevamo bisogno di avviare una nuova fase di crescita, e quindi di scalare per rimanere competitivi, perché i nostri clienti sono enterprise, e per partecipare a progetti internazionali. Adesso ha cultura e valori molto simili ai nostri, ed è sempre cresciuta a tassi doppi rispetto al mercato ICT”.
A questo punto la missione di adesso.it è proporsi come “agile digital factory” di riferimento per il mercato italiano, continua Mainetti. “L’obiettivo è la creazione di valore, non la semplice soddisfazione dei requisiti: lavoriamo per iterazioni, con frequenti rilasci, raccogliendo feedback e aggiornando via via lo “scope” del progetto, in”co-design” col cliente. Lavorare solo con scope fissati è scorretto: quando arrivi alla fine l’obiettivo è già obsoleto”.
I progetti di trasformazione digitale nelle grandi imprese, sottolinea Mainetti, sono molto complessi: “Vanno affrontati con un approccio pragmatico all’agile, sfatando i falsi miti su queste metodologie: si dice che l’agile non permette di pianificare a lungo termine, di controllare il progetto, di scalare. Ma non è vero. Noi definiamo obiettivi misurabili e li monitoriamo regolarmente: il progetto è sempre sotto controllo”.
Uno spinoff del Politecnico di Milano
Il nuovo brand adesso.it arriva 24 anni dopo la nascita di WebScience, spin-off del Centro di Ricerca EBLab del Politecnico di Milano fondato da un gruppo di docenti e professionisti tra i quali c’era anche Francesco Micotti, oggi Amministratore Delegato: “In questi anni abbiamo puntato su eccellenza tecnica e approccio personalizzato per lo sviluppo di applicazioni su misura, ma negli ultimi anni l’attività principale – oggi il 70% del fatturato – è diventata la modernizzazione applicativa, spesso di processi “core”, nei quali i sistemi devono sempre rimanere in esercizio”.
Micotti ha citato tra i clienti GNV, Benetton, PAM, Banca Sella e Sisal per dare un’idea dei principali settori in cui opera adesso.it. “Proprio ieri poi abbiamo firmato con Alpitour World un importante contratto per la modernizzazione delle applicazioni della divisione tour operating, in cui affiancheremo la software house interna”.
Il piano strategico 2024-2027 di adesso.it, continua l’AD, prevede quattro obiettivi principali: “Migliorare l’approccio sales e account management, orientare il mindset aziendale alla crescita, mantenere l’approccio sartoriale introducendo però elementi di industrializzazione, e rafforzare l’organizzazione”.
Obiettivo 20 milioni e 200 persone nel 2027
Per raggiungere l’obiettivo di fatturato di 20 milioni nel 2027 (il 2023 è stato chiuso a 12,2 milioni) infatti il piano prevede un quasi raddoppio dell’organico, dalle 113 persone del 2023 alle 200 del 2027.
“Nel solo 2024 prevediamo 40 assunzioni”, ha spiegato Sonia Maccioni, People Care leader di adesso.it. “Per supportare questa crescita dimensionale, qualche mese fa abbiamo creato il team “People Care”, con persone dedicate, organizzate per centri di competenza, che definiscono e implementano azioni per la crescita e lo sviluppo dei talenti, principalmente negli ambiti valorizzazione delle relazioni, sviluppo formativo e professionale, leadership collaborativa, feedback e apprendimento continuo”.